< 1991. Il risveglio del rock di  Paolo Bardelli (Arcana)

Qui di seguito le recensioni di 1991IlRisvegliDelRock raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Quello di Paolo Bardelli è davvero un sapere enciclopedico sugli anni 90. Il saggio è ricco di particolari, citazioni e descrizioni di artisti e band. Vertiginoso a volte. Si rischia di perdersi tra tanti artisti, ma la passione si sa, è incontenibile!

Magda Coretti

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1991 - Il Risveglio del Rock, scritto da Paolo Bardelli per la casa editrice Arcana Edizioni pubblicato nel 2021
Trama:
L’autore un vero appassionato di musica descrive l’incontro con se stesso nel 1991, quando all’epoca aveva 17 anni.
In quegli anni la caduta del muro di Berlino, 9 novembre 1989, e la guerra del Golfo, 17 gennaio 1991, dove per la prima volta dei combattimenti venivano trasmessi in “diretta” rappresentano due momenti fondamentali  per imprimere sull’autore  una convinta ideologia pacifista e nello stesso tempo subisce l’influenza musicale di molte band che prendono coscienza della situazione politica - militare.
L’autore ci offre la possibilità di discutere e disquisire di musica riferito ad un periodo, il 1991, molto florido dove la ricerca della libertà intesa come inclusione trovava nell’ambito musicale la sua massima espressione con contaminazioni che provenivano da tutto il mondo e questa sublime elevazione non era affatto scontata.
Nel 1991 il rock si eleva nella continua ricerca con se stesso, attraverso la contaminazione con altri generi e cambia la sua impostazione nonostante abbia subito una fase discendente soprattutto da parte di quegli artisti che nell’immaginario collettivo rappresentavano delle icone indiscusse.  Passa  in  rassegna tutte le tendenze musicali presenti nel 1991 evidenziando anche la delusione di molte band famose negli anni precedenti.
Analisi e commenti
Se da un lato questo libro vuole essere una decalogo  della musica migliore del 1991, passando trà tutti i generi ivi compresi quelli che non ebbero un proseguo nel tempo, tuttavia perde di intensità emotiva  e quel legame descritto all’inizio del libro, di pensare da adulto ma avendo 17 anni non lo si rintraccia nella lettura. Appare piuttosto il pensiero di un adulto che ricorda quegli anni ricchi di stimoli musicali.
Inoltre in alcuni tratti del libro, l’autore divaga eccessivamente nel raccontarci una band o un testo con periodi  troppo lunghi facendo perdere l’attenzione al lettore.
Se voleva essere un libro per soli intenditori ci è riuscito, io avrei voluto che mi trasmettesse quelle pulsioni e turbamenti che un adolescente vive di fronte a forti emozioni.

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Il 1991 segna un risveglio? c’è un prima e un dopo nella scena del rock, per l’autore Paolo Bardelli è così e ce lo dimostra lungo le pagine del libro. Il racconto procede su un piano anche personale, infarcito di citazioni e annedoti. Sono moltissimi, quasi troppi, trattandosi di una sorta di diario dell’autore, va bene così.

Manuela Baldi

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Il 1991 come anno seminale del rock, in tutti suoi generi e sottogeneri, raccontato con una competenza e una passione affabulatoria che coinvolge e invoglia ad ascoltare o riascoltare album, brani e gruppi dell’epoca, scoprire o riscoprire perle nascoste o ignorate all’interno di una produzione vastissima, che l’autore dimostra di conoscere in modo profondo. Sorprende la capacità di inquadrare i diversi filoni contestualizzandone lo sfondo sociale entro cui si sviluppano e di raccontarne l’evoluzione, le mutazioni, le contaminazioni, dai precursori agli epigoni. Un testo da seguire con YouTube, Spotify o iTunes Music a fianco e qui sta, a mio parere, il limite del libro: la mancanza di un indice dei nomi degli artisti, degli album citati e di una raccolta di playlist di riferimento. È auspicabile soprattutto un’edizione digitale riveduta e ampliata all’insegna dell’interattività: l’opera ne guadagnerebbe certamente.

Sergio Lorizio