< A proposito del senso della vita di  Vito Mancuso (Garzanti)

Qui di seguito le recensioni di APropositoDelSensoDellaVita raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Saggio che affronta tematiche profonde, sotto un punto di vista filosofico ma scritte in modo che non hanno suscitato il mio interesse.

Elena Maggesi

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Premetto di non essere un’amante della filosofia però l’argomento trattato mi è sembrato pretenzioso, Il senso della vita...
Capisco l’intenzione di fornire delle chiavi di lettura per comprenderlo, però l’ho trovato estremamente ripetitivo nei concetti, articolandoli eccessivamente.
Non so, mi è sembrato uno dei miei temi delle superiori, dove avevo poco da dire ma riuscivo comunque a riempire un intero foglio di protocollo.

Greta Primini

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Non pensavo che un saggio mi avrebbe appassionato così tanto.
L’intero libro è pervaso da un senso di luce e verità. Mi ha colpito molto il modo in cui il lettore viene preso per mano e guidato nella trattazione senza provare la sensazione di sentirsi uno scolaro, ma partecipando con autentico coinvolgimento.
Una vera scoperta.

Ludovica Faina

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Si legge volentieri. Citazioni interessanti, alcune notevolissime; la semantica è a volte pedante. Per ogni lettore ci sono spunti o aperture per riflettere sulla vita. Quando l’autore affronta il senso nella sua prima accezione di significato balbetta un poco. Molto più chiaro il senso come cammino, il senso come sensazione ma non come fine ultimo. Non può e non ritiene di dare una risposta definitiva, obiettivo irraggiungibile, su un tema antico come l’umanità. E’ definitivamente un "a proposito ". Godibile.

Maurizio Ugo Uboldi

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Avevo già letto il libro di Mancuso, anche nella rilettura l’ho trovato interessante anche se non sempre ne condivido il pensiero. Per esempio a pagina 25 c’è una frase di Harari che Mancuso riporta in senso critico ma che io, invece, condivido.
Ma il dialogo tra lo scrittore e il lettore è ancora più stimolante quando ti obbliga a riflettere e a prendere una posizione personale, magari diversa da quella proposta.

Maria Maddalena Springhetti

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scusate questo libro 2

Velo Pietoso di Albinati è uno dei tanti saggi usciti nel periodo della pandemia. La latteratura ha tentato di eserocissare il periodo, tutti noi molto confusi davanti a qualcosa di sconosciuto. Albinati stende un velo pietoso sull’uso improprio delle parole, ma la lingua è lo specchio del presente e tutti hanno la smania di intervenire su tutto. Lettura piacevole ma un "gia’ visto".

carla magrelli

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La chiarezza del percorso semantico del saggio di Macaluso lo rende accessibile anche ai neofiti che non hanno avuto la fortuna di accedere a un percorso scolastico adeguato. Ho apprezzato particolarmente le notazioni etimologiche che sono fari illuminanti sulla via della conoscenza. Il saggio mi ha confermato nella convinzione che il linguaggio delle parole insieme con la varietà delle costruzioni sintattiche che una lingua può offrire sono le condizioni della potenzialità creativa del pensiero. La trama fitta del libro propone un percorso di lettura intrigante ( per usare un termine di moda anche se in verità non mi piace) e ciò non è pico per un discorso filosofico che mediamente viene percepito come noioso e di non facile comprensione. Questo è un libro che troverà posto nella mia biblioteca e,spero, in quella di molte altre persone aperte alla conoscenza.

Gabriella Di Meglio

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le aspettative sui due libri mettevano in evidenza il profilo di Albinati, vincitore di un premio Strega che era la denuncia dell’educazione cattolica di fatto associata al massacro del Circeo, e dall’altro, quello di Mancuso, facondo teologo. Eppure, nonostante le premesse, APropositoDelSensoDellaVita era più interessante, più ben costruito più utile anche per un aclericale come il recensore. Sì, il saggio era il riciclo di una conferenza - o forse predica - per degli anziani in provincia, ma la tripartizione di senso, come significato, ma anche gusto ma anche direzione mi è parsa ottima, cosi come le istruzioni per l’uso, didascaliche, come ne sono maestri i manuali americani.

Maurizio Donnini

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Il libro di Mancuso, nonostante si perda in elucubrazioni filosofiche, tocca dei punti importanti e attuali come il bisogno impellente che abbiamo di raggiungere il successo in termini di fama e denaro, o di utilità in qualsiasi senso. Forse non c’è un motivo nella nostra presenza sulla terra e ma di sicuro non risponde al denaro, al farsi strada a discapito di altri.

Viviana Calabria

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Lettura interessante, scorrevole e non troppo impegnativa, nonostante lasci molto spunti di riflessione

Maria Ferrari

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Il libro muove le mosse da un intervento dell’autore ad un convegno sul tema. Ne conserva quindi il tono divulgativo e accessibile, fresco.
La trattazione attesta i passi dottrinali e filosofici necessari per l’argomentazione e contiene anche contenuti di una certa originalità.
Molto riusciti risultano i riferimenti filosofici e religiosi, come pure quelli alle problematiche della realtà contemporanea.
Libro da consigliare in quanto i concetti, apparentemente semplici, rimangono ben impressi al lettore.

Marcello Luberti

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Temi e concetti profondi che l’autore rende appetibili a chi non è del mestiere.

Veruska Serafini

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Questo libro mi ha davvero colpito per la quantità di spunti di riflessione che ha offerto.
Ho apprezzato anche l’eleganza con cui ha affrontato un tema che certamente non ha una risposta univoca.
Emergono sicuramente la profondità e l’argutezza dell’autore

Stefania Camiciola

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Saggio breve, ricco di domande inevitabilmente prive di risposte, che stimolano pensieri e riflessioni.

Francesco Ricci

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Ho trovato questo libro molto ostico. Naturalmente penso che non sia colpa dell’autore, ma quasi sicuramente non avendo io fatto studi classici, mi rende difficile la comprensione.

Luigina Badiale

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La scrittura risulta di facile lettura, ma il libro è denso di concetti profondi, spunti per una riflessione intima e per un’analisi del periodo storico attuale.
“La vita non va “giustificata”; va piuttosto resa giusta, va “aggiustata”
E il senso della vita si può anche definire come un aggiustare la vita”
Un saggio che tocca varie tematiche e spazia su molti punti interessanti soffermandosi anche sul significato delle parole ricercandone il senso... un ottimo spunto di riflessione.
Molto bella la parte finale con molti consigli pratici per apprezzare al meglio la vita

Adriana Moretti

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La filosofia di Vito Mancuso intende invece indicare la strada per risalire al senso della vita attraverso una visione del mondo incentrata sulla semplicità naturale che è dentro di noi e che può essere la chiave per una vita autentica dedicata al bene, alla bellezza e alla giustizia.
La mia preferenza per il saggio di Mancuso deriva dalla maggiore condivisone della sua prospettiva filosofica anche se trovo molto affascinante la problematicità di Galimberti.

Antonio Cattolico

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Saggio che tocca varie tematiche e spazia su molti punti interessanti partenendo anche dal significato delle parole allo scopo di ricercane il senso. Una scrittua molto scorrevole e che apre ad ulteriori riflessioni.. che poi questo è una delle funzioni fondamentali della lettura uscire dalla caverna per provare a dare un senso alla vita.

Deldec

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Conoscevo già Vito Mancuso, ho letto altri due suoi saggi, conosco il suo modo di scrivere, di argomentare e la modalità di trattazione dei temi, sempre rigorosa e interessante. Mi sono approcciata a questo saggio con vero interesse, anche perché “Il senso della vita” è l’essenza della nostra esistenza e mi interessano le riflessioni su questo tema.
Il saggio è il risultato di una conferenza; è breve, interessante e si legge velocemente; mi sono però resa conto che a volte resta un po’ troppo sul piano astratto, ma soprattutto, dal mio punto di vista, è pieno di troppe citazioni, che appesantiscono la lettura e fanno perdere il filo conduttore.
Comunque è stata un’occasione per riflettere sul mio senso della via, e ritengo sia stato un’occasione di autoanalisi utile e stimolante.

Annalisa Pilotto

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Ho in parte anticipato il mio giudizio su questo libro, che è sicuramente interessante. L’autore articola il proprio pensiero il modo chiaro e, mattone su mattone, costruisce la propria visione del mondo e del senso della vita. I passaggi sono chiari e ben connessi tra loro ma quello che non apprezzo è esattamente ciò che mi ha fatto scegliere l’altro libro. Qui la via indicata sembra essere univoca, non c’è spazio per dubbi o scelte differenti.
Anche se la costruzione di tutto il ragionamento è impeccabile, il punto di arrivo mi sembra troppo dogmatico e prescrittivo.

Giada Barberi

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Molto interessanti le notazioni etimologiche per approfondire le interpretazioni semantiche di parole-chiave del testo, ma ho trovato di inciampo ad una piacevole lettura il soffermarsi troppo sugli aspetti religiosi. Anche se so che Mancuso di fondo è un teologo

Paola Trotta

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Un saggio che aiuta a capire, riflettere, affrontare la difficile attualità che viviamo con un linguaggio chiaro e immagini definite, le cui pagine scorrono fluide nonostante gli importanti rimandi filosofici, illuminando, svelando anche quegli angoli più bui, meno noti, o volutamente ignorati dell’umano pensiero. “A proposito del senso della vita”, proposto in competizione con “Il viandante della filosofia”, perde solo per demerito tecnico. Il file fornito dalla casa editrice non offriva la possibilità di inserire segnalibri o appunti e per una lettrice come me abituata ad approccio di tale tipo, una lettura senza alcuna possibilità di interazione è penalizzante. I due testi sono risultati sono a mio parere perfettamente complementari e di altissimo interesse, tanto che se avessi potuto, al di là del problema tecnico e unico discrimine, avrei optato per una votazione di parità.

Federica Gonnelli

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Vito Mancuso in questo libro induce a riflettere sul senso della vita in un periodo di profonda crisi dell’umanità. Sicruamente l’autore offre uno sguardo nuovo per cercare di risolvere questa crisi, ma. a mio avviso la difficioltà quotidiana dell’individiuo finisce per scontrarsi con la sicurezza e l’ottimismo dell’autore- Stile leggero e convincente.

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Come sempre Mancuso comunica in modo chiaro e pur nella complessità dell’argomento ti arrivano le parole e i concetti. Ti penetrano, le vivi ti viene voglia di mettere in atto di sperimentare e ti apri agli altri

Michela Ravara

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Cos’altro senso della vita? Difficile dare una risposta a questa domanda. Mancuso ha il pregio di averlo fatto cercando di offrire al lettore una chiave di lettura, una traccia, una direzione.il Mancuso ha attualizzato il tutto guardando al periodo che abbiamo passato, due anni che hanno segnato ognuno di noi nel profondo facendo forse emergere un marcato individualismo e relegando quasi sullo sfondo la dimensione più collettiva. Sicuramente un testo che può essere un buon punto di partenza per una riflessione che riguarda ognuno di noi. Linguaggio chiaro e scorrevole, un saggio che si legge con molto piacere.

Costanza Lippi

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La domanda sul senso della vita ci accompagna dal momento in cui nasciamo a quando abbandoniamo questo mondo. Bravo l’autore a farci capire che non c’è una risposta univoca, ognuno dà il suo senso alla stare al mondo. E va bene così. È un esercizio di libertà, l’unica che ci rimane.

Chiara Casali

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Il libro di Mancuso, autore e filosofo che io stimo moltissimo anche per il suo coraggio, si legge volentieri per i temi che tratta, risente però molto del fatto di essere una trascrizione di una conferenza dell’autore e quindi spesso manca di coerenza interna.

Luisa Morizio

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Faccio fatica a leggere Mancuso, che seguo male nel suo utilizzo di costruzioni sintattiche, che faccio fatica a digerire. In questo caso offre una sorta di percorso per la scoperta del senso della vita, prima costruendo una base teorica e poi offrendo una mappa di avvicinamento all’obiettivo. Probabilmente, ci ho capito il giusto... altrettanto probabilmente, è per questo che non mi è piaciuto.

Pietro Pieroni

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Nella lettura del saggio di Vito Mancuso, si ha l’impressione di essere guidati, accompagnati dall’autore alla comprensione dei principi su cui ha incardinato il suo saggio sul senso della vita.
La conseguenza è che tali principi si comprendono e ricordano come se li avessimo sempre pensati noi lettori.
Il prontuario finale è un aiuto concreto a mettere in atto tali convinzioni o principi, argomentati e convincenti nella vita di tutti i giorni.

Marilena Vannoni

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Saggio breve ma di un’intensità unica, da leggere e rileggere per riflettere appunto sul senso della vita. Imperdibile. Grazie.

Lucia Crapuzzi

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Conoscendo la caratura del teologo e docente Vito Mancuso, già dal titolo si intuisce che si è di fronte ad un testo concettualmente impegnato con cui l’autore invita i propri ascoltatori prima (il testo ripropone materiali utilizzati nell’ambito di una conferenza) e lettori ora, a ritagliarsi un piccolo cantuccio intimo e personale, luogo in cui interrogarsi e cercare di darsi risposte sulla propria identità, sugli ideali e valori che ci sorreggono nel vivere quotidiano e dunque sul senso ultimo della propria esistenza all’interno e in relazione a tutte le vite che ci attorniano.

Grazie a un linguaggio accorto e misurato nella forma, la lettura scorre agile e intuitiva facendo emergere molteplici argomenti capitali che personalmente mi hanno molto coinvolto, una volta di più fatto riflettere e per buona parte confermato alcune mie personali convinzioni.

Innanzitutto il bisogno di associazione, di sentirsi parte di una comunità/società che esprima valori condivisi, idee comuni con le quali formare un corpo sociale rispettoso di madre natura, delle diverse individualità, delle fedi di ognuno, del concetto del proprio Dio e Io che pure è diverso da individuo a individuo.

In quest’ottica a prevalere sull’astiosa contrapposizione e conflittualità della selezione naturale e, oggi ancor di più, economica, è auspicabile vi sia un naturale senso di concordia, la prospettiva dell’amicizia, lo spirito di solidarietà in un’unica parola la fraternità quale fondamento della coscienza personale e sociale.

Libero arbitrio, consenso, libertà di pensiero, rettitudine sono dimensioni che ci sono date, ovvero ricevute, in conformità alla natura propria del ricevente e al risultato delle relazioni passate e presenti da ognuno intrattenute.

Siamo nati per la sinergia tra persone, con essa possiamo aggiustare la vita di ognuno affinché sia sempre meno ingiusta, contenga più elementi di equità, dia maggior sollievo a chi suo malgrado si trova a soffrire, dignità e consolazione nei momenti di sconforto.

Il senso della vita, da concetto astrattamente teorico, assume quindi rilevanza e contorni pratici: consiste nel lavorare su di sé per risultare veri e dunque utili agli altri, fare piccoli passi quotidiani nella prospettiva di un cammino comune. Alla fine del testo ritroviamo alcuni piccoli accorgimenti e semplici pratiche, regole personali che ci sono fornite dell’autore.

Fabio De Biasi