< A testa alta di  Sara Ventura (DeAgostini)

Qui di seguito le recensioni di ATestaAlta raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

Scorrevole, accattivante, ti pone in situazione ti fa capire i punti di vista. Emerge la fatica, la difficoltà, la particolarità.
Testo intenso e molto sentito

Teresa Citro

* * *

 

Libro pressoche’ inutile,autocelebrativo e di scarso spessore. Piu’ che altro l’autrice pubblicizza se stessa e la sua palestra. Pochi concetti presi e ripresi per riempire le pagine. Vorrebbe essere educativo ma risulta molesto,pedante Portato a termine con fatica in attesa di ....Godot! Ma Godot si e’ perso per strada.

Stefania Motti

* * *

 

Un viaggio nella vita di una persona comune, cresciuta con principi e un’educazione comuni. Ma la vita di ciascuno non e’ comune, e’ unica, come unici sono i modi di sentire di ogni evento che accade e unici i modi di affrontarlo.
Un viaggio interiore che descrive la smisurata importanza dell’espressione, attraverso l’arte e il corpo, e su come piccole vicende, avvenute in momenti cruciali della nostra vita (ma a cui diamo poca importanza sul momento) costituiscano la nostra vera eredita’, che puo’ e tornera’ a bussare nei momenti piu’ impensabili, a nostro vantaggio o meno.

Stefania Fiamingo

* * *

 

La storia autobiografica di una tennista. Tutto quello che sa, l’autrice, l’ha imparato sul suo vissuto personale. Fin da bambina ha imparato a trovare dentro di sè le risorse per andare avanti. E’ un libro sullo sport e sulla vita, come lo sport può influenzare la vita e come la vita può influenzare lo sport.
Non ho scelto questo libro perchè credo che sia più di nicchia, che raccolga un numero limitato di lettori.

Irma Abate

* * *

 

Ahia ahia: qui per me è proprio un gran bel no. Faccio subito un mea culpa: i libri dal carattere motivazionale non sono proprio il mio genere, però cavolo! Se proprio devo "sorbirmi" le frasette motivazionali, che siano in questo caso a tema sport! Magari finalmente mi alzo dal divano e mi alleno! E invece nulla, frasi trite e ritrite sull’amore per se stessi, sull’ascolto di sè, e sull’accettazione dei propri difetti, combinate però ad uno stile da narrazione biografica. Quindi una marea di "Io ho fatto...Io ho detto". Che insomma, capisco amare se stessi, ma anche la autocelebrazione e la narrazione di sè come se fosse Napoleone... Si può volare un po’ più basso senza sminuire il valore dei messaggi che si vuole lanciare. Ciliegina sulla torta dell’orrore: la ripresa di alcune frasi considerate importanti come fosse un trafiletto giornalistico. Oppure una pagina di un libro di Geronimo Stilton. Topo che da piccola adoravo, però da allora sono un po’ cresciuta. Insomma Sara, sei più motivante con i video in palestra che con i libri.

Chiara Curia