< Abbattere i muri. Principi di giustizia sociale di  Fabrizio Barca (Castelvecchi)

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Ho accettato di leggere questi libro come sfida con me stessa perché sapevo che sia gli argomenti trattati che il genere del saggio non sono nelle mie corde, devo dire piacevolmente colpita da entrambi, spunti davvero interessanti, forse quasi utopistici, ma la speranza è sempre l’ultima a morire.

Anna D’Annunzio

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Il volumetto (data la brevità dello scritto) è meno chiaro e comprensibile del primo. Alcuni passaggi, nei quali cambia l’argomento trattato oppure si passa ad un altro aspetto della circostanza presa in esame, risultano alquanto sconnessi, il passaggio non risulta immediato (inutili, a volte, riletture e passi indietro); a tal proposito mi chiedo quanto influisca, sulla questione, il fatto che si tratti della rielaborazione di una lezione. Avrei preferito che venissero spiegati meglio alcuni passaggi (ad esempio: "Una dose di lavoro irregolare è parte integrante del meccanismo di funzionamento del capitalismo. Tuttavia, se l’accumulazione della ricchezza è governata da meccanismi che assicurano salari dignitosi, che consentono accesso alla conoscenza, che permettono concorrenza corretta fra le imprese, allora quel nucleo di irregolarità rappresenterà un passaggio nella vita delle imprese e lavoratori, alimentando continuamente nuovi lavori e imprese regolari.") e che fossero state date più informazioni riguardanti il progetto "Grande come una città" (di cui non ero a conoscenza).

Francesco Iengo

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Un’esperienza unica nel suo genere, un intreccio tra istituzioni e movimento, tra intervento culturale e insediamento sociale. Un percorso che ha sorpreso.

Rosa Montaperto