< Adam Smith a Pechino di  Giovanni Arrighi (Mimesis)

Qui di seguito le recensioni di AdamSmithAPechino raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Sicuramente questo è un saggio illuminante nel comprendere l’importanza dell’economia cinese come guida della rinascita economica dell’Oriente asiatico.
Ma confesso di aver avuto molta difficoltà a leggerlo, perchè molto impegnativo e perchè richiede una buona conoscenza delle teorie economiche a cui si fa riferimento, in maniera esplicita o meno.
Confesso che non sono riuscita a finire di leggerlo: più di 500 pagine con così poco tempo a disposizione sono state per me un macigno!
Penso sia un saggio di non facile approccio, molto complesso, difficile in molte parti, per quanto sicuramente di grande attualità.

Antonella Pagnoncelli

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Intrigante. Un salto tra passato presente futuro.

Stefania Settevendemie

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Molto impegnativo ma più leggibile. Richiede basi di conoscenza

Gemma Bontempelli

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Ho letto alcuni libri di narrativa ambientati sia nella Cina del passato sia in quella contemporanea e ho appezzato i film di Zhang Yimou. Mi mancava la conoscenza della Cina anche sotto l’aspetto economico. Giovanni Arrighi era un economista e sociologo scomparso nel 2009, specializzato nell’analizzare i sistemi mondiali; questo libro è del 2007. Ritengo che sia stato utile conoscere la sua analisi, anche per l’interpretazione degli avvenimenti successivi alla sua pubblicazione. Il testo è lungo e complesso (più di 500 pagine!) e c’è stato molto da imparare. Nella terza parte, il cap. 7 “Dominio senza egemonia” è cruciale, perché descrive gli avvenimenti che hanno portato gli USA dalla posizione di potenza egemone dal punto di vista economico e militare, a quella di semplice potenza militare, in quanto dotata della maggiore quota di armamenti nel mondo. Ho approfondito in particolare la lettura della quarta parte, nella quale si analizzano i presupposti storici per un’ascesa pacifica della Cina. La Cina ha dimostrato di aver superato senza gravi danni le ultime crisi, tanto che gli investitori cinesi all’estero sono diventati importanti partner commerciali in imprese sparse per tutto il pianeta. Questo suffraga la tesi di Arrighi, che candida la Cina a potenza economica in sostituzione degli USA. Si spera che i mutamenti dell’ultimo decennio, quali l’esplosione della crisi climatica, della pandemia da Covid-19 e della guerra in Europa, forieri di instabilità politica, sociale, economica, non spariglino gli scenari mondiali a tal punto da smentire le previsioni di Arrighi. La prefazione di Saro Romeo alla nuova edizione si chiude affermando che il futuro della Cina si giocherà sul campo della crisi ecologica. Nella postfazione Andrea Fumagalli afferma che il governo cinese ha iniziato le riforme economiche migliorando la vita dei contadini nelle campagne e che dagli anni ‘90 è stato dato un ruolo fondamentale alle imprese di municipalità e di villaggio, cioè imprese a misura d’uomo. La pandemia ha evidenziato la fragilità del rapporto uomo-natura, ma anche la possibilità che avvengano mutamenti sociali verso un mondo migliore: da ecologista trovo confortante la frase finale in cui egli ritiene che in Oriente i conflitti sociali che spingono in senso ambientalista saranno più ascoltati e che toccherà a noi occidentali seguire l’esempio.

STEFANIA FILIPPINI

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Adam Smith a Pechino è, come dichiarato dall’Autore, la fusione aggiornata di due lavori precedenti; si incontra nei primi capitoli la trattazione di teorie economiche e avvenimenti di un lontano passato in Oriente con una certa discontinuità negli argomenti e un testo non facile da seguire.
L’ultimo capitolo è molto interessante perchè descrive efficacemente la situazione politica e socio-economica recente, purtroppo non attuale. della Cina.

Sergio Beretta

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Una analisi approfondita sulla situazione attuale con uno sguardo al futuro.

Leonardo Pardini.

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Mamma mia! Non amo l’economia.

La lettura è stata faticosa, anche se la parte sulla storia è stata interessante. Il titolo è importante e alla fine del libro la situazione cinese mi è più chiara. Ho molto apprezzato il desiderio cinese di non espansione territoriale.

Roberto Munari.

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Un libro molto interessante che mette sul campo, confrontandole con la situazione attuale della cina, le teorie di Adam Smith sull’economia di mercato non capitalista, come quella cinese che parte dalle sue risorse, dalla produzione evitando il commercio. E’ un libro interessante, ma si deve essere interessati al genere.

Samantha Corda