< All’inferno e ritorno. Per la nostra rinascita sociale ed economica di  Carlo Cottarelli (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di AllInfernoERitorno raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Molto interessante, nonostante non sia abituta a leggere saggi.

Lucia P.

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Il saggio di Cottarelli è sicuramente interessante soprattutto perché legato alla situazione attuale post-pandemia. Il linguaggio è semplice e comprensibile perché l’autore si preoccupa di spiegare concetti potenzialmente ostici come quello di "deficit". A malincuore l’ho messo al secondo posto nella scelta perché a volte risulta un po’ troppo specifico e forse rivolto maggiormente ad un pubblico di lettori esperti di economia.

Manuela Brattoli

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Cottarelli, tecnico prestato alla politica ma non fino in fondo, rimarrà nella memoria la formazione del primo governo Conte mentre lui lavorava al proprio esecutivo tecnico, compie un viaggio dantesco nell’ultimo biennio con i numeri come Virgilio e con una prosa, in particolare nella seconda parte, che non mi attendevo in un "arido" economista.

Ilario Gradassi

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Scelgo “All’inferno e ritorno” di Carlo Cottarelli perché finalmente la “scienza triste” esce dalle polverose e austere aule universitarie e si rende accessibile anche a quel pubblico più vasto che spesso non si rassegna al vuoto delle semplificazioni giornalistiche o degli slogan interessati dei politici.
Il noto economista, con uno stile semplice e quasi colloquiale ma sempre sorretto da rigore logico, delinea il quadro drammatico della crisi (”inferno” del titolo) attraversata dal nostro Paese nell’ultimo decennio e delinea, di conseguenza, una terapia rigorosa per affrancarci dai numerosi mali e ritardi che ci attanagliano e frenano il nostro sviluppo. Si tratta del “ritorno” a cui allude il titolo che non è da intendere come un’impossibile regressione alla situazione anteriore alla crisi ma come una doverosa emersione e spinta in avanti rispetto all’ulteriore aggravamento dell’economia, dovuto alla pandemia Covid e alla crisi Particolarmente convincente è la parte dedicata al ruolo determinante che hanno giocato le istituzioni europee nel puntellare il fragile complesso dell’economia italiana, gravato da un debito pubblico mostruoso e da dinamiche di spesa elettoralistiche, finalizzate ad un facile quanto sterile consenso sfruttato dai partiti populisti e sovranisti. Con molto garbo ma sono denunciati i vizi della politica italiana e i pregiudizi nei confronti della difficile ma doverosa costruzione di un’Europa integrata e solidale.
Cottarelli maneggia i dati con una competenza straordinaria, determinata dalla decennale appartenenza agli organismi economici mondiali di vertice (Banca Mondiale ed Istituzioni Europee). Riesce a renderli trasparenti anche a chi è digiuno dei più elementari elementi e meccanismi economici e a sfatare tanti elementari pregiudizi. Esemplare, a questo riguardo, è il caso dei fondi della BCE, del MES, del SURE e del Next Generation UE. Non solo l’Europa non si è dimostrata “matrigna”, come vorrebbero le vulgate di certi nostri politici comizianti da bar, ma ha dimostrato di essere determinante per salvare l’Italia da enormi rischi finanziari.
Ho letto il libro con vero piacere, apprezzando lo stile rigoroso con cui l’analisi dei dati economici è stata “tradotta” per il vasto pubblico che – come me – non può contare su studi e codici specialistici. Ma, ancora di più, ho apprezzato la prospettiva di rinascita civile, politica, morale ed economica che profila e che chiama in causa la responsabilità di ciascuno di noi

PAOLO QUINTAVALLA

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All’Inferno e Ritorno di Carlo Cottarelli si prefigge l’ambizione di essere un libro politico, scritto da chi politico non è. Questa semplice, quanto arguta, frase denota limpidamente l’atmosfera percepita nella lettura del saggio, senza rinunciare alla lucida analisi del contesto economico sociale di riferimento del 2020, appunto l’Inferno del Covid, permettendo al lettore di fare sia chiarezza su tanti temi troppo spesso ascoltati in televisione, poco dibattuti nel merito, ancor meno compresi. Lo sguardo profondo di Cottarelli smonta sistematicamente le tante bufale spesso utilizzate per polarizzare l’opinione pubblica, dal Mes,al Recovery Fund, al Taglio della Sanità, alla prossima sfida che vedrà l’Italia coinvolta in prima linea, il NextGenEU. Diretto nella prosa, pur adottando un registro sì scientifico, ma di facile comprensione e privo di istituzionalismi, questo saggio è molto interessante e utile mi ha permesso di contestualizzare le tre crisi che hanno colpito l’Italia dal 2020 , Sanitaria-economica-finanziaria, come esse siano correlate, comprendere il divario che separa il Paese dai colleghi europei e allo stesso tempo il ruolo di prim’ordine che può, e deve, svolgere nello scacchiere euorpeo.
Nella seconda parte, Cottarelli propone nell’eguaglianza dei punti di partenza il principio da cui ripartire per rifondare la nostra società, con l’aspirazione delle pari opportunità nell’ascesa sociale, sulla base del merito e dei risultati conseguiti.Priva di distinzioni. In Italia l’ascensore sociale funziona male, il merito è altamente misconosciuto, la mobilità intergenerazionale è la più bassa in Europa.

Tommaso Pizzi

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Ma quanti soldi ci sta dando l’Europa in questi anni! Tanti. Tra Mes, Sure e Next Generation EU non riusciamo neanche a contarli. Per nostra fortuna, e non solo nostra (quanti dei nostri decisori politici ne conoscono l’esatto ammontare) ci viene in soccorso l’ultima fatica di Carlo Cottarelli, ("All’inferno e ritorno", Feltrinelli Editore), uno che di queste cose se ne intende, economista, direttore esecutivo nel Board del Fondo Monetario Internazionale.
"Questo è un libro politico, anche se scritto da chi politico non è", dichiara l’autore nell’introduzione e parte da un principio costituzionale: la possibilità per tutti di avere un futuro nella vita. Da questa "uguaglianza di possibilità e di merito si può ricavare un’intera agenda politica, in tutti i suoi aspetti sociali e economici".
Nella prima parte il libro descrive l’Italia del 2020, "quella colpita dalla sua peggiore crisi dalla Seconda Guerra Mondiale, la crisi del Covid". Per ripartire e uscire dall’ "inferno", serve un’agenda politica con "riforme radicali", descritte nella seconda parte del libro.
Lo devo confessare, con i numeri ho sempre fatto a cazzotti e il professor Cottarelli ne usa a bizzeffe, come è giusto. Forse un po’ troppi e il lettore privo dei necessari fondamentali potrebbe perdersi. A me è successo, specie in alcuni passaggi. Come il capitolo sul Mes. Documentato e preciso, per carità. Ma più per addetti ai lavori che per il cittadino medio. Molro meglio la seconda parte: l’uguaglianza di possibilità come principio su cui fondare la nostra società. ("Spetta allo Stato dare una possibilità a tutti. Spetta a noi tutti sfruttare quella possibilità"). Con annessa agenda politica: istruzione pubblica, sanità, disabilità, sostenibilità ambientale e finanziaria, uguaglianza di possibilità per genere, una sana concorrenza e una vera lotta alla corruzione e all’evasione fiscale.
Lettura consigliata a tutti. In particolare (absit iniura verbis) a politici e animatori e frequentatori di talk show, a populisti e sovranisti, a "no euro" e a "proma gli italiani" e conpagnia bella, per le pagine illuminanti sui rapporti tra la Banca Centrale Europea e le Banche Centrali dei Paesi membri, e tra queste e e le banche commerciali. E i fondi e i finanziamenti europei, a cominciare dallo "Sure", mai utilizzato dall’Italia; il Mes, il cosiddetto "Fondo salva Stati"; e il Next Generation EU, con i suoi oltre 220 miliardi e le riforme che dovranno accompagnarlo fino al 2026.

Saturno Illomei

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libro scorrevole e didattico , nonostante il tema sia l’economia , che personalmente non mi appassiona ( ma così ho imparato molto ... )

Francesca Maschio

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Cottarelli nel 2018 era stato incaricato dal Presidente Mattarella come capo di governo “super partes”, in attesa che in Italia si tenessero le elezioni. Agli occhi del Presidente rappresentava una buona scelta per formare un governo tecnico, dato che è un economista e ha ricoperto parecchi incarichi istituzionali in quel campo. Tra gli altri, nel novembre 2013 era stato scelto per la carica di Commissario Straordinario di Governo per la revisione della spesa pubblica, mentre l’anno successivo era diventato membro del Consiglio esecutivo del Fondo Monetario Internazionale. M5S e Lega dopo pochi giorni preferirono però accordarsi sul nome di Giuseppe Conte, che sembrava meglio soddisfare le esigenze di spartizione delle poltrone di entrambi gli schieramenti. Ciononostante il nostro ha proseguito la sua carriera accademica ed editoriale, continuando a scrivere saggi sulle politiche fiscali e monetarie e sull’inflazione; questo è il terzo saggio pubblicato dopo la brevissima esperienza di governo. Le sue analisi economiche sono lucide e puntuali e, soprattutto, forniscono indicazioni costruttive.

STEFANIA FILIPPINI

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Cottarelli riesce a spiegare in maniera molto semplice e per tutti la crisi che è nata a seguito della pandemia e i meccanismi messi in atto per sostenere l’economia. Chiaro e interessante

Alessia Bellini