< Alla soglia delle immagini di  Andrea Pinotti (Einaudi)

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Un libro complesso e molto settoriale sulla relazione fra realtà e immagine. Molto approfondito ma difficile da seguire se non si è addetti ai lavori.

Valeria Gili

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Alla soglia dell’immagine
Otto inglesismi (Framedness, Affordances, Unframedness, Frame, Wearable Devices, Presentness, Experiencer, Being There) nelle prime due pagine del prologo: non proprio un grande inizio per introdurre il lettore sull’argomento.
Poi il discorso diventa un po’ più lineare anche se il professore non abbandona mai la cattedra, più intento ad affermare la sua erudizione che rendere accessibile gli argomenti che tratta.
In ogni caso ho trovato interessante la carrellata storico/artistica/letteraria.
Relega all’ultimo capitolo “Empathy Machine” (ancora un inglesismo …) una analisi, a mio avviso, frettolosa e non molto originale sull’impatto della realtà virtuale sulla società contemporanea, sugli stili di vita individuali e sulle relazioni sociali e interpersonali.

Neicla Campi

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Uno strumento utile e sapientemente costruito, una lettura scorrevole e piacevole necessaria per immergerci e attraversare le molteplici culture visuali, scandagliando i loro metodi di interpellazione del "visivo". Ciascun capitolo esplora la soglia dell’immagine, interrogandola da diversi punti di vista.

Giacomo Giovinazzo