< Alla ricerca di Nino Manfredi di  Andrea Ciaffaroni (Sagoma)

Qui di seguito le recensioni di AllaricercaDiNinoManfredi raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Alla ricerca di Nino Manfredi è un libro interessante, curioso, ricco di aneddoti, storia dello spettacolo ma anche della storia recentissima del nostro Paese, di come viveva la gente tutti i giorni. E’ la storia di un uomo e del suo sogno, della sua lotta contro il padre, le difficoltà economiche, le condizioni di partenza, di un talento inarrestabile. Dedicato a chiunque voglia conoscere questo attore e questo angolo di mondo da dietro le quinte.

EC67

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Recensire una biografia non è facile, perché cosa posso aggiungere? Posso solo dire di averne conosciuto aspetti privati e caratteriali ai quali non avrei mai dato importanza perché non sono del mestiere. Nino - nato Saturnino - mi è sempre piaciuto perché lo trovavo gentile, col sorriso dolce e malinconico, un po’ dimesso. Apparentemente non era un mattatore come Gassman, Sordi o Tognazzi. Poteva essere un vicino di casa. E come tutti i vicini custodire dei segreti. Mai avrei pensato che avesse una volontà di ferro, che fosse così sfibrante per i registi lavorare con lui e così pignolo da esasperare gli animi. Del resto gli va riconosciuta la grande gavetta, gli eccellenti studi (era laureato in legge e diplomato all’Accademia di arte drammatica) e la volontà ferrea tipica del sopravvissuto. Sopravvisse infatti alla tubercolosi contratta da bambino e da cui fu misteriosamente miracolato prima, definitivamente guarita grazie alla penicillina portata dagli americani.
Non sapevo della rivalità fra lui e Sordi e Tognazzi, ma non me ne stupisco e del resto un attore che ha come modello i più grandi (Chaplin in primis) lo vuole dimostrare coi fatti, siano essi recitati o diretti o fossero solo "tanto pe’ canta’", stornello che mi piace ancora. Ha spaziato molto fra teatro, cinema, tv e pubblicità, nicchia creativa di cui non si è mai vergognato. «Più lo mandi giù e più ti tira su» è diventato un classico tormentone. A me piccina stava simpatico più degli altri "colonnelli", mi sembrava più buono e anche più bello. Un fatto degno di nota, da grossetana, è riportato nella biografia: uno spettatore grossetano lo denunciò per vilipendio alla religione dopo aver assistito al film Trastevere, denuncia fatta poi cadere dal Tribunale stesso. Dal lato umano, invece, ho scoperto una persona controversa, grandissimo donnaiolo, e poco coerente.
Sinceramente mi ha dato fastidio l’atteggiamento della moglie che riferisce che ridevano insieme delle sue innumerevoli avventure e che a lui piacessero le vergini. Ora, il caro Manfredi, avrebbe avuto vita dura. Nel libro si accenna ad un’altra figlia ma forse parlarne di più avrebbe rovinato la bonaria biografia. Il rapporto particolare che aveva con la fede, mi ricorda mio babbo: stesse origini contadine con bestemmia facile, perché Dio doveva stare lì ad ascoltare i loro improperi. Comunque sia, è stato un grande attore e regista che ha interpretazioni intense e film capolavoro. Su tutti e per sempre C’eravamo tanto amati.

Paola Magi

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Bellissima biografia che finalmente fa luce su una dei più grandi attori del cinema italiano. Non di meno sono le preziose testimonianze e le foto che impreziosiscono il volume.

Lucio Antonini

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Un ritratto gentile e intenso di un personaggio la cui cifra stilistica è la dedizione quasi maniacale al mestiere. Pagina dopo pagina, gli aneddoti, numerosissimi, sulle fasi della lavorazione, sui maestri con cui ha lavorato, non sono mai fini a sé stessi, ma contribuiscono alla realizzazione di un ritratto a tutto tondo di uno straordinario protagonista della più grande stagione del cinema italiano.

Stefano Maselli

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La vita di Nino Manfredi nei suoi minimi particolari, con uno sguardo all’ambiente socio-culturale attraversato. Non male, forse un po’ prolisso.

Chiara

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Nel febbraio 2021, Andrea Ciaffaroni pubblica il saggio "Alla ricerca di Nino Manfredi" impegnandosi in una ricostruzione della vita del celebre attore. Il lettore segue così, in dieci capitoli, il susseguirsi delle vicende private e pubbliche di Manfredi e osserva le varie tappe, le vicissitudini, i dolori e i grandi successi di un uomo semplice e meticoloso, soprannominato l’Orologiaio per la precisione in ambito lavorativo, che venuto precocemente a contatto diretto con la Morte aveva fermamente deciso di vivere la Vita e di viverla non una sola volta, ma ogni qual volta un copione gliene avesse dato la possibilità. Forse a tratti oscurato da istrioniche figure a lui contemporanee del calibro di Alberto Sordi e di Vittorio Gassman, Nino seppe comunque man mano conquistarsi quanto meritava e ancora oggi leggere un percorso biografico che lo vede protagonista coinvolge lo spettatore in un imperdibile pellicola.

Valeria Capobianchi

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Un pò troppi aneddoti e romanticismo

Paolo Cunial

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Una biografia di Manfredi molto ben curata e dettagliata, con tanti episodi interessanti, solo che, proprio per questo, è un libro rivolto solo ai fan del personaggio.