< Antieroi e uomini liberi di  Salvatore Ritrovato (Quodlibet)

Qui di seguito le recensioni di AntieroiEUominiLiberi raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il sottotitolo descrive efficacemente il contenuto del libro: "Quattro passi fra Medioevo e letteratura". Nei quattro saggi che compongono il volume, l’autore analizza altrettante rivisitazioni letterarie (e cinematografiche) di un’immaginaria epoca medioevale: le avventure secentesche di Bertoldo, Bertoldino e Cacasenno (e le loro trasposizioni cinematografiche), la saga di Millemosche scritta da Guerra e Malerba (e lo sceneggiato televisivo "Storie dell’anno mille"), varie letture novecentesche del Milione di Marco Polo, tra le quali le Città invisibili di Calvino meritano un saggio a parte.

Il tema unificante è un Medioevo non utilizzato come fondale di narrazioni escapistiche, ma come scenario ideale in cui rappresentare istanze di libertà e di ribellione al potere.

Lo stile è quello proprio di un saggio accademico, un po’ stemperato dal fatto che si tratta comunque di quattro conferenze pensate per un convegno di medievistica. I molteplici riferimenti letterari e cinematografici (alcuni li ho seguiti agevolmente anche se non sono uno specialista dell’argomento, altri meno) mi hanno ispirato un programma di letture e visioni cinematografiche, quindi direi che uno degli obiettivi principali di questo genere letterario è stato centrato.

A parte questo, ho molto apprezzato la piacevole passeggiata, guidata dalla voce dotta ma non inaccessibile dell’autore.

Alessandro Mossa

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Il saggio, analizzando opere letterarie e cinematografiche del ’900, presenta un medioevo rivisitato secondo una sensibilità contemporanea che evidenzia sottolineature originali di un’epoca troppo spesso irrigidita in forme stereotipate.In questa operazione l’autore si sofferma su alcune figure significative come Bertoldo,Millemosche e Marco Polo. Il saggio evidenzia un tipo di approccio critico originale ma non del tutto convincente.

Rossella Francesconi

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Saggio molto interessante su personaggi del Medioevo. Purtroppo molto specifico e troppo dettagliato per le mie conoscenze.

Veronica Zoccheddu

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Bellissimo saggio sul Medioevo rivissuto in alcuni testi della letteratura italiana successiva, non sempre famosi o scontati. Tanti i riferimenti anche al cinema italiano del Novecento. Si tratta però di uno scritto indirizzato agli specialisti di letteratura italiana, studiosi e docenti, e non ad un largo pubblico. Per questo motivo ho preferito l’altro testo.

Silvia Lombardi

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Diciamo che è difficile fare un paragone e confrontarli….. anche questo libro non è facile ma essendo appassionato di cinema (Bertoldo, Marco Polo )si avvicina di più ai miei gusti

Vincenzo Ferrera

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“Antieroi e uomini liberi” di Salvatore Ritrovato è un breve saggio che rivaluta una rappresentazione inconsueta del Medioevo “minore”, offertaci dalla produzione letteraria, cinematografica e televisiva su temi, figure e riflessioni che spesso passano in sordina. Una raccolta molto densa, a tratti complessa, che invita ad approfondire con gli occhi di oggi le storie di Bertoldo, la saga di Millemosche, il "Milione" di Marco Polo, "Le città invisibili" di Italo Calvino e molto altro.

c.

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Vb

Salvatore Sciorio

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Libro 2 - Il testo, pur con la dichiarata struttura di raccolta di interventi distinti sul medesimo tema, riesce nell’intento di fornire una interessante lettura del racconto del Medioevo preso in esame. Ricco di citazioni, con i riferimenti alla produzione artistica sia essa cinematografica ma soprattutto letteraria rende la lettura estremamente coinvolgente e appagante nella scoperta delle diverse chiavi di lettura fornite al lettore.

Anna D’Andrea

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Il libro è uno studio sulla visione del Medioevo da parte della letteratura e cinematografia del Novecento, in particolare i capitoli sono dedicati a Bertoldo Bertoldino Cacasenno, Millemosche, Marco Polo, Le città invisibili di Calvino. Che dire? E’ interessante, l’autore fa sfoggio della sua multiforme cultura, spaziando in molti ambiti differenti, ma alla fine poco rimane in memoria.

Anna Bettinelli

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Il Medioevo come espediente narrativo. Un periodo storico del quale ho solo reminiscenze scolastiche noiose diviene qui lo spunto per parlare di letteratura e non solo. Testo scritto molto bene e con tanti spunti di riflessione oltre che ottimi suggerimenti di lettura.

Paquito Catanzaro

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Forse il primo Antieroi e Uomini liberi. Ma anche il secondo sulla Confindustria è molto interessantea

Paola Barile

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molto interessante anche questo, meno scorrevole la lettura

Elena Cappai