< Buongiorno, brava gente. In cammino con San Francesco di  Enzo Fortunato (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di BuongiornoBravaGente raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il secondo libro l’ho trovato estremamente noioso.E’ rivolto , a mio avviso, solo a persone che sono cattoliche praticanti alle quali l’autore suggerisce atteggiamenti e comportamenti, ma in modo retorico, come sono spesso tante omelie.
Non arriva al cuore del lettore.

Cristina Panfili

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“Buongiorno brava gente” deve il suo titolo al tipico saluto francescano. L’autore, giorno per giorno, propone un passo delle Scritture non solo per analizzarlo, ma per arrivare a discutere della nostra contemporaneità. Scaturito dal trauma della pandemia, il libro – quasi un diario per la costanza delle annotazioni e per l’intimità delle osservazioni – vuole essere un vademecum per chi si sente smarrito, ricordando ai lettori l’importanza del contatto umano: aiutare gli altri – indipendentemente da tutto – deve essere il centro della nostra vita. Una verità universale che in fondo ci aveva già consegnato Virgilio nell’Eneide, quando aveva scritto “Non ignara malis miseris succurrere disco”. Sarà scontato, ma per restare in tema, repetita iuvant: siate “brava gente”, per tenerlo a mente vi basterà leggere questo libro.

Sara Paolella

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In epoca di pandemia, padre Enzo Fortunato ha saputo utilizzare al meglio uno degli strumenti messi a disposizione dai nuovi mezzi di comunicazione, uno spazio di riflessione, su Facebook, relativamente alla lettura del Vangelo, un dialogo quotidiano con i lettori che, penso, ha avuto anche l’esito di attenuare i momenti di disorientamento, di scoraggiamento, di paura della solitudine, quel senso di impotenza di fronte a ciò che ci stava accadendo nell’affrontare la pandemia.
Da queste riflessioni ha preso vita un libro che riporta un titolo, “Buongiorno brava gente”, preso in prestito da San Francesco, che, come ci dice l‘autore, era solito salutare in questo modo gli abitanti di Poggio Bustone nei suoi momenti di predicazione.
Ma il titolo costituisce anche il filo conduttore che guida queste riflessioni: l’incontro con l’altro da sé, l’andare verso l’altro con animo lieto e aperto.
Il libro ci offre una lettura la cui trama è intessuta dalle parole del Vangelo, le testimonianze di vita di San Francesco, gli atti del magistero di Papa Francesco, il quale, nella sua bellissima enciclica “Fratelli tutti”, si richiama proprio al santo di cui porta il nome.
I primi due comandamenti ci parlano di amore, verso Dio, verso se stessi, verso l’altro e in tutto il libro le riflessioni sottolineano il valore degli atti che ci portano ad onorali: l’accoglienza, la cura, la valorizzazione, il rispetto dell’altro. Tutti temi che si intersecano tra di loro e si motivano reciprocamente. Un volume che parla sia ai credenti che ai non credenti. Un volume da tenere sul comodino.

Antonella Bandini

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un accompagnamento giornaliero all’incontro salvifico con la Parola Gesù stesso grazie al commento di padre Enzo Fortunato che anche attraverso l’esempio di San Francesco e che si rivolgeva alla gente che incontrava con il saluto Bravagente ci fa scoprire che Gesù è l’incontro più importante e presente nella vita di molti. Ememge l’attualità di questo messaggio. Va letto giorno per giorno e leggerlo in poco tempo fa perdere molto del suo fascino.

Fabio De Mas

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«Buongiorno brava gente» sono le parole con cui Francesco d’Assisi si rivolse agli abitanti di Poggio Bustone quando, lasciata la sua città, iniziò a predicare la parola di Dio per le strade del mondo. Traspare l’entusiasmo per l’inizio di una nuova giornata da condividere con gli altri. L’incontro con il prossimo, trasmettere a chi ci è vicino, una parola, un gesto oppure un pensiero positivo, è un atto rigenerante. Quotidianamente la parola di Dio è prezioso momento di confronto e conforto reciproco, nel quale scoprire la bellezza di non sentirsi soli, e di farsi comunità alla luce del Vangelo e dell’esperienza del santo di Assisi. Padre Enzo ci propone un breviario per tutto l’anno, meditazioni che trascorrono il nostro tempo giorno per giorno. Solo così, camminando insieme, diventeremo strumenti di pace e renderemo ogni giorno un buon giorno, ricordandoci, come la pandemia ci ha ricordato, che nessuno si salva da solo.

Ilaria Agosta.