< Disobbedire alla pena di  Domenico Bilotti (Castelvecchi)

Qui di seguito le recensioni di DisobbedireAllaPena raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un vero e proprio saggio su un argomento molto specifico. Il libro, per i temi e per la scrittura, è adatto solo agli addetti del settore ed anzi, forse solo a quelli specializzati nella materia, ma si nota comunque che l’analisi è molto precisa e dettagliata.

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All’interno del testo “Disobbedire alla pena. Studio su resistenza e ingiustizia in riferimento a Francisco Suàrez 1548-1617” l’autore Domenico Bilotti conduce un’indagine coinvolgente e appassionata circa il diritto di resistere, di disobbedire alle norme e alle conseguenze della loro violazione. Il tutto inserito in un contesto che non vuole minare le basi delle istituzioni, ma capovolgere la concezione dei rapporti fra lo Stato, le leggi e gli individui. Disobbedire non equivale a non rispettare la legge ma agire guidati da principi superiori, e la disobbedienza, così intesa, è libertà.

Camilla Zinnarosu

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Libro bello e molto interessante, ma nel contempo impegnativo, come escursus sulla natura ambivalente del diritto " religioso e del diritto temporale" della Chiesa, che poi gira e rigira, di potere si parla, ad alti livelli, ma sempre di potere.

Sandra Cerbolini

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Metto le mani avanti: le tematiche di filosofia del diritto non sono mai state tra le mie passioni; qui poi siamo in presenza di un argomento di nicchia iper specialistico, quello della disobbedienza alla legge basandosi sul pensiero di un gesuita spagnolo a me sconosciuto e risalente al milleseicento.Ho fatto qualche tentativo ma mi accorgevo che a metà pagina non seguivo più.

Paolo Tamagnone

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Il volume di Domenico Bilotti già nel titolo - Disobbedire alla pena: studio su resistenza e ingiustizia in riferimento a Francisco Suárez (1548-1617) - dà la misura di quanto sia rivolto ad un pubblico di specialisti, studiosi e/o cultori della materia. Un saggio ad alto livello in cui si incontrano filosofi e giuristi di tutti i tempi il cui pensiero, per certi versi, è stato alimentato dalle elaborazioni del gesuita spagnolo. Le pagine che più ho apprezzato sono quelle sull’obiezione di coscienza.

Enrico Giacinto