< E di chi non te lo dice. I migliori insulti della storia di  Valeria Arnaldi (Ultra)

Qui di seguito le recensioni di EDiChiNonTeLoDice raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Ho amato questo libro, l’ho trovato divertente ed allo stesso tempo estremamente interessante. La storia delle parolacce come non l’avevo mai sentita. Tutti sappiamo qualche aneddoto sull’orgine degli insulti più comuni nella nostra lingua, ma questo libro non si limita a spiegarne l’etimologia. L’autrice ci propone anche delle riflessioni storico - sociali (come la visione della donna nel corso della storia). Inoltre ho apprezzato moltissimo le illustrazioni, le fotografie delle statue e le iscrizioni antiche.

Valentina Ducceschi

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Godibilissimo. Una storia dell’insulto e della parolaccia che racconta di noi e del nostro quotidiano, da sempre a oggi, senza omettere niente. Ogni tanto, nel lavoro e in famiglia, con gli amici e nel tempo libero, la parolaccia fa capolino, ci piace dirla perché infrangiamo la regola e ci riporta con i piedi per terra: il libro ce ne spiega le origini e gli usi, i significati e perché non possiamo farne a meno.

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L’argomento focale del saggio sono le parolacce e il loro uso nel corso dei secoli: da Catullo e Giovenale ai giorni nostri, nessun ambito è escluso. L’autrice sottolinea l’importanza della parola volgare e ne ricostruisce etimologie, significati e contesti di utilizzo. I capitoli, corredati da immagini e citazioni esemplificative, sono brevi e scritti in modo semplice. Il contenuto non è granché interessante anzi, per chi ha una cultura media, alcune informazioni sono già note, come i riferimenti alla Commedia dantesca. In generale è un’opera che può interessare solo a chi ama avere l’aneddoto ironico pronto all’uso, ma per il resto non aggiunge nulla alle conoscenze di una persona, anche perché l’argomento non mi pare così valevole da scriverci addirittura un saggio.

Valentina Bernasconi

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Il libro di Valeria Arnaldi “E di chi non te lo dice. I migliori insulti della storia” racconta, attraverso un excursus storico-letterario, la storia delle parolacce; ne dischiude i significati metaforici, ne indaga le implicazioni sociali e culturali attraverso i secoli. Il saggio è piacevole, scorrevole e anche divertente.

Alessandra Guerra

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Libro interessante che racconta tutto quello che c’è dietro le parolacce che di solito usiamo... ricco di citazioni storiche e curiosità , l’analisi approfondita che viene presentata di ognuna di queste parole sorprende. Da non perdere. Sicuramente la prossima volta che dovrò usarle, perché nessun’altra parola racchiuda la sensazione che mi porta ad essa, lo farò con molto più piacere...e coscienza

Rita Antonini

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Il saggio ripercorre la storia linguistica degli insulti e l’evoluzione del loro utilizzo a partire dall’antichità classica, attraverso il medioevo e il rinascimento e arrivando anche al cantautorato contemporaneo, al teatro, al cinema. Il testo presenta un’organizzazione di tipo tematico, nella quale si sviluppa l’analisi linguistica dei singoli insulti. Contenuti sostenuti da un forte impianto culturale e argomentativo sono espressi con uno stile piano e accessibile, divulgativo e accattivante

Francesca Salvatori

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Senz’altro un buon libro. Interessante. Molto completo nella trattazione della materia. Forse questo è il suo limite. un po’ asettico, quasi pretenzioso.

Claudio Raucci