< Erdogan. Storia di un uomo e di un paese di  Cristoforo Spinella (Meltemi)

Qui di seguito le recensioni di Erdogan raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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"Erdogan" è il saggio di Cristoforo Spinella, giornalista esperto di Medio Oriente, edito da Meltemi. Attraverso interviste e ricostruzioni storiche, l’autore narra le vicende di Erdoan, non solo come personaggio in una posizione di spicco nelle moderne vicende politiche, ma soprattutto della persona che nasce e cresce in uno stato del quale poi diventerà capo assoluto.
I contenuti sono risultati interessanti, ho apprezzato meno la forma in quanto il taglio giornalistico che caratterizza gli scritti dell’autore poco si sposa, nella forma utilizzata, alla saggistica.

Fabiola Burato

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Questa volta per me non è stato facile scegliere il libro da me preferito. Non sono avvezza a leggere saggi per cui ho scelto quello a carattere maggiormente divulgativo. La biografia del presidente turco è scritta in modo chiaro, piacevole e accattivante. L’autore mette in evidenza gli aspetti più curiosi e meno conosciuti, soprattutto relativi alla vita privata di Erdogan, accanto agli eventi più noti e ufficiali che sono visibili a tutti. Lettura assolutamente consigliata a chi, come me, vuole capire di più e conoscere lo scenario politico attuale in modo non eccessivamente impegnativo.

Manuela Brattoli

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biografia sul sultano di Istanbul basatasi molto su citazioni di quotidiani turchi. Scrittura un po’ moscia e da pagine di esteri di quotidiano.
Curiosamente appare anche l’autore dell’altro libro come uno dei fautori della ripresa economica turca, in quanto componente del Fondo Monetario Internazionale, quando Erdogan stava per prendere il potere.

Ilario Gradassi

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Cristoforo Spinella con “Erdogan” scrive un libro documentato e ricco di aneddoti sul controverso autocrate turco. Emerge, senza dubbio, l’inestricabile intreccio che connette “la storia di un uomo e di un Paese”, come recita il sottotitolo. Emerge il quadro di una specie di dittatore che disprezza le forme della democrazia e che impone con ogni mezzo il suo progetto di egemonia politica e culturale sulla società turca. E’ sicuramente delineato il quadro generale della storia della Turchia moderna, lacerata e divisa tra due mondi, quello tradizionale, nostalgico del lontano Impero Ottomano e quello moderno che guarda dall’altra parte del Bosforo, verso l’Europa che cerca di coniugare Islam, libero mercato e sviluppo economico.
Tuttavia il libro non intercetta i miei personali interessi e mi sembra, per forza di cose, forse troppo appiattito sulla cronaca e riferito ad un personaggio politico e a un Paese abbastanza lontani dai nostri orizzonti.

PAOLO QUINTAVALLA

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Forse perchè poco avvezzo alla Storia del personaggio Erdogan, questo saggio, pur avvalendosi del contributo in prefazione di uno degli illustri esperti del Medio Oriente, Alberto Negri, e della penna appassionata e istruita dell’autore, non mi ha travolto nell’interesse. Se pur chiaro nella sua messa in scena, durante la lettura emerge fragorosa la cesura della storia Turca tra un Pre e un Dopo Erdogan, e nonostante il destino di questa nazione spesso si è confrontato con quello italiano, purtroppo la poca empatia e stima del dittatore non mi ha permesso di entrare in contatto con il cuore del saggio.

Tommaso Pizzi