< Ero l’uomo ragno di  Walter Zenga (Cairo)

Qui di seguito le recensioni di EroIoLuomoRagno raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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EroIoLuomoRagno È di una banalità disarmante. Libro scritto in modo decisamente semplice, troppo semplice.

Liana Fanara

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Quella di Walter Zenga è un’autobiografia che ci racconta il mondo del calcio vissuto da protagonista, prima come calciatore e poi come allenatore, senza però dimenticare l’uomo dietro il personaggio e i sentimenti che lo accompagnano. Un doppio punto di vista che riscontriamo anche nei paragoni del calcio vissuto da Zenga negli anni Ottanta e Novanta e quello di oggi, a volte così diverso e lontano che fa venire un po’ di nostalgia.

Camilla Camilli

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Una bella storia umana, personale e professionale: mai avrei pensato di potermi appassionare ad un libro che parlasse di calcio, eppure è successo!
Perché il libro non parla SOLO di calcio, anzi il calcio resta forse un po’ sullo sfondo, in un alternarsi di sentimenti e di vicende che riescono a coinvolgere anche chi al calcio proprio non è interessato.
Forse è stato proprio questo aspetto a farmi decretare la vittoria del libro: la possibilità di vedere questo sport, oggi tanto (a ragione) criticato per tutti gli interessi e (diciamolo pure) i soldi che ci girano intorno da una prospettiva nuova e diversa, la prospettiva di chi chi lo vive come il proprio lavoro e la propria ragione di vita, di chi lo fa seriamente, per passione, di chi lo ha amato visceralmente fin da bambino, di chi ne ha fatto anche il proprio scudo contro le difficoltà della vita. Ho imparato, leggendo questo libro, che il calcio può davvero essere ANCHE tutto questo.

Simona Cirillo

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Zenga racconta la sua storia sportiva e personale in maniera chiara e scorrevole. Un libro che può piacere a tutti, anche a chi non è amante del calcio o tifoso dell’Inter.
Ci fa vedere che la vita di questi uomini d’oro, non è sempre così facile.

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Avevamo veramente bisogno dell’ennesimo libro su un calciatore? Io credo proprio di no. Argomento già trattato mille volte in tutte le salse, poco originale, noioso e poco scorrevole. È veramente sufficiente che un libro parli di un personaggio considerato interessante dalla massa affinché il libro sia effettivamente interessante?

Chiara Sardo

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È l’autobiografia del noto portiere dell’Inter dagli esordi come giocatore fino alle sue vicende come allenatore di varie squadre nel mondo. Guardarsi allo specchio e raccontare ciò che si vede non sempre affascina il lettore. L’immensa attrattiva del gioco del calcio e il ruolo che il protagonista ebbe negli ultimi 40 anni non giustificano di per sé l’impegno di una scrittura della propria storia. Perché leggere questo libro? Non lo leggeranno, per esempio, tutti coloro che non amano il calcio, ma forse nemmeno tutti coloro che non tifano per l’Inter. La mia impressione è che Walter Zenga abbia confuso la fama del calciatore con l’interesse per il personaggio. E se il periodo della vita in cui fu portiere dell’Inter potrebbe giustificarlo, non è chiaro come possa avvenire anche per il resto della sua vita da allenatore con digressioni sulla sua vita privata fino ai rapporti con i figli o con le numerose compagne.

Giulio Pavanini

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Il libro rispecchia perfettamente l’uomo che lo ha scritto, il soggetto di cui viene raccontata la vita...immerso nel mondo del calcio e dello spettacolo e capace di far diventare di importanza stratosferica vita e azioni che in realtà nel mondo contano poco. Leggibile e scorrevole, ma superficiale e di contenuto di poco valore.

Simona Baronchelli