< Filosofia della gioia. Una cura per le malinconie del presente di  Isabella Guanzini (PonteAlleGrazie)

Qui di seguito le recensioni di FilosofiaDellaGioia raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La pandemia che il mondo intero sta vivendo ormai da due anni ha profondamento cambiato il nostro quotidiano e il nostro approccio agli altri, oltre che a noi stessi. Alla luce di questi stravolgimenti, Filosofia della gioia offre una panoramica sui sentimenti umani e gli stati d’animo ripercorrendo le tappe fondamentali dei grandi filosofi dall’antichità ad oggi, esplorando il desiderio, più o meno consapevole, della ricerca della gioia. Per riuscire a vivere pienamente la gioia, non possono mancare i riferimenti evangelici che, con una attenta e precisa analisi teologica, ci aiutano a trovare la felicità dopo qualsiasi periodo buio che possa capitare nella vitta di tutti i giorni, ricordandoci che la vita, come una barca traballante nel mare in tempesta o una bicicletta in bilico con la paura di cadere se rimane ferma o abbandonata su un muro, ha bisogno di queste perplessità per non cadere nell’inattività e nell’abbandono.

Fabrizio Amato

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Bello, ben scritto e lettura scorrevole. Molto interessante

Paola Scalise

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(Guanzini - Filosofia della gioia)
Il saggio parte dagli aspetti problematici e contraddittori del momento storico che stiamo vivendo e dalla nostra incapacità’ di affrontarli. L’autrice sviluppa dotte e interessanti analisi relative alla gioia quale sentimento di apertura alla vita. Purtroppo lo stile linguistico rischia di creare una barriera al coinvolgimento di una più’ ampia fascia di lettori.

Giancarlo Coccia

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La Filosofia della gioia è un bellissimo libro che va ponderato, riletto, amato... devo dire che mi è stato di grande illuminazione e mi ha fatto ricordare tanti particolari di me, che avevo smarrito, non perduto...

Sandra Cerbolini

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Argomento di interesse ma modalità di rappresentazione un pò eccessivamente melensa.
Forse il momento non aiuta; non abbiamo voglia di visioni illusorie ed eccessivamente "felici" sebbene servirebbero.
Penso almeno nel mio caso prevalga un approccio disilluso.

Cristina Berardo

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È più molto coinvolgente e da più l’ idea di un romanzo.
Tante idee e situazioni da approfondire sul ns passato coloniale.

Michele Arcangelo Ferro.