< Giorgio Strehler. Il ragazzo di Trieste di  Cristina Battocletti (LaNaveDiTeseo)

Qui di seguito le recensioni di GiorgioStrehler raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Cristina Battocletti, scrive la biografia di Giorgio Strehler. La sua prosa si presenta accurata e molto delicata. L’autrice traccia il profilo di un grande professionista del teatro non soffermandosi solo sulla sua attività, ma andando oltre: ne viene fuori una personalità luminosa (non a caso) che vede nell’arte e nel teatro la bellezza assoluta degli uomini che si aiutano gli uni con gli altri.

Gessica De Blasio

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"Giorgio Strehler. Il ragazzo di Trieste. Vita, morte e miracoli" è un libro di Cristina Battocletti che racconta minuziosamente tutte le vite del regista triestino.
Che si tratta di un saggio teatrale lo si evince non soltanto dal titolo ma anche dalla struttura stessa del libro.
E’ infatti suddiviso in sette parti separate tra loro da intervalli, ogni parte è strutturata a sua volta in atti.
L’ouverture si ricollega alla fine, e al lettore sembrerà dunque di aver chiuso un cerchio.
Un cerchio sulla vita di Strehler che per molti è stato il più grande regista del Novecento, per altri un grande stronzo;
ma che ha cambiato e rivoluzionato il teatro insieme a Paolo Grassi lo conferma il fatto che è stato acclamato da Parigi a Vienna, da Berlino a New York.
E’ un testo che racconta attraverso aneddoti e testimoniaze tutte o quasi le sfaccettature di quest’uomo: un eterno ragazzo, un eterno bambino.
La sua infanzia è subito segnata dalla perdita del padre, e il rapporto con la madre è sempre stato intenso anche se è cresciuto con i nonni
poiché la mamma, Albertina Lovrić, è una violinista di fama.
Si sposa molto giovane, ma il matrimonio non decolerrà mai veramente, è un uomo che si innamora di tante altre donne e talenti "acerbi", tra cui una giovanissima
Ornella Vanoni. Tra informazioni personali ed intime si arriva a scoprire come nasce l’avventura del Piccolo Teatro di Milano, e tutte le vicissitudini che si sono
susseguite negli anni.
Ne viene fuori una descrizione di un uomo forte, ma anche estremamente insicuro, fragile ed eterno perfezionista. E’ insicuro non solo del proprio lavoro,
ma anche dell’aspetto fisico, negli anni diventa un’ossessione: "Il Maestro si sottopone a operazioni di liposuzione per asciugare il grasso e nei rari casi in cui
deve esibirsi, rimane al trucco per ore".
Torturava tutti i collaboratori, soprattutto i datori luci, rovinando spesso rapporti di amicizia alcuni ricuciti nel tempo altri persi per sempre.
Era perennemmente in ritardo, non sopportava di essere contraddetto ma era anche un sentimentale che soffriva il passato.
Il lettore, senza dubbio, si farà una propria opinione sulla personalità istrionica di Strehler e resterà affascinato dalla funzione che per lui aveva il teatro:
"Il teatro per me è questo, gli uomini che si mettono assieme per salvarsi l’uno con l’altro.”
Il testo è ben scritto, a tratti sfarzoso. Una lettura lunga che necessita di pause per prendere boccate d’aria anche dai più piccoli dettagli.

Giulia Eleonora Zeno

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Giorgio Strehler è stato uno dei più grandi registi del panorama italiano, figura storica del teatro, imponente nella sua grandiosità. In questo libro viene ripercorsa la sua vita come se non parlassimo di una persona reale, ma di un eroe, un personaggio di una delle sue rappresentazioni teatrali. Infatti il libro è diviso in atti e forse solo con i personaggi, nomi a noi familiari, possiamo renderci conto che quello che stiamo leggendo è reale, vivo, ed è realmente accaduto. Una vita fatta di spettacoli, guerra, lotte politiche, intense passioni e ombre nascoste dal buio del palcoscenico. Un nuovo modo di raccontare un personaggio che per quanto complicato, rimane una leggenda per la nostra epoca.

Xavier

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Un’ottima e puntuale visione di una parte del cinema italiano. Letto con grande interesse.

Sara Ossi