< Giovani, musicanti e disoccuppati. L’underground italico nel 2020 di  Diego Alligatore (Arcana)

Qui di seguito le recensioni di GiovaniMusicantiEDisoccupati raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un viaggio davvero affascinante in un mondo per me in gran parte sconosciuto almeno per quanto riguarda i nomi degli artisti intervistati. Le riflessioni sulla musica,sulla natura della creazione artistica , sul suo essere o meno vendibile mi hanno davvero appassionata. La riflessione singolo versus LP apre spazi di riflessione anche sul confronto tra il racconto ed il romanzo come espressione artistica. L’autore è stato a mio parere molto abile nel saper trarre da visioni diverse del mondo dei paradigmi validi per molti aspetti della vita. Le riflessioni sui problemi causati dal Covid per la musica live sono anch’esse interessanti perchè esprimono tutt’altro che rassegnazione o autocompatimento . Quindi lo definerei un saggio non convenzionale ma ben scritto creativo ed utile alla comprensione di un mondo. Pagina 20:ascoltare un gruppo significava abbracciare una visione del mondo: questa frase mi ha davvero richiamato una condizione esistenziale importante

Donatella Contessa

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L’aspetto principale di questo saggio è che nonostante tutto il brutto periodo passato, la speranza degli artisti è che le persone vogliono continuare, a volte cominciare per la prima volta, a conoscere nuove realtà musicali, magari uscendo meno dalla cameretta, dal salotto, dalla propria casa, ma con la consapevolezza di volerci comunque provare.

Michele Battaglino

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Di grande attualità il tema di questo saggio. Si è sentito molto parlare del grande disagio vissuto dagli artisti in tempo di pandemia, qui, grazie alle interviste realizzate dall’autore si entra nel vivo del problema. La mancanza di contatto con il pubblico è stato il problema comune di cantanti e gruppi musicali, noti e meno noti. Gli artisti cercano di sopravvivere esibendosi davanti ai cellulari o inventandosi forme di crowdfunding, mentre lo Stato non si è mai interessato al problema. In una società che vive a ritmi frenetici, anche l’ascolto della musica viene fatto velocemente, nascono così creazioni singole ben presto dimenticate, che niente hanno a che vedere con i vecchi LP che presentavano un percorso musicale più lungo e profondo. Anche questo è un problema per gli artisti. Argomento interessante, originale l’uso delle mail che compongono il libro anche se questo pregiudica un po’ l’uso del linguaggio che ho trovato un po’ troppo colloquiale.

Donatella Deriu

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Interessante dialogo con i musicisti underground italiani e di come hanno affrontato la pausa forzata della pandemia.
Interessante

Gabriele Calamelli

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«Giovani, musicanti e disoccupati»

Si tratta di un’indagine sull’underground italico nel 2020, costituita da decine e decine di interviste che vertono intorno alla "annosa questione" singolo VS LP.
Libro di nicchia, che non si sa quanto possa interessare al di fuori degli addetti ai lavori.

Armando Maglione

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Anche se ben inquadra la società musicale e dello spettacolo degli ultimi anni attraverso le voci dei protagonisti stessi, il saggio ha poco mordente sul lettore e spesso tende a risultare noioso.

Raffaele Fiantanese