< Ho troppo poco tempo per dire cos’è il tempo di  Edoardo Boncinelli (Dedalo)

Qui di seguito le recensioni di HoTroppoPocoTempoPerDireCosEIlTempo raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il breve saggio di Edoardo Boncinelli non mi ha particolarmente appassionato; assomiglia molto ad una manuale scolastico; forse era questo l’intento dell’autore? Fornire una breve guida? Seppure, io l’ho torvato noioso: esattamente come i miei alunni trovano indigesti i loro manuali didattici.

Giovanna Canzonieri

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Il libro scorre velocemente. Scritto con parole semplici, ricco di metafore e paragoni che ti permettono di immedesimarti nella scena e capire le logiche ripercorrendo mentalmente una situazione nota.
Non si parla solo di tempo in senso lato ma si introducono nuove prospettive interessanti come il tempo psicologico.
Si citano tutte le teorie contemporanee introdotte a partire dai primi del ‘900 ma a mio parere in modo troppo fugace. Approfondirle avrebbe permesso di comprenderle meglio, consolidarle e dunque gettare delle buone basi per affrontarne le conseguenti evoluzioni.
Inoltre in più punti ho avuto il sentore che a dispetto della suddivisione suggerita dai capitoli ci si discostasse dal tema tempo e che il soggetto diventasse un altro, per esempio l’energia o la velocità. Riconosco che bisognasse parlare anche di queste ultime ma senza focalizzarvi totalmente l’attenzione.

Silvia Moreschi

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Una chiara descrizione di cosa si intende per tempo, nel particolare quello fisico. In alcune parti può risultare semplicistico ma va premiato il tentativo di esporre in maniera lineare una tematica cosi complessa.

Leonardo Gregori

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Una delle domande più importanti che l’umanità si pone da sempre: cos’è il tempo? La risposta forse non c’è, ma l’analisi fatta nel saggio è interessante, profonda e anche di piacevole lettura.

Grazia Ciavatta

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L’argomento affascinante e la scrittura brillante e piana mi hanno trascinato in fondo al testo; altro discorso saper raccontare a qualcuno, in modo sensato, ciò che ho letto.

Laura Bontempi

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Il libro di Ronchi e’ molto approfondito ed esaustivo tocca tanti aspetti sia teorici che pratici della crisi climatica e offre possibilità di soluzione per uscirne in un” ottica europea e italica , niente da invidiare al tanto famoso “ spirito Green “ di Nordhaus

Alberto De Giorgi

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Le sfide della transizione ecologica è un saggio di Edo Ronchi, presidente della Fondazione per lo sviluppo sostenibile ed ex ministro dell’ambiente. Edito da Piemme è uscito proprio a ridosso dell’istituzione del ministero della transizione ecologica creato per utilizzare i fondi europei di Next Generetion You.
E’ un contributo dato alla collettività per sviluppare un dibattito in seno al grande cambiamento di portata storica che stiamo vivendo: a la transizione ecologica, appunto.
Dobbiamo transitare da un’epoca caratterizzata da una gravissima crisi climatica a livello planetario ad una nuova epoca che abbia il compito di cambiare paradigma e passare totalmente ad una “vita ecologica” individuale e sociale.
Sfida questa molto alta perché non c’è più tempo disponibile se non per agire tempestivamente con politiche climatiche strutturate e organiche che mirino a stabilizzare l’aumento della temperatura media globale al di sotto di due gradi con tagli delle emissioni di gas serra di circa il 90% entro il 2050.
Edo Ronchi ha individuato cinque sfide che qualificano oggi la transizione ecologica, proponendole in ordine di priorità: La grande sfida climatica. La sfida energetica basata sulle fonti rinnovabili di energia. Il passaggio alla Green Economy con una economia circolare. La sfida del riciclo dei rifiuti La sfida delle città che dovrebbero diventare più vivibile. Buona lettura, per un cambiamento individuale.

Paola Costeniero