< I fantasmi non esistono. Vite, morti e miracoli che nessuno vede di  Giuseppe Rizzo (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di IFantasmiNonEsistono raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Non sono riuscita ad andare avanti oltre le prime pagine

paola cordisco

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La violenza sulle donne, fisica e/o verbale, e lo stalking sono temi molto attuali. Per molte persone sono cose normali finché non vengono toccate direttamente, pertanto anche in quest’opera si può parlare di una sorta di "ignoranza funzionale" della società. Si ignora, si grida allo scandalo, ma pochi fanno qualcosa per educare l’uomo al rispetto e la donna a non evitare i conflitti o a non accettare briciole di pseudoaffetto, pur di non rimanere sole o di non mostrarsi deboli ai vicini. Stare soli non significa necessariamente essere deboli, a volte si ricerca forzatamente la compagnia pur di non fare i conti con se stessi o con un vuoto interiore. Altro insegnamento della protagonista/autrice è il non arrendersi davanti alle avversità: anche quando tutto sembra nero dobbiamo rialzarci e cercare la luce. In questo modo potremo anche aiutare gli altri.

Mara Boifava

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Il saggio di Giuseppe Rizzo ci racconta, attraverso il caso di una morte dimenticata, l’importanza della persona e della sua vita. Gli anni di pandemia sono stati duri per tutti e colmi di sofferenza: ma per gli ultimi, gli emarginati, i poveri e le persone più sfortunate sono stati anni ingiusti, che li hanno resi fantasmi già da vivi.

Francesca Attiani

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La violenza di stato e le difficoltà ad ottenere verità e giustizia per chi vive ai margini della società.

Enrico Zulli

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Quando gli invisibili smettono di essere un numero e diventano dei noi, delle storie, delle sofferenze, delle vite che spesso non sembra valere la pena di vivere. Libro che fa molto riflettere presentando alcune storie di persone sfortunate

Carini Gianluca