< I luoghi della cura di  Paolo Inghilleri (RaffaelloCortina)

Qui di seguito le recensioni di ILuoghiDellaCura raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Imparare dagli eventi, soprattutto quando questi mettono in discussione la nostra vita, costringendoci a riorganizzarla. Com’è accaduto, appena ieri, con l’epidemia che ancora incombe su di noi. Il saggio di Savarino e Vineis ci conduce ad una riflessione profonda sulla nostra vita e sulle scelte, le piccole scelte apparentemente senza significato per il mondo intorno a noi; ci costringe alla consapevolezza che, protagonisti e artefici del nostro destino, dalle nostre scelte dipende il nostro futuro, ma anche la vita del nostro pianeta e dell’umanità intera.
"Nessuno si salva da solo", dunque, non è solo uno slogan.

LETTERIA ANAGNI
firma: Lilla Anagni

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Il libro certamente non è un libro che io avrei letto, se non "costretto" dal torneo letterario. Ma ho preferito questo libro all’altro, perché mi ha dato qualche informazione non banale, e mi ha fatto uscire da certe logiche. Alcuni punti come il rimpianto pre e post scelta, libertà positive e negative, e il flusso di coscienza erano nuove a me e hanno arricchito il mio bagaglio culturale.

Georg Umgiesser

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Molto interessante

Donnici Elena

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Questo libro indaga i legami tra società e benessere psichico del singolo individuo. Prima ci allarma mostrandoci quanto le convenzioni sociali ci influenzino fino a poter essere considerate una violenza, poi fortunatamente si propone di illustrarci come i luoghi dell’anima possano essere benefici e curativi. Nonostante l’argomento complesso, la lettura è molto piacevole.

Flavia Coronetti

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La pandemia da Covid-19 è stato l’evento scatenante di una nuova e più profonda considerazione di ciò che rappresenta per ciascuno di noi la salute psichica e fisica e come raggiungere sia l’una che l’altra. Questa consapevolezza tuttavia è il punto di arrivo (forse?) di un percorso iniziato molto tempo prima e che si inserisce in un mondo diventato via via sempre più complesso, interdipendente e caotico. In questo libro l’autore cerca di ripercorrere la storia del nostro malessere attraverso un ampio e ricorrente utilizzo di citazioni e di esperienze personali (fatto che appesantisce molto la lettura) e di trovare delle soluzioni che portino a una rinnovata concezione di cura di sé e della comunità in cui viviamo.

Filippo Bardazzi