< Il lampo dell’elettrone di  Vittorio Pellegrini (Codice)

Qui di seguito le recensioni di IlLampoDellElettrone raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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L’argomento è ostico, ma era necessario affrontarlo: tutta la vostra vita attuale è basata sulle tecnologie derivate dalle scoperte descritte nel libro. Due difetti (rimediabili): certe volte è troppo "tecnico" (ma l’argomento non consente ulteriori semplificazioni) e il titolo "bara": l’elettrone c’è, forse è anche protagonista, ma di sicuro non è l’unico. Gli ultimi capitoli, in particolar modo, quasi lo trascurano. COmunqe da preferire all’altro per il panorama di novità che offre.

Cesare Gigli

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Sicuramente interessante ma confesso la mia ignoranza in materia: le uniche frasi che ho realmente capito è quando parla di lasagne a pag.66 ed a pag.109; aggiungo la citazione di Nelson Mandela a pag. 170: oltre queste non vado. Nota positiva: le note sono a piè di pagina e non in fondo al libro.

Riccardo Allerhand

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Vittorio Pellegrini riesce a rendere la galassia elettrone, qualcosa che per tutti gli studenti dei licei italiani è un polveroso argomento qualsiasi, un vivo racconto di una scoperta che ha cambiato le nostre esistenze, grazie ad una divulgazione partecipativa curiosa e coinvolgente.

Caterina Lavinia Nicosia

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Molto bello, argomento complesso ma spiegato benissimo

Barbara Sabbadini

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Un libro interessantissimo dove l’autore ripercorre lo sviluppo della fisica dell’ultimo secolo usando come filo conduttore l’elettrone.
L’unica pecca è che se vuol essere un libro di divulgazione scientifica risulta un pò difficile per chi non mastica già l’argomento.

A.Z.

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Ho trovato la lettura di questo libro molto difficile e davvero poco coinvolgente: la presenza massiccia di date e nomi di fisici (alcuni totalmente sconosciuti) rende poco scorrevole la lettura interferendo con il ritmo del discorso. Nonostante il tema mi piaccia e la mia conoscenza della materia non sia di livello proprio elementare (ho frequentato il liceo scientifico e leggo talvolta saggi di scienze), il patrimonio gnosico richiesto si staglia in un range, a mio parere, alto. Non è dunque un libro che definirei divulgativo ad eccezione dell’introduzione e della conclusione.

Marianna Lacavalla

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Molto interessante anche se a chi è digiuno di studi di fisica da moltissimi anni,come me, alcuni passaggi sono risultati ostici.
Evidente il tentativo dell ’Autore di rendere questa materia complessa e affascinante anche dal punto di vista direi quasi metafisico alla portata di tutti i lettori.
Tentativo non sempre riuscito compiutamente secondo me.

ANNAMARIA BULFONE

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Il libro racconta come è stata superata alla fine dell’800 la concezione che l’atomo fosse l’elemento ultimo ed indivisibile che formava la materia. Il racconto cerca di essere comprensibile ed è raccontato con un linguaggio il più delle volte accessibile ma ciononostante la lettura degli esperimenti che hanno reso possibili nuove concezioni fisiche molto complesse e molto lontane dalla percezione del reale che tutti i profani hanno, risulta a volte difficile da seguire. E’ interessante il susseguirsi delle storie dei vari fisici che se ne sono occupati e le applicazioni che le nuove conoscenze hanno reso possibili, applicazioni che ci riguardano molto da vicino perché hanno reso possibile la diffusione di oggetti tecnologici che ormai utilizziamo quotidianamente. L’autore è profondamente fiducioso nel fatto che il futuro sarà denso di nuove scoperte e nuove applicazioni.

Anna Allerhand

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Nonostante non sia il mio campo di studi, ho apprezzato moltissimo questo libro, perché mi ha dato la possibilità di approfondire un nuovo argomento senza scendere in pedanti tecnicismi.
Secondo me, lo scopo principale di un saggio deve essere quello di spiegare qualsiasi tema in modo comprensibile e questo libro svolge perfettamente la sua funzione. Assolutamente lettura apprezzatissima che ha soddisfatto appieno la mia curiosità.

Camilla Porcella