< Il leopardo dagli occhi di ghiaccio. Sulle tracce di grandi carnivori di  Sandro Lovari (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di IlLeopardoDagliOcchiDiGhiaccio raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il secondo saggio ha il pregio di avere una storia di base avvincente che lega l’interesse del lettore fin dalla prima pagina, alla ricerca di questo raro animale. La curiosità cresce pagina dopo pagina ed anche la conoscenza delle caratteristiche del leopardo delle nevi. Ci si affeziona all’autore e alla causa che persegue. Interessante anche il riferimento al mito.

Chiara Cavallaro

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È il diario di un viaggio che attraversa le montagne alla ricerca di un animale che a volte crediamo sia solo fantastico. Dalla scrittura traspare la passione di chi ne studia da anni caratteristiche e comportamento.
Ci fa vivere un viaggio bellissimo.

Debora Ravasio

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Un libro poco comprensibile nella.sua genesi e nel suo dispiegarsi per coloro che sono "rstranei" al tema trattato.

Giuseppe Ceglie

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Mi è piaciuto il libro di Sandro Lovari. Era tanto che non leggevo un libro sulla e nella natura (animale); ma questo è stato molto specifico ed ho scoperto un felide che non conoscevo. Ero stato, in alcuni luoghi narrati dall’autore (con la mia fantasia), quando ho letto "Jupiter di Ted Simon"e"One Man Caravan di Robert Fulton".

Giuseppe magaletti

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Questo libro è strutturato come una serie di ’note di viaggio’ dell’Autore sulle tracce dei grandi felini (ed altri animali) del Sud-Est asiatico. Il protagonista è il leopardo delle nevi, tanto bello quanto inafferrabile. Le pagine su questo splendido animale sono fra le più belle del libro.
Lo stile di scrittura è discorsivo, con qualche tratto autoironico che rende la lettura più leggera. Belle le fotografie, che non possono mancare in un saggio, come questo, di divulgazione scientifica.
Nel complesso, un libro interessante e piacevole, da consigliare perchè dimostra l’importanza di proteggere l’habitat di questi magnifici ’grandi gatti’.

Guido Finazzi

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Non conoscevo le opere di divulgazione del professor Lovati, né la storia della sua vita sempre in viaggio seguendo la sua passione.
Nel saggio/memoir "il leopardo dagli occhi di ghiaccio" ho scoperto animali a me sconosciuti, grazie ad una scrittura precisa e coinvolgente.
Una buona lettura che consiglierei anche a chi non sa nulla di Etologia ed Ecologia animale.

Sara Brambilla

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Il leopardo dagli occhi di ghiaccio é un racconto appassionato, una testimonianza di una importante impresa scientifica condotta dall’autore sulle montagne dell’Himalaya e dell’Altopiano Tibetano.Gli aspetti scientifici si intrecciano indissolubilmente con quelli culturali e religiosi, rendendo questa sorta di diario un racconto avvincente anche per chi non é aduso al linguaggio scientifico. Sandro Lovari ha studiato per un decennio l’ecologia e il comportamento di questo felino. Il leopardo dagli occhi di ghiaccio é un racconto appassionato, una testimonianza di una importante impresa scientifica condotta dall’autore sulle montagne dell’Himalaya e dell’Altopiano Tibetano. Sandro Lovari ha studiato per un decennio l’ecologia e il comportamento di questo felino, seguendone le tracce all’interno del parco. é un racconto appassionato, una testimonianza di una importante impresa scientifica condotta dall’autore sulle montagne dell’Himalaya e dell’Altopiano Tibetano.Lo studioso sa coinvolgere il lettore grazie alla cifra del suo racconto a volte ironico, talvolta umoristico. Anche io mi sono lasciata avvinghiare, nonostante gli argomenti scientifici mi interessino poco, ed é per questo che preferisco questo libro al secondo di Serena Grandi. L’Autore, con maestria e con uno stile asciutto, svela antefatti e retroscena inaspettati, avvicinandoci agli animali delle più remote regioni e rendendoci comprensibile il loro comportamento.

Gabriella Tiralongo, nata ad Avola, (Siracusa)

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Ho preferito questo libro perché l’autore narra con competenza, chiarezza e autoironia le proprie esperienze di biologo ed etologo. Sembrerebbe un trattato adatto agli addetti ai lavori, ma l’autore è un ottimo divulgatore e la sua scrittura fa appassionare il lettore. Dopo aver letto questo libro ho riconsiderato il mio atteggiamento verso coloro che si occupano a tempo pieno di conservazione degli ambienti e degli habitat selvatici. Meno male che ci sono ancora uomini che si spendono per questa causa.

Enrico Zanchetta

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"Con questo libro spero infatti di riuscire a trasmettere almeno in parte al lettore le forti emozioni e l’entusiasmo che mi hanno sempre accompagnato in questi anni di ricerche zoologiche in Asia": è proprio così! Questo saggio mi ha molto emozionato, coinvolgendomi nella passione, nell’amore e nel rispetto dell’autore per il mondo animale e vegetale.
Sembra di essere con lui nella ricerca del leopardo, i suoi occhi sono i nostri occhi.
L’attesa, il silenzio, le lunghe e spesso faticose camminate per poterlo incontrare. Il suo respiro lungo i sentieri è il nostro respiro.
Sicuramente è un saggio con interessanti richiami e riferimenti rigorosamente scientifici e si impara moltissimo leggendolo.
Ho assaporato pagina dopo pagina il gusto dell’attesa, l’aver pazienza, la voglia di immergersi totalmente nella natura, nel pieno, totale e umile rispetto di essa. Per chi, come me, vive in città, leggere questo libro significa immergersi nei colori, nei suoni, nei silenzi, nei profumi della natura di un mondo che uno sguardo superficiale vede solamente
bianco e freddo.

Antonella Pagnoncelli

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Argomento interessante, ma non in linea con i miei interessi

Lucia P.

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Un saggio che é quasi un romanzo. Un animale sfuggente e mitico . Una ricerca che sembra la messa in pratica di un sogno di bambino. Cime Himalayane ai confini del cielo e foreste del subcontinente indiano.
Non ho competenza per valutare il lavoro dello zoologo, però il fascino del racconto è notevole. E poi sembra dare forma a tutto l’idea di un nuovo e diverso rapporto con i nostri compagni di viaggio ( gli animali) e la nostra casa ( il pianeta).

Carlo ricci garotti