< Il libro delle emozioni di  Umberto Galimberti (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di IlLibroDelleEmozioni raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La dimensione della nostra umanità è data dalle nostre emozioni. Bisognerebbe che ci ascoltassimo non “di più” come spesso si sente dire ma che ci ascoltassimo, innanzitutto. Molto spesso ciò che accade è che reprimiamo le nostre emozioni ma queste non finiscono nel nulla bensì si manifestano in tutta la loro forza e a volte anche distruttività sotto forma somatica. Nasciamo e viviamo spesso senza ascoltarci veramente e questo purtroppo prima o dopo in qualche modo lo paghiamo. Le nostre emozioni un bel momento ci obbligano a fermarci. A viverle. A sentirle. A capirle. Ad attraversarle.

Helga Militello

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Pur esulando dai miei abitudinari campi di competenza, l’argomento trattato è molto interessante. Lo stile è molto "accademico" con una rilevante quantità di informazioni, che però a volte rendono pesante e poco scorrevole la lettura. È tuttavia colmo di informazioni, che vengono trattate in modo esaustivo.

Marco Moretti

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Il libro di Morelli è scritto in maniera semplice ed immediata per un lettore che desidera trovare degli strumenti utili da usare quotidianamente.
Il libro scorre nonostante alcune digrezioni, evitabili, a mio parere. Per chi desidera delle pillole di vita quotidiana.

Elizabeth Aldas

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L’argomento è di particolare interesse ed è esposto in modo molto comprensibile, nonostante l’accuratezza del lessico. Ogni termine specifico viene spiegato e contestualizzato. Ho apprezzato anche la rassegna storica delle varie teorie: un capitolo che a prima vista può apparire ostico si rivela invece indispensabile per la comprensione di ogni fenomeno emotivo nell’ottica moderna.
Testo che fa riflettere: riesce a dare una voce alle emozioni (per loro natura sfuggevoli e incomprensibili a noi stessi); ne svela i processi biologici, motivazionali e psicologici che sono alla base; le relativizza mostrando come la loro percezione dipenda moltissimo dalla cultura, dal momento storico, dal proprio vissuto.

Anita Fiorin

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L’INATTESA Angela Merkel – una biografia politica Tonia Mastrobuoni
La Mastrobuoni fa un gran bel lavoro di cucitura minuziosa e paziente di mille frammenti della vita della Merkel, li mette in ordine e li contestualizza, legandoli agli eventi e inquadrandoli nella costruzione del personaggio Merkel. Ci restituisce, così, una figura che partendo dalle caratteristiche tipiche di una scienziata in fisica teorica (pragmatismo, razionalità, realismo, cinismo, lucidità, freddezza) applica i suoi modi di ragionare, i suoi modelli mentali, alla politica, con esiti incredibili. La Merkel non è stata Mandela o Allende o Kennedy per la passione civile e umana che questi hanno espresso , e nemmeno Adenauer, Mitterand o Churchill, ma è stata un modello di leader moderno, postideologico, pragmatico, lungimirante programmatore, rigoroso fino alla paranoia, totalmente dedito al bene della propria nazione, mai incline al “potere per il potere”, ma anche capace di ribattere colpo su colpo agli attacchi, di prevenire e di proporre, di mediare ma anche di attaccare duramente, quando necessario, una leader…. inattesa, appunto!. Molto belle le pagine della quarta parte “la conquista del cancellierato”, della quinta “l’Europa nella bufera”, e della sesta “la crisi dei profughi e la pandemia”, che brillano per lucidità, chiarezza descrittiva, minuziosa ricostruzione cronologica degli eventi, e che restituiscono la cifra potente e forte di quanto Angela Merkel abbia inciso, nel bene (la crisi dell’euro e rafforzamento dell’eurozona, l’anno dei salvataggi dei profughi, la crisi del COVID e il Fondo NGEU) e nel male (lo strangolamento della Grecia) su questi ultimi decenni di storia

leonardo pinzi

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Alla scarna descrizione di alcune emozioni, segue nella parte centrale del saggio, una più originale analisi del rapporto fra progresso tecnico, società digitale e manifestazione delle emozioni.

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Le emozioni fanno parte del nostro quotidiano e suscitano un interesse sempre maggiore soprattutto se messe in relazione con il mondo nel quale viviamo fatto di internet, web e apparenza. Che cos’è l’emozione? Quali sono le sue componenti e le sue funzioni ? Il Prof. Galimberti ha diviso questo saggio in cinque parti: le prime due tracciano una breve storia sulle diverse teorie elaborate sull’argomento spiegandoci non solo il senso ma la funzione delle emozioni; prosegue con una spiegazione del concetto di empatia e risonanza emotiva. La terza parte, intitolata “La vita emotiva oggi” ci offre un’analisi del rapporto tra l’uomo moderno e le proprie emozioni. Il saggio si conclude, nelle ultime due parti, con degli spunti di riflessione e delle indicazioni per salvaguardare soprattuto la salute emotiva dei nativi digitali che hanno bisogno di veri "educatori" e non di "istruttori". Il libro delle emozioni non è una lettura semplice, non è un manuale che ti promette facili spiegazioni e soluzioni miracolose al problema. E’ un saggio che io consiglio soprattutto a chi ha già qualche base in psicologia e in filosofia.

Donatella Marrara

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Un libro sulle emozioni è sempre gradito, fosse anche se a rischio di cadere facile preda dell’ irritazione che mi procura il parlare tecnico di Galimberti, in relazione ai sentimenti e alle emozioni. Errore mio che non ho mai considerato la cosa su un piano fisico e tangibile. Ma in fondo è a questo che servono i libri: a dare e a togliere corpo alle cose quando meno ce ne accorgiamo.

Francesca Podda

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Siamo nell’era della digitalizzazione: che sia un dato di fatto è innegabile; che ciò sia anche un bene, soprattutto per i ragazzi, un po’ meno.
L’autore - dopo una lunga e a tratti complessa digressione filosofica sulla natura delle emozioni umane che parte da Platone e arriva sino ai giorni nostri - giunge a dare una risposta molto negativa in merito all’eccessivo utilizzo dei dispositivi elettronici nelle nostre scuole. La scuola ha il compito non solo (e non soltanto) di istruire le nuove generazioni ma anche di educarle alle emozioni, vivendole, riconoscendole e imparando a gestirle. Le relazioni sempre più virtuali, tuttavia, rischiano di produrre l’effetto esattamente contrario: i ragazzi di oggi e gli adulti di domani sembrano sempre più incapaci di provare e gestire queste emozioni, con tutti i risvolti sociali che questa incapacità può provocare. Un libro che dovrebbe far riflettere tutti noi e soprattutto scuotere il mondo della scuola.

Laura Quadri

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Galimberti affronta un tema a me molto caro in questo momento in modo chiaro anche per i non addetti ai lavori.

Lucia P.

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Da non esperto ho molto apprezzato l’approccio al tema delle emozioni tema a volte abusato e spesso trattato con colpevole superficialità. Galimberti non banalizza, non ammicca, tratta l’oggetto da studioso, dandoci conto di quanto è grande la mole del lavoro di filosofi e psicologi sulle emozioni. E aggiunge un quid molto interessante: l’analisi dell’impatto delle tecnologie sulle emozioni, che genera grande spaesamento e inquietudine. Insomma un testo da rileggere e studiare

Carlo ricci garotti