< Il Pci e l’eredità di Turati di  Paolo Franchi (LaNaveDiTeseo)

Qui di seguito le recensioni di IlPCIELEreditadiTurati raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

PAOLO FRANCHI - IL PCI E L’EREDITA’ DI TURATI
Didascalico più del necessario. Un testo dal sapore accademico che ha molti richiami, incisi e citazioni che aiutano senz’altro a rendere esaustivo il contenuto ma hanno più il sapore del “devo per forza fare 300 pagine”. Non si discute la qualità della ricerca, ma ammetto di aver fatto fatica ad arrivare fino alla fine. Detto questo, centra bene il ruolo da riformista autentico di Filippo Turati, testimone della “scissione delle scissioni”. Una larga fetta di intellettuale intransigenza non lo capisce e viene abiurato dalla Internazionale Comunista additando la sua azione non come riformismo ma come “trasformismo”. Un’impronta che dal ’21 marcherà l’azione politica dei socialisti, funzionali al fascismo, prima, avveduti opportunisti dopo. Per questo, come scrive Franchi in chiusura, un vero partito socialdemocratico in Italia non c’è mai stato.

Frankie Burrini

* * *

 

Il libro ha un grande pregio essere leggibilissimo
Dalla profezia alla "Barbanera" di Filippo Turati su l’evoluzione dei comunisti al congresso del 1921,
fa una storia d’Italia politica e no,con contributo anche del cinema di Pasolini.Mi piace segnalare
fra i tanti politici Riccardo Lombardi:"fare la rivoluzione attraverso le riforme".
Veramente notevole

Fabio Fusi

* * *

 

L’argomento è molto selettivo e quindi può risultare poco interessante e anche noioso
In realtà ho avuto qualche spunto di curiosità

Sonia rivolta

* * *

 

C’è un momento nella vita di ogni lettore che si rispetti in cui, malgrado la definizione di "onnivoro" che quest’ultimo si attribuisce, il suddetto lettore riconosce di avere dei limiti e che onnivoro, alla fine, non lo è poi così tanto.
Bene: questo è esattamente quel caso.
Nonostante l’argomento estremamente interessante, lo stile coinvolgente e accattivante di un Paolo Franchi che sa esattamente come giocare con l’attenzione del lettore e tenerla in pugno, " Il PCI e l’eredità di Turati" rientra perfettamente nella sfera di libri che non riesco a leggere. I saggi politi sono il mio tallone d’Achille, il mio limite, il mio fallimento di lettore, ma l’essere umano è per sua natura fallace, chi sono io dunque per discostarmi da questa caratteristica tipica della specie?

Nadia Caruso