< Il poeta che non sa parlare di  Nino D’Angelo (BaldiniCastoldi)

Qui di seguito le recensioni di IlPoetaCheNonSaParlare raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La sua è una storia unica ed esemplare. Nato nella periferia napoletana, Gaetano d’Angelo, è disposto a seguire i sogni all’apparenza irrealizzabili, dentro i quali però lui prova a scrutare il futuro.
È riuscito a passare dal “caschetto biondo” del genere neomelodico prima ancora che esistesse, all’artista che evolve e produce poesia, rivoluzionando la sua musica.
Questo volume, non segue un andamento cronologico ben preciso ma accarezza e accelera su aneddoti e ricordi del passato come il moto ondulatorio del mare a cui Nino è strettamente legato. infatti tramite le pagine scritte con ironia e leggerezza si percepisce la drammaticità di alcune situazioni estremamente fondamentali per la sua crescita, tanto da scavare in profondità e arrivare quasi a conoscere quel piccolo uomo che ormai è diventato simbolo della canzone napoletana.
Si passa da Forcella, ai suoi primi successi, da un mondo fatto di povertà, di piccole cose, di famiglie numerose, di scherzi, a un mondo in cui si può ridere di tutto anche della miseria.

Rossella Aresta

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Amando i romanzi il mio giudizio è stato indirizzato su
questa autobiografia di Nino d ’Angela. Leggere la sua storia mi ha fatto conoscere un artista ma soprattuto una vita, quindi la lettura è stata più interessante e come mio solito (sono alla seconda chiamata al Torneo) scelgo il testo che regalerei con più facilità a un’amica, fan o no del cantante.

Irene Magnani

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Lettura molto piacevole per la scrittura e per lo spirito positivo e leggero, che armonizza anche il dolore e le avversità, senza sfondo moralista ma con ironia benevola.

Maria Cristina D’Angeli

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Il libro non ha incontrato il mio gradimento. Nonostante ciò ritengo abbia alcuni pregi: la sincerità dell’autore, che ovviamente è il protagonista assoluto trattandosi di un’autobiografia, e la sua capacità di tratteggiare con vivacità e precisione i vari personaggi "di contorno" che sono entrati a far parte della sua vita in modo positivo o negativo.
Un aspetto che non mi è piaciuto è l’accostamento spesso privo di coesione degli eventi all’interno di uno stesso capitolo, anche se indubbiamente intenzionale per creare un libero flusso narrativo.

Silvia Buson

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Di slancio si può dire che si tratta solo di una bella storia di vita. A scavare più a fondo si possono trovare molti temi più sensibili e umani. Il riscatto sociale, la solidarietà, l’amore, il dolore. La poesia e la musica fanno da sfondo a questa storia. E questo basta per farne un bello strumento da leggere.

Giancarlo Iseppi