< Il segreto. La complessità nascosta nel sistema familiare di  Camilla Loriedo, Chiara Angiolari (RaffaelloCortina)

Qui di seguito le recensioni di IlSegreto raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un libro destinato più agli addetti ai lavori ma utile anche a chi decide di approfondire l’argomento. Sicuramente un bel libro ma destinato ad un pubblico meno vasto.

Mary Sgandu

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i am large, i contain multitudes scriveva nell’altro millennio WW. La mente umana non è di facile dipanazione; ne Il segreto; la complessità nascosta nel sistema familiare la si esamina partendo dal nucleo umano fondamentale: la famiglia. Si circumnavigano le pluralità dell’animo umano, lasciando emergere la complessità propria dei rapporti sociali, la molteplicità di percezioni, tutte meritevoli di interesse. Innumerevoli sfaccettature che già emergono dall’analisi del termine segreto, prodigio della polisemia. Sicuramente valido per una lettura tecnica, è certamente apprezzabile anche da chi non investiga l’animo umano per mestiere.

Lina Iannitti

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"Il ruolo del segreto all’interno dei rapporti umani, familiari e in psicoterapia costituisce l’interesse primario di questo lavoro" cosi affermano gli autori Camillo Loriedo e Chiara Angiolari. Per cercare di comprendere il segreto e le sue funzioni sia di difesa e protezione sia l’aspetto lesivo è necessario integrare i diversi sistemi individuale, interpersonale, sociale e le diverse dimensioni interattiva, strutturale, simbolica. Per gli autori la rilevanza affettiva del segreto è la chiave di accesso per il terapeuta che lavora sui segreti e sulle relazioni disfunzionali che ne derivano. Il segreto infatti dipende dalla relazione ed è in grado di influenzarla. Occultare o svelare un segreto è materia incandescente da adoperare con molta prudenza per molteplici ragioni. La rivelazione del segreto provoca frequentemente un profondo cambiamento nella relazione e un’improvvisa ridefinizione del rapporto (per es. la rivelazione fa perdere potere al detentore del segreto in maniera irreversibile). L’occultamento del segreto è un evento abbastanza comune nel rapporto psicoterapeutico e spesso il segreto nei sistemi familiari psicotici produce comunicazioni contraddittorie nel senso che tendono a svelare e a occultare contemporaneamente. Infine interessante è la distinzione fra segreto e riserbo: nel segreto si occulta una conoscenza, nel riserbo si conserva una conoscenza che riguarda se stessi. Per Hilman l’assenza di segreto inteso come riserbo impedisce lo sviluppo dell’individualità. Gli autori esaminano anche l’aspetto lesivo di un segreto, rilevando che esso è proporzionale alla rilevanza del segreto medesimo. Per quanto riguarda il rapporto sintomi/segreto, si può affermare che i sintomi possano essere il contenuto del segreto, il suo aspetto metaforico, un mezzo per distogliere l’attenzione dal segreto stesso oppure la conseguenza del mantenimento di un segreto.

Rosalba Scavia

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Ho iniziato a leggere questo saggio ammetto con un certo scetticismo, pensando (erroneamente) che trattasse argomenti/problematiche di natura psicologica con un taglio troppo "accademico".
Devo ricredermi. Ho trovato l’elaborato davvero molto interessante e, soprattutto, accessibile sia in termini di linguaggio utilizzato che di modalità di esposizione.
Apprezzati i riferimenti ai casi pratici, che attribuiscono concretezza ai concetti e vicinanza rispetto alla vita di tutti i giorni.

Alessia Mariotti

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In questo saggio gli autori analizzano la struttura complessa del segreto e la sua funzione all’interno delle dinamiche familiari e non solo. Molto interessanti l’approccio volto alla gestione più che non alla rivelazione del segreto e le indicazioni per sciogliere i nodi creati dalla segretezza. L’alternanza di esposizione tecnica e di casi rende il saggio fruibile anche dai non addetti ai lavori e molto coinvolgente.

Elisabetta Sobrito

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Libro specialistico, molto utile a livello universitario, “Il segreto” è uno studio indirizzato a esperti del settore ma apprezzabile anche da chi si interessa di psicologia ed è affascinato dal funzionamento della mente, grazie al suo taglio letterario (e ai suoi spunti cinematografici).
Come intuibile dal titolo, la cura dei disagi individuali e interpersonali passa attraverso l’indagine del segreto: questo ha un duplice ruolo, negativo e protettivo, e entrambi si devono tenere sempre bene a mente.
Il segreto non è solo qualcosa da svelare, come di solito viene approcciato, ma piuttosto qualcosa da comprendere per poter aiutare davvero il paziente e la sua famiglia. Svelarlo, non è sempre la risposta corretta.
È il segreto a mostrare una diversa sfaccettatura delle varie relazioni, delle situazioni familiari e dei legami che intrecciamo con gli altri individui. Si tratta di un rapporto biunivoco tra relazione e segreto. Talvolta, all’interno della famiglia - il luogo in cui i segreti trovano terreno più fertile - ci si ritrova davanti a situazioni opposte: chi vuole proteggere i propri segreti, tenendo i famigliari all’oscuro di tutto, e chi vuole esporre i propri segreti ma si ritrova a non essere ascoltato da chi lo circonda, generando un paradosso.
La soluzione definitiva non esiste, o meglio, ne esistono diverse tutte applicabili a seconda della volontà della famiglia e di chi è seguito dallo psicoterapeuta. L’importante è ricordare che “a dispetto delle tante possibili modalità di occultamento, la presenza di un segreto, il modo di costruirlo, nasconderlo e mantenerlo all’interno di una relazione si dimostrano uno straordinario mezzo con cui gli individui manifestano e rivelano se stessi e il loro bisogno di condivisione.“

Federica Depetro

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Nonostante mi è sembrato dalle prime pagine di dovere leggere una tesi di Laurea o un testo specialistico sull’attività di Terapeuta, ho tratto parecchie conoscenze sull’atteggiamento che molte persone, sia di famiglia sia amici, conoscenti, ecc., mantengono in relazione ad un "Segreto", che, oltre ad essere specifico di un particolare motivo, può essere correlato ad un comportamento generale dell’individuo. Tanto che, quando scopri questo modus operandi, rimani profondamente sorpreso, malgrado hai visto, conosciuto e partecipato a diverse vicissitudini della vita. Leggere questo libro è stata anche un’immersione dentro la psiche di una persona, molto utile a rilevare parole, fatti che poi si rilevano esattamente all’opposto di come si presentano.

MARIO CENTINEO

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libro molto tecnico ma dal linguaggio accessibile. Adatto alla lettura anche per chi non si occupa di psicologia ma ha il desiderio di approfondire le tematiche relative alle interrelazioni familiari.

Federica

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ho ceduto: di una pesantezza esagerata; mi chiedo a quale campo d ’interesse possa appartenere se non come testo di una tesi specifica

Cristina Borin

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Saggio molto complesso nella costruzione e nello sviluppo. Molto interessante. Certi capitoli o paragrafi li ho dovuti leggere due volte per comprendere appieno tutte le sfaccettature. Alla fine però riesce a raggiungere l’obiettivo di disegnare il quadro psicologico del segreto

Mario D’Amico