< L’America di Margherita Sarfatti di  Gianni Scipione Rossi (Rubbettino)

Qui di seguito le recensioni di LAmericaDiMargheritaSarfatti raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

* * *

 

Un’intellettuale ebrea convertita al cattolicesimo e amante di Mussolini, posizione che le garantì visibilità e possibilità di carriera finchè rimase in auge. Il saggio si basa sul libro che la Sarfatti scrisse a seguito di un viaggio in America, libro che secondo lo stesso autore "sfiora la mera propaganda, un testo disorganico, scritto principalmente in funzione di un recupero del rapporto ormai esausto con Mussolini". Molta insistenza sulla "civiltà bianca", svarioni come la sentenza sui grattacieli. "questi giganti hanno vita breve". Più che la scrittura in sè ho trovato sgradevole l’oggetto del saggio, la protagonista e i contenuti. Letto per puro dovere di partecipante al Torneo.

Mariacristina Ragazzoni

* * *

 

Il libro "L’America di Margherita Sarfatti" è molto interessante, di piacevole lettura e può essere apprezzato anche da chi normalmente non è abituato a leggere saggi.
Scorre veloce raccontando un aspetto e un personaggio del periodo fascista di solito poco trattato e descritto sotto una luce ancor più nuova, quella dei rapporti dell’Italia fascista con l’America. Corredato da una minuziosa ricerca storiografica, fa comprendere bene i rapporti tra Mussolini, i gerarchi fascisti e le figure di spicco dell’America, Roosvelt in primis. Ci descrive un momento storico cruciale in cui Mussolini scelse di volgere il suo sguardo a Hitler piuttosto che a possibili proposte americane e illustra con delicatezza le probabili delusioni vissute dalla Sarfatti nel passare da figura di riferimento sentimentale e intellettuale del Duce, a scomodo personaggio di secondo piano. Ci fa comprendere sia la donna che il personaggio storico e politico, il suo punto di vista e come era guardata e giudicata dal suo contesto di appartenenza, i delicati equilibri in cui si muoveva.
L’autore riesce inoltre a sottolineare con competenza quei passaggi del libro della Sarfatti che descrivono come la donna si sia trovata in contrasto tra il suo mondo di riferimento e quello americano, in cui tentava, per non cadere probabilmente in un conflitto ideologico ed emotivo dilaniante, di trovare sinergie e congruenze. Commenta anche bene la forma letteraria del libro, i vari snodi del testo, e ci guida in una comprensione approfondita sia storica che letteraria.






Antonella d’Apruzzo

* * *

 

Pur trattandosi di un saggio, le ripetute citazioni virgolettate ne rendono la lettura poco scorrevole e poco coinvolgente. Non sono riuscita ad entrare nel personaggio di Margherita Scarfatti, nonostante la curiosità di conoscere una figura a me poco nota.

Cristina Ferrero

* * *

 

Mi è apparso secco più che asciutto, rapido più che agile. Mi hanno colpito più le citazioni del testo della Sarfatti che le riflessioni dell’autore.

Maria Bruna Scarano