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Mi ha incuriosito fin dalle prime pagina e riesce a trasmettere la verità del mondo attuale e a come ormai siamo asssotipi dalla tecnologia
Letizia perini
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Non si discute qui la qualità dell’autore e della scrittura. Altro conto è la facilità di lettura. E qui entriamo nel campo dei tecnicismi e di un libro che si fa fatica a leggere sul tram mentre si va a lavoro.
Mirko Nuzzolo
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Interessante ed istruttivo con molteplici spunti di riflessione Un analisi che dovrebbe essere commentata nelle scuole italiane
Enzo Melegari Sala Baganza (Parma)
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L’illusione di un mondo interconnesso è un libro dotto, ispirato dall’enciclica Fratelli tutti i cui il Papa invita non solo all’uso corretto delle nuove tecnologie, ma anche a sorvegliare l’influenza che esse hanno sulle relazioni sociali di cui modificano comportamenti, scelte, prospettive.
L’argomento è attuale, l’analisi è profonda e obiettiva, il tema è di interesse generale, ma la sua declinazione nell’ambito della cultura e del magistero cattolici è un’impostazione di nicchia che può interessare solo pochi specialisti. Un libro ben scritto e di palese spessore intellettuale, ma riservato a pochi lettori.
Angela Mazzotti
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Il tema delle tecnologie digitali e della loro influenza nel nostro contesto sociale viene analizzato dal punto di vista delle strutture ecclesiastiche attraverso le riflessioni di vari studiosi e di Papa Francesco . L’argomento è sicuramente attuale, il saggio non offre spunti particolarmente interessanti ma è breve e si legge senza difficoltà
V. S.
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"L’illusione di un mondo interconnesso" è un saggio religiosamente orientato: rilegge e ripensa gli studi sui media con l’occhio delle encicliche e dei documenti elaborati da vari tipi di commissioni pastorali cattoliche. Se questo risulta essere interessante per un fedele, immagino possa annoiare gli altri. Il linguaggio non è semplice, sembra indirizzato ad un pubblico specializzato. L’impaginazione non aiuta la ricerca di senso: se ci fosse stato più spazio pagina, i concetti avrebbero potuto rimanere in una sola pagina e consentire una più facile individuazione e compattezza di pensiero, così come sono, invece, risultano dispersi e bisogna a volte tornare indietro o precipitarsi in avanti per non perdere il filo del discorso.
Emanuela Anna Schiavon
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Premesso che comprendendo l’interesse di scrivere del rapporto e degli effetti dei media con la società, trovo il tema eccessivamente affrontato. In ogni caso, l’introduzione del libro non mi convince, in quanto non spiega in maniera chiara nè il messaggio, nè l’urgenza, nè il collegamento diretto con la realtà del tema.
Davide Quarona
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Ottimo saggio che affronta, alla luce della dottrina cattolica, la comunicazione del XXI secolo. Leggendolo ti viene da pensare se veramente queste nuove tecnologie aumentano la comunicazione oppure favoriscono la solitudine e la dipendenza. Il cellulare dimenticato come causa d’ansia e di sofferenza come se mancasse una nostra appendice; l’annullamento dei momenti per se, di distacco completo dal mondo come attimo di arricchimento del nostro IO. La riflessione che mi e’ scaturita con più forza rimane sula fatto che le migliorie tecnologiche devono farci stare e sentire meglio; non devono rinchiuderci con i nostri mostri, da qui la nostra capacità di trarne i benefici deve diventare lo scopo dell’utilizzo
Mario D’Amico
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Viganò, “L’illusione di un mondo interconnesso. Relazioni sociali e nuove tecnologie”, EDB.
Il titolo, e ancor più il sottotitolo, sono fuorvianti: il libro non tratta del rapporto tra le “relazioni sociali” e le “nuove tecnologie”, ma esamina l’argomento quasi esclusivamente attraverso una rassegna dei “documenti papali del Novecento”.
Eccessivo in generale il ricorso a citazioni, tra le quali la stragrande maggioranza è attinta dalle encicliche papali, in particolare dalla “Fratelli tutti” di papa Francesco.
Armando Maglione