< L’occasione mancata. Mani pulite trent’anni dopo di  Piercamillo Davigo (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di LOccasioneMancata raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il saggio è particolarmente interessante ed è come avere una visione privilegiata della storia di Mani Pulite attraverso gli occhi di chi ha vissuto intensamente e in prima persona quella stagione nel nostro paese. La trattazione ha un’impronta molto decisa e a tratti tecnica, con una ricchezza di informazioni e dati che in alcuni punti richiede molta attenzione durante la lettura. Mi è piaciuto ma credo presupponga una certa dose di conoscenze pregresse sulla vicenda di Mani Pulite, oltre che una propensione ad alcuni aspetti tecnici processuali.

Marianna Cruoglio

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In occasione del trentennale dell’inizio di Mani pulite l’editore Laterza ha chiesto un contributo a Piercamillo Davigo, uno dei componenti del pool di magistrati che a Milano gestirono l’operazione. Il libro nella prima parte ripercorre velocemente l’intera vicenda di Mani Pulite, approfondendo alcuni episodi significativi nel quale l’autore è stato direttamente coinvolto, passando poi nella seconda parte a valutare le reazioni alle inchieste. Davigo prova a far sintesi e vi sono all’interno delle interessanti ricostruzioni di alcuni momenti delle inchieste ormai famose, con squarci illuminanti sul rapporto tra magistrati inquirenti e indagati e sulle ispezioni ministeriali avviate su mandato politico per valutare la correttezza dell’azione del pool di Milano, così come sulle azioni messe in campo dai politici per provare a bloccare le inchieste che stavano allargandosi sempre di più. Naturalmente Davigo, forse il più “militante” dei magistrati del pool e il più attento a salvaguardare la dignità del ruolo, difende a spada tratta la correttezza dell’operato suo e dei suoi colleghi. In questo senso e anche perché i magistrati erano sottoposti a continui attacchi anche personali, non c’è spazio per eventuali autocritiche. Risulta evidente comunque che Davigo non ha digerito le dimissioni di Di Pietro, tanto che le considera un grave errore.
Nelle conclusioni, già preannunciate dal titolo, Davigo riconosce che nel paese non c’è consapevolezza della necessità di rispettare regole e leggi e manca un’etica condivisa, senza le quali non è possibile riformare il sistema.
Il libro in alcuni punti dove si dibatte di codice e procedura penali non sempre è facile da leggere, a volte l’autore appare fin troppo puntiglioso e finanche un po’ pedante, la qualità letteraria non è elevata, la revisione delle bozze ha lasciato alcuni errori e frasi incomplete.
Con questi limiti comunque il libro contribuisce a ricostruire in modo sintetico ma autorevole l’esperienza di Mani Pulite, mettendo in luce le condizioni difficili in cui lavorano i magistrati quando devono perseguire i crimini dei cosiddetti colletti bianchi e soprattutto quando le indagini vanno a coinvolgere il mondo politico.
Alla fine quindi, dopo una scelta non facile, ho deciso di promuovere questo libro, pur con alcuni difetti evidenziati, che invece non ho riscontrato nel libro di Buccini.

Pierguido Fiorina

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Premessa doverosa. Mi sono piaciuti molto entrambi i libri. Diciamo che preferisco il primo (L’occasione mancata di Piercamillo Davigo) per l’imponente e meticolosa ricostruzione oltre alle considerazioni di varia natura espresse in un quadro che intende illustrare le tante sfaccettature e intrecci di quella stagione così memorabile e sconvolgente per l’Italia. Amare le riflessioni sul fatto che purtroppo fu un’occasione mancata per il nostro Paese di eliminare certe piaghe ormai endemiche.

Mauro Nogarè

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Non è semplice recensire questo saggio. Gli eventi raccontati e le conseguenze che ancora oggi minano l’economia italiana e la neutralità della politica all’interesse personale, mi porterebbero a divagare su quanto sia disarmante leggere questo libro come racconto di fatti realmente accaduti. Ma non sono chiamata a ciò... L’occasione mancata è il racconto di un’ Italia corrotta e delle indagini che hanno portato alla luce il sistema fraudolento messo in atto dall’imprenditoria e dalla politica negli anni novanta. Gli eventi vengono scritti dal punto di vista giudiziario grazie alle parole dell’ ex magistrato Davigo. Ci si incaglia in alcuni punti nei meandri della legge, non mia materia, ma in generale lo scrittore è stato bravo a rendere scorrevole un argomento intricato.

Elisa

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E’ stata un’impresa difficile leggere i due libri in meno di quindici giorni, date le quasi mille pagine del secondo, ed elaborarne un giudizio molto approfondito.
L’occasione Mancata è un libro interessante, lo stile è quello di un uomo con molti interessi, come già conosciuto nelle sue varie partecipazioni ai talk show, che sa alleggerire il testo con piccole perle di cultura. Ma la mia percezione è stata quella di leggere, più che un saggio, un autobiografia con tutti i limiti
dell’ottica personale dalla quale vengono descritti i fatti.

Francesca Maria Messina

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Un’opera meticolosa di giornalismo d’inchiesta, affascinante e completa.

Marta Tiffany Lombardo