< L’ultima stanza di Napoleone di  Luigi Mascilli Migliorini (Salerno)

Qui di seguito le recensioni di LUltimaStanzaDiNapoleone raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Solido testo storico, ampio ed esaustivo, impegnativo per chi non fosse fortemente motivato ad uno studio storico e non avesse già buone basi. La lettura richiede infatti una forte motivazione alla conoscenza puntuale e dettagliata delle vicende personali, familiari e storiche della vita di Napoleone. Impegnativo lo stile narrativo e per certi aspetti anche il lessico

Germana Grazioli

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L’ultimo Bonaparte. Ecco cosa ci racconta “L’ultima stanza di Napoleone, Memorie di Sant’Elena” di Luigi Mascilli Migliorini. Le azioni, le volontà e i pensieri del grande Napoleone, ridotto in esilio, allontanato dalla realtà, costretto a vivere in una quotidianità sopita, lontano da gloria e fasti passati. Eppure Bonaparte, seppur vinto e isolato, resiste. A Sant’Elena trascorre il tempo specchiandosi nella sua anima, ripercorrendo le azioni, riflettendo sul suo essere. Mostrandosi anche vulnerabile, terreno, quasi infantile. Non è più l’imperatore galvanizzato dalle conquiste, dalle riuscite imprese militari, ma è semplicemente un uomo. Sarà infine la stanza da letto, dove esalerà il suo ultimo respiro, a raccogliere i suoi ultimi pensieri, su di sé e sul mondo che sta lasciando. Fino all’ultimo, finché gli sarà possibile infatti, Napoleone detterà le sue volontà: non sarà perciò soltanto la storia a raccontarlo, ma esso stesso a tracciare una guida. Seppur senza divisa, senza esercito e senza armi, con indosso soltanto un cappello di paglia e una camicia leggera, saprà proteggersi non solo dal caldo, ma anche dall’immagine di uomo finito. L’ultimo capitolo della sua vita sarà segnato da una parola in particolare: dignità. Il saggio di Mascilli Migliorini possiede la scorrevolezza di un romanzo, il cui protagonista non si mostra né sconfitto né arreso, ma porta con sé il vessillo della gloria eterna.

Laura Alteri

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Una prosa scorrevole capace di coinvolgere anche quel lettore che poco sa di Napoleone.

Lavinia Anzalone

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Un’approfondimento assai raro su ciò che furono i rimasugli di una grande vita di un gargantuesco personaggio. Vedere le piccolezze che siamo soliti estirpare quando pensiamo a determinati soggetti, come se fossero fatti di alluminio e privi di umanità.

Albano Leba

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Con scrittura raffinata e padronanza del mezzo comunicativo, l’autore ci regala il ritratto intimo e inaspettato di uno dei potenti della storia.

Mario Carante

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"L’ultima stanza di Napoleone" di Luigi Mascilli Migliorini è un bel libro, per gli amanti della storia e soprattutto di quella storia che affronta il periodo della "decadenza", del "dopo", della riflessione a dispetto dell’azione.

Giuseppe Parisotto

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Scritto In occasione del bicentenario della morte di Napoleone, racconta la vita del condottiero francese durante il viaggio che lo porterà all’isola di Sant’Elena verso un esilio che inizialmente si spera temporaneo, ma che si protrarrà fino alla morte. Si narra quindi la vita degli ultimi anni del francese, prima ospite, poi praticamente prigioniero in quest’isola sperduta. I giorni scorrono tutti uguali scanditi da una rigida routine che occupa Napoleone tra la dettatura delle sue memorie, le visite di pochi fedeli amici o di qualche ospite di passaggio, le passeggiate a piedi o a cavallo, che però si riducono nel tempo, a causa della limitata libertà concessagli dal governatore inglese, Lowe, che diventa il suo rigido carceriere ed infine l’hobby del giardinaggio. L’equilibrio trovato inizialmente viene compromesso dal comportamento di Lowe, che ingaggia con lui un’ultima, inutile battaglia, che porterà Napoleone ad abbandonarsi, ormai stanco e malato, all sua ‘Ultima stanza’. Interessante racconto che ci presenta l’uomo, ormai sconfitto e solo, non più l’eroe osannato da tutti ed invincibile.

Debora D’Ercole

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Una bella ricostruzione storica, sostenuta da una felice narrazione. Asciutto il testo, molto articolato il momento in cui l’imperatore capisce che lo scrivere le sue memorie l’effetto dell’esilio nel posto più lontano del mondo durerà solo un tempo minimo rispetto al racconto della storia.

Simona Cigliano

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Interessante.conosco l’autore siamo stati colleghi nei beni culturali lui architetto e io bibliotecario.mi ha colpito il racconto anche perché non ero al corrente di questa sua passione

Oreste gabbanelli

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Interessante e ben scritto, tuttavia fotografa un momento ben preciso della vita di un personaggio fondamentale dell’’800, per cui dà per scontato che si conosca bene quanto fatto prima da Napoleone. Per appassionati del personaggio.

angela sirago

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Gli ultimi anni di Napoleone Bonaparte raccontati in maniera dettagliata, i vizi e le virtù dell’uomo esiliato che cambiò l’Europa di inizio Ottocento. La costruzione del testo si basa non soltanto sul celeberrimo "Memoriale" che lo stesso Bonaparte dettò in quegli anni, ma soprattutto sugli scritti e le testimonianze di chi visse al suo fianco fino alla fine, su quel piccolo isolotto roccioso sperduto nel nulla. Una ricostruzione meticolosa e attenta che ci consegna la storia dietro la leggenda, e viceversa.

Domenico Geria

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Esiliato su un’isola dopo una vita di imprese, come visse Sant’Elena il generale francese Napoleone Bonaparte? Lontano da ricordi avvincenti, ecco la sua mente rivolgere le proprie attenzioni verso sé stesso. Non resta che seguirlo in quest’ultimo viaggio.

Sara Bidinost

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Ho apprezzato maggiormente, tra i due libri messi a disposizione, "L’ultima stanza di Napoleone"; sebbene nessuna delle due opere rispecchi i miei gusti ordinari, l’ho preferito, se non altro, per lo stile di scrittura (che ho reputato più scorrevole) e per l’argomento trattato, avendo la figura dell’Imperatore francese sempre esercitato su di me grande fascino. 

Andrea Lazzerini

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"L’ultima stanza di Napoleone " è senz’altro interessante ma non mi ha appassionato.

Bertolini Maurizio

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Libro bello, ricco di fonti e metodologicamente accurato. Il lavoro di uno storico di pregio che si apre al letterario in modo garbato e convincente.

Stefania Coco Scalisi

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Ben scritto, avvincente come un libro di avventura. Permette di conoscere dettagli intimi di un personaggio incontrato solo sui libri di storia.

Elisabetta Sobrito

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Il libro "l’Ultima stanza di Napoleone" è riusciuto ad inquadrare l’uomo Napoleone e non quello che molto spesso leggiamo nei libri di storia,ha saputo cogliere l’essenza della sua persona negli ultimi anni della sua vita. Molto coinvolgente e ottimo per un approfondimento sul personaggio.

Giuseppina Meo

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Abbiamo mai pensato a Napoleone come un uomo qualunque? No. Bene, questo libro ci dà l’opportunità di vedere il Napoleone “altro”, che svolge attività normali quali il giardinaggio, mentre rielabora le sue memorie dall’esilio sull’isola di Sant’Elena. Anche Napoleone, che di certo non era un uomo qualunque, è staro umano, proprio come noi.

Carmela Rago

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Ho trovato più interessante e meglio scritto il libro su Napoleone a Sant’Elena.
Uno sgiardo un po’ "laterale" su un personaggio storico così importante

Gisella Turazza

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Un’interessante chiave di lettura riguardo gli ultimi giorni di Napoleone, condannato alla solitudine e agli spazi angusti di un’isola, lui che aveva trascinato moltitudini e cancellato innumerevoli confini. Una condanna all’introspezione che consente un ritratto inedito del piccolo grande Corso.

Giorgio Demuru

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Da un punto di vista storico interessante, ma non sempre scorrevole

Federico Bozzanca

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Non sono un fan di storia e romanzo. Non so di preciso cosa sia un fatto da cosa sia un’invenzione dell’autore e questo è molto frustrante. Magari le descrizioni dei luoghi e degli oggetti sono fedeli, ma nel discorso diretto non so quanto ci sia di "mentalità dell’epoca" e quanto l’autore scriva cosa *pensi* Napoleone possa dire.
Evitabile.

Giovan Battista Cucinella

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Pur essendo una bella descrizione degli ultimi anni di Napoleone il libro alla lunga gira su se stesso senza creare la gista curiosità nel lettore, cosa indispensabile per un saggio

Massimo Spreafico

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In questo saggio si ripercorre l’ultimo periodo della vita di Napoleone dal viaggio che lo porta all’isola di Sant’Elena fino al suo ultimo respiro. l’autore riesce a fare una ricostruzione storica citando i vari documenti più o meno realistici su questo periodo della vita dell’imperatore rendendo però anche il lato umano di quello che fu un grande protagonista della storia mondiale. mi ha colpito molto la differenza della levatura morale e spirituale di Bonaparte e del suo ultimo carceriere che ne esce come una figura meschina e invidiosa.

valentina barba

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Il libro di Luigi Mascilli Migliorini restituisce con grande sensibilità e attenzione il ritratto di un Napoleone inedito, non più il grande e potente imperatore, ma un uomo confinato negli spazi ridotti dell’esilio e della propria interiorità.

noemi di muro

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Molto interessante la ricostruzione degli ultimi giorni di Napoleone a Sant’Elena. Fonti ben approfondite, sebbene il testo sia poi raccontato come un romanzo. Una lettura scorrevole che ci porta a conoscere più da vicino un personaggio amato/odiato come tutte le grandi personalità della storia.

Flavia Fulco

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Questo libro offre una diversa prospettiva su una delle figure più importanti della Storia. Il racconto della vita dell’Imperatore nei suoi ultimi anni in esilio a Sant’Elena, che si snoda attraverso gli occhi delle persone che gli sono state accanto o che lo hanno incontrato, catapulta il lettore in una dimensione intima, dove la figura storica si fa umana e vicina.

Erica Campedelli