< La Chiesa brucia. Crisi e futuro del cristianesimo di  Andrea Riccardi (Laterza)

Qui di seguito le recensioni di LaChiesaBrucia raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Una lunga disamina sullo stato attuale della Chiesa che stimola una riflessione su quanto è accaduto attraverso i secoli fino ai giorni nostri.
La considerazione che nonostante l’apparente crisi attuale, la Chiesa sia sempre in grado di rinnovarsi ed aprirsi al futuro con rinnovata fiducia.

Giusi Pancaldo

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“Ho chiesto a don Busti se posso invitarla a pranzo per farle conoscere la mia famiglia. Mi ha risposto che posso, ma che lei ha tanto da fare. Perché non mi invita lei a bere un… (cosa bevono, i cardinali?)” – questo si chiedeva Silvia Giacomoni il 28 novembre 1989 in una lettera indirizzata a Carlo Maria Martini.
Si tratta solo di un assaggio di un libro che raccoglie la corrispondenza epistolare tra Silvia Giacomoni, scrittrice e giornalista di formazione laica, e il cardinale e arcivescovo di Milano Carlo Maria Martini, teologo, biblista e docente, uno dei più illuminati personaggi della Chiesa cattolica.
Lo scambio viene pubblicato a quasi dieci anni di distanza dalla morte di Martini e viene curato da Laura Bosio.
È il 23 febbraio 1982: la giornalista – che viene incaricata di seguire il cardinale per il giornale La Repubblica – riprendendo una dichiarazione di Martini in tema di salario sociale alle casalinghe, inizia a scrivere all’Arcivescovo di Milano. Si tratta della prima lettera di una lunga corrispondenza epistolare durante trent’anni tra la giornalista e l’alto prelato.
Sono tanti i temi oggetto del loro dialogo: dall’aborto, ai partiti politici, da tangentopoli alla fede, dalle questioni di politica internazionale fino ai romanzi e alla loro forza salvifica: “una cosa che mi ha molto colpita – scrive la Giacomoni il 15 dicembre 1989 - è stata la sua affermazione di non leggere romanzi. Mi chiedo come si possa sapere qualcosa dell’uomo moderno se non si è mai letto Vita e opinioni di Tristram Shandy, Le rouge et le noir, La coscienza di Zeno”.
Il libro raccoglie le lettere con cui una giornalista lontana dalla fede, inizialmente, se ne avvicina fino a convertirsi, e con cui già dalle primissime lettere, si avverte il suo bisogno di radicalità, l’invito ad andare oltre le forme, a parlare per parabole per essere compreso da tutti. (“Parli per parabole, monsignore, racconti delle storie, se vuole essere capito non solo da chi lei conosce bene, non solo da chi ha gli strumenti culturali per tradurre il suo linguaggio, non solo da chi ha interesse a capirla. Pensi al Manzoni.” – scrive la Giacomoni il 20 febbraio 1989).
Si tratta di una raccolta che testimonia lo sviluppo di un percorso condotto per esaltare il valore supremo del dialogo, il valore supremo dell’altro, soprattutto quando la pensa diversamente.
Appassionante.

Luisa Foti

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Testo interessante, con un bel punto di vista, meritevole come il testo di i poesie la scelta questa volta è dettata dall’emozione.

Barbara Maglia

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Se l’incendio di cui appare oggi preda la Chiesa Cattolica sia destinato a bruciare anche la terra su cui sorge l’edificio è l’interrogativo che permette all’autore un’analisi attenta e circostanziata della crisi novecentesca del Cattolicesimo. Aldilà delle tesi esposte, su cui pure può aprirsi una discussione, mi pare uno di quei libri che, se si vuole, può aprire orizzonti di conoscenza e stimolare approfondimenti tali da lasciarci impegnati nello studio almeno per qualche anno.

Antonio Marchizza

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Mi è piaciuta molto la disamina storica e geografica, che ho trovato molto ben documentata, articolata ma chiara. A volte qualche passaggio non è molto lineare ma si apprezza la ricerca e il lavoro che sta dietro a questo saggio.

Alessia Bellini

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Per l’autore - fondatore della comunità di San’Egidio, storico contemporaneo, impegnato anche in politica - l’incendio della cattedrale di Notre-Dame dell’aprile del 2019 simboleggia plasticamente la crisi in cui la Chiesa si dibatte da tempo, crisi testimoniata da una progressiva e costante riduzione della pratica religiosa, dal calo delle vocazioni, da una sempre più ridotta incidenza nella politica (emblematica, per Riccardi, l’interdizione delle celebrazioni liturgiche imposta unilateralmente dal governo italiano a causa della pandemia), nella morale e nel costume. Lo storico traccia un quadro puntuale e ricco di cifre ed avvenimenti della situazione nei Paesi europei, cerca di enucleare le ragioni della crisi, indaga la figura e l’incidenza di Giovanni Paolo II, nonché la novità rappresentata da papa Bergoglio, ricerca il ruolo della Chiesa rispetto ai migranti e in rapporto con la nuova Europa . “C’è futuro?”, una domanda che ha attraversato tutto il libro, è il titolo dell’ultimo capitolo. La risposta per Riccardi è positiva, a patto che il cristianesimo non si attesti su una posizione passatista ma recuperi la capacità di lottare nella storia, di “guardare al presente rivolti al futuro”. E cita Padre Men, prete ortodosso, l’ultima vittima del KGB nel 1990, per il quale è da uomini limitati immaginare il cristianesimo «compiuto»: «il cristianesimo non fa che cominciare», perché c’è tanto da vivere, da capire, da realizzare nel suo messaggio.

Carmela Bavota

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La Chiesa brucia è scritto meglio . E’ un libro più strutturato. Fa una diagnosi credibile della crisi del Cristianesimo anche se la terapia è insufficiente. Non so se Riccardi non voglia proporla.
Io lo avrei intitolato Una chiesa che si spegne
Rimane valido quello che disse il cardinale Martini :
la Chiesa è indietro di 200 anni

Sergio Visentin

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Ho trovato questa lettura appassionante, strutturata come un libro giallo e documentata molto bene, senza appesantire troppo. Un libro che tutti dovrebbero leggere per chiedere a gran voce più competenza e trasparenza in chi ci governa, e per conoscere qualcosa in più sulla Cina e la sua gestione dei cittadini. Mi ha fatto riflettere su quanto è preziosa, malgrado tutto, la nostra democrazia, e la nostra vita in generale. La responsabilità personale è molto importante per preservarla. Lo metterei come libro di approfondimento alle superiori...

Laura Sabbadin

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Saggio interessante ma difficile da seguire

Loretta Ghidelli