< La lingua infetta. L’italiano della pandemia di  Daniela Pietrini (Treccani)

Qui di seguito le recensioni di LaLinguaInfetta raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Testo interessante (soprattutto per chi come me ha interessi linguistici), esposizione scorrevole e brillante. Ben documentato ma mai noioso!
Mi ha colpito la notevole proprietà linguistica dell’autrice e la mancanza assoluta (per quanto ho potuto constatare) di refusi, a differenza dell’altro libro...

Gabriella Assirelli

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In "La Lingua Infetta" Daniela Pietrini si prefigge l’obiettivo di "indagare come la lingua abbia dato corpo alla realtà impalpabile della pandemia rimodulandosi in parole vecchie e nuove, figure retoriche, termini tecnici, slogan, formule pubblicitarie, immagini pop [...]" e ci riesce egregiamente. Il saggio ha il pregio di essere scritto con estrema chiarezza e un’accurata attenzione al destinatario, che non è solo il linguista. Il libro infatti vuole essere letto da tutte le persone che potrebbero essere interessate all’evoluzione della lingua italiana nei mesi della prima e seconda ondata pandemica, non solo le persone che possono essere interessate per professione. Pietrini fornisce spiegazioni che possono aprire ai più lo studio della lingua, rendendo accessibile una materia non così conosciuta.
Per quanto maggiormente concentrato sul linguaggio giornalistico e istituzionale, il lavoro di Pietrini comprende anche uno studio molto interessante sui meme (e la comicità) e gli spot pubblicitari creati nei primi mesi della pandemia. Questo ha il pregio di avvicinare ulteriormente il lettore (soprattutto uno che è al primo approccio nel campo della linguistica) all’argomento, rendendo ancora più evidente come lo studio della lingua può toccare la vita di tutti i giorni.
Il vero punto di forza di questo saggio è però da trovarsi nel confronto sempre presente tra la lingua italiana e altre lingue europee, quali il francese, il tedesco, e l’inglese. La pandemia è stata un’esperienza altamente isolante (come, peraltro, è ricordato nel saggio), e avere cenni su come anche le altre lingue si siano adattate alla narrazione della pandemia, e quindi su come altri Paesi abbiano affrontato sfide simili, avvicina molto il lettore anche a realtà diverse da quella italiana. Grazie a questo studio della lingua e delle lingue, Pietrini non solo ci può insegnare molto, ma ci può anche ricordare del fatto che non siamo soli di fronte all’emergenza.

Giulia Nicolini

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libro perfetto per che ama lo studio dell’evoluzione dei vocaboli italiani, per me invece un pó noioso

Veruscka Milanesi

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Saggio intrigante e interessante sul cambiamento del linguaggio dovuto alla pandemia. Parole nuove entrate nell’uso comune, parole esistenti che assumono un significato diverso e negli altri paesi? Analisi dei mutamenti linguistici non solo italiani, ma internazionali scritta magistralmente da Daniela Pietrini. Il Covid-19 ha profondamente modificato la vita umana e il cambiamento come lo raccontiamo a parole? Riflessioni imprescindibili per capire un po’ di più.

Sara D’Emilio

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Non si tratta solo di una ricerca linguistica.
L’evoluzione della società attraverso il web è ben descritta.

Patrizia Lo Grande

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La lingua Infetta, o meglio come il COvid 19 ha modificato il nostro linguaggio. Una analisi linguistica con riferimenti a termini francesi e tedeschi di quelle che sono le parole entrate a far parte del nostro linguaggio a seguito della pandemia. Un saggio sicuramente più adatto "agli addetti ai lavori".

Barbara Dodi