< La voce di Bob Dylan di  Alessandro Carrera (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di LaVoceDiBobDylan raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Alessandro Carrera fa un’analisi profonda e analitica, ma mai noiosa di Dylan, delle sue canzoni, delle sue interpretazioni, delle sue contaminazioni e della sua vita. A proposito della questione se Dylan avesse o meno meritato il Nobel per la letteratura e se sia o non sia un poeta, Carrera scrive che ci sono poeti...e poeti...e Dylan è un poeta della voce. Personalmente, mi è piaciuta molto questa definizione. Comunque da questo libro emerge l’immagine di un uomo complicato, egocentrico, perfezionista, amorale, contraddittorio, ma assolutamente unico e i suoi testi sono poesie. Complessivamente il libro di Carrera è un bel libro e mi è piaciuto molto, scritto bene, consigliato per chiunque ami la musica.

Alessandra Lazzari

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personalmente non amo le biografie nemmeno se sono dedicate a personaggi storicamente fondamentali. figuriamoci se mi posso letterariamente innamorare di un’opera dedicata ad un cantante, sia pure un mostro sacro quale Dylan. cinquecentoventotto pagine rischiano di diventare una agiografia, di santificare gesta e parole attribuendo loro un significato ed un’epica eccessive. si può leggere, ma c’è di meglio su cui indirizzare il desiderio/bisogno di leggere

salvatore valvo

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Questo libro non mi è piaciuto. In verità è un autore che seguivo più in una fase adolescenziale e che ora è praticamente passato per me.
Non mi ha coinvolta

Gennarina Barroccu

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La voce di Bob Dylan è un ritratto puntuale e minuzioso del grande artista ad opera di Alessandro Carrera, grande conoscitore e critico dylaniano.
Un libro sicuramente erudito e preciso, che documenta vita, voci e parole del cantautore.
Vuole essere un racconto dell’America mostrando volti e figure in lotta tra loro anche in riferimento a epoche di guerre e violenze.
Appaiono puntuali i riferimenti a vicende come il recente “apparente” rifiuto del premio Nobel, qui descritto molto bene.
Non c’è dubbio sulla qualità dell‘ indagine dello studioso di Dylan e il suo valore, ma a volte il testo va oltre, e diventa anche troppo semantico e dialettico: un continuo cercare un significato a tutto. Si perde quella che è la bellezza dell’ascolto libero della canzone, il bello di ascoltare musica senza doverne trovare a tutti i costi un significato.
Ecco allora che chi, come me, non è un grande fan di Dylan ed ha ascoltato al più i suoi due/tre classici, per apprezzare il ragionamento di Carrera deve trovare il tempo di fermarsi, riporre il libro, cercare ed ascoltare la canzone… tutto questo diventa presto pesante e un po’ troppo impegnativo…

Nicoletta Bagoi

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Una selezione di canzoni del repertorio di Roberto Vecchioni: di ciascuna è narrato la storia che ha portato alla sua creazione, i personaggi che ne sono protagonisti, le emozioni che l’hanno ispirata.
Un viaggio accurato che ci porta alla scoperta di successi musicali che hanno accompagnato intere generazioni con la consapevolezza che” la forma canzone è un immenso diario della condizione umana nel tempo”

Giusi Pancaldo