< L’esodo. L’emigrazione italiana nelle Americhe del 1861 di  Claudio Falleti (Infinito)

Qui di seguito le recensioni di Lesodo raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Claudio Falleti traccia un bel quadro storico sui migranti italiani nelle Americhe a meta’ ’800.
La parte molto tecnica e cavillosa,su come acquisire la cittadinanza italiana,non mi ha appassionato.
Nel complesso comunque e’ molto interessante

Francesca Leoni

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Molto attuale, scritto bene, immediato, trasmette passione e sentimento verso i fatti narrati. Di certo coinvolgente.

Maurizio Malaspina

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Un libro un po strano, che ricostruisce fatti storici, politici ed economici e racconta le imprese di tanti italiani nel Nuovo Mondo. Un popolo di migranti che cercano fortuna in un mondo lontano. Interessante il capitolo sulle donne migranti, peccato il poco spazio. Belle le domande alla fine del libro sulla cittadinanza, un tema super attuale.

Elisa Croci

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Il secondo libro, "L’Esodo" di Claudio Falleti, rappresenta la mia scelta primaria poiché non mi ero mai cimentata prima nella lettura di un testo analogo. Lo scrittore mi ha infatti permesso di identificarmi coi miei compatrioti che qualche decennio fa si trovarono ad emigrare in America: trovo salienti le bellezze narrativa e descrittiva del testo che si è rivelato in grado di evocare immagini e sentimenti talmente nitidi che ho potuto figurare concretamente. Consiglierei la lettura alle scuole superiori italiane per una comprensione umana di una topica storica così importante e trascurata dal sistema scolastico, dal momento che le difficoltà e la durezza che l’emigrazione in America da parte degli italiani ha comportato non è un tema profondamente discusso. Io, contrariamente, lo trovo piuttosto rilevante per diversi aspetti: un esempio è quello che ironicamente concerne l’origine dello stereotipo dell’italiano medio che, se non offensivo, può risultare simpatico.

Maria Vittoria Zanrè

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Il libriccino di Falleti condensa in meno di cinquanta pagine la storia dell’emigrazione dall’Italia verso l’America centro-meridionale. Il tono è piuttosto sintetico, ma si apre ogni tanto a piccole notizie curiose. Una decina di pagine alla fine del volume spiegano in modo chiaro e dettagliato (si sente che l’autore è un addetto ai lavori) i passi da fare per ottenere la cittadinanza italiana come discendenti di emigrati. Lo stile è agile, il tema interessante, e l’autore si mostra simpatetico nei confronti di aspetti generalmente trascurati come il carattere peculiare dell’emigrazione femminile. Una lettura istruttiva e piacevole su un tema che tocca la quasi totalità degli italiani: chi risalendo un paio di rami dell’albero genealogico non ha almeno un parente emigrato? Ben pochi.

Alessandro Mossa

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Libro molto strutturato, forse troppo tecnico per i miei gusti, abbastanza impegnativo e lungo

Valentina viola