< Ma a cosa serve questo tuo soffrire? di  Davide Munaro (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di MaACosaServeQuestoTuoSoffrire raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Non mi è piaciuto: MA A COSA SERVE TUTTO QUESTO SOFFRIRE di Davide Munaro.
Il testo parte come racconto reale e diventa fiaba, in un passaggio che mi ha fatto rimanere perplessa. Le prime 25 pagine sono rimasta incredula: tutto quel che vede il protagonista ed i discorsi che sente sono intrisi di saggezza ritrita. Quando mi è chiaro che è una fiaba, abbandono quella sensazione stranita, ma resta il sovraccarico di frasi già sentite e di considerazioni sul mondo e sull’individuo che trasudano perfezione. La sofferenza non c’è, tutto è edulcorato. La sofferenza è tutta del lettore, preso a sbrogliare spunti profondi e che fanno riflettere, ma inseriti in un contesto che li rende lontani e non credibili. Non c’è vita vera, la si trova solo nei ringraziamenti. Quella la parte del libro che mi ha fatto provare empatia e credere alle parole dell’autore, lì lo seguo, lo sento, ma… è un posto già fuori dal testo. Peccato.

Alessandra Cristini

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Soffrire per amare. Amare la sofferenza perché è la felicità degli altri. Guardare sempre l’orizzonte, al di là del nostro limite. Come Pinocchio ha il Grillo Parlante, incontriamo animali, fiori, che parlano e danno consigli di vita. Persone di ogni genere, quasi sempre anziane, indirizzano verso un percorso che sarà unico, perché unico è ogni essere. Tutti quelli che si incontrano (nel sogno) sono ben disposti a parlare e raccontare storie fantastiche, piene di voli della mente e di parole che confortano. Ciò che vediamo è vero o è solo ciò che abbiamo costruito nella nostra mente? Il tempo esiste o è solo un atto percepito? Entrare in una foto (Mary Poppins?) e mettere in discussione che quello che vedi possa essere altro. La felicità da trovare solo in se stessi, nell’essenziale. Un Christmas Carol, con figure simili, ma meno spaventose, ai fantasmi di Ebenizer Scrooge.

Aurelia Mutti

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Di piacevole lettura con riflessioni interessanti e stimolanti

Domenico Straini
P.S. Mi piacerebbe sapere