< Merkel. La Cancelliera e i suoi tempi di  Sergio e Beda Romano (Longanesi)

Qui di seguito le recensioni di Merkel raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Interessante e ben scritto

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Scritto con minuziosa cura dei dettagli storico-politici. La lettura appare sempre piacevole e scorrevole nonostante i temi complessi affrontati

Marco

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Ho votato il primo libro perché, nonostante la brevità in confronto al secondo o forse anche per questo, mi è sembrato esaustivo, chiaro e consequenziale.
La figura della Merkel è tratteggiata, a mio avviso, con imparzialità e mi sembra dettata da competente e personale conoscenza dei fatti. La sua presenza nel panorama politico mondiale durante i 16 anni di governo è esposta con chiarezza sia nella relazione con gli altri attori del periodo, sia nella successione temporale degli avvenimenti. La biografia personale è essenziale e scevra da gossip. Lo ritengo quindi un saggio completo e di facile lettura anche per i non addetti ai lavori.

Francesca Maria Messina

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“Merkel, la cancelliera e i suoi tempi”, è un saggio che colpisce per la ricostruzione attenta di tutti quegli elementi personali, ambientali, culturali e storici che determinano negli anni la personalità della cancelleria tedesca. Molto efficace è l’introduzione dei vari elementi con una modalità diversa rispetto alla biografia tradizionale; l’elemento informativo viene infatti introdotto e sviscerato solo nel momento in cui è indispensabile per la comprensione di un comportamento preciso, personale o politico, della Bundeskanzlerin. In tal modo il saggio non entra mai nel semplice nozionismo e risulta più facilmente comprensibile anche a un pubblico che nella figura della Merkel trova un modo per aprirsi alla più recente storia europea e a temi di grande attualità. Preziose risultano in particolare le ricostruzioni storiche delle relazioni tra Russia e Germania, la politica del gasdotto, la nuova Westpolitik (e i rapporti con Obama e Donald Trump), l’apertura della Germania nel 2015 a centinaia di migliaia di rifugiati e la pandemia virale. Efficace e dotata di un intenso humor infine la narrazione dei rapporti della Merkel con i partner europei che si sono succeduti nel tempo.

Mariarosa Ventura

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Una bella biografia, ricchissima e ben scritta. Per apprezzarla appieno, bisogna avere necessità di studiare la storia politica della Cancelliera. Una lettura piuttosto noiosa.

Laura Bontempi

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Un saggio che analizza lucidamente la carriera politica e istituzionale della ex Cancelliera, nel quadro nazionale e internazionale. Personaggio che ha occupato ruolo importante e continua ad essere ancora punto di riferimento. Un’analisi a tutto spessore e scorrevole , secondo il filtro degli autori con un risultato finale che non distorce i fatti. Una lettura che alla fine riporta e svela retroscena e situazioni meritano di essere ricordate.

salvatore urciuolo

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I due saggi sono del medesimo autore ma rimangono alquanto diversi a livello di scrittura forse per la presenza, quale coautore, in Merkel, di Beda Romano, figlio di Sergio.
Merkel mi è apparso con un lungo articolo de L’Espresso o Panorama.
Il libro è privo di orpelli ed ha un evidente taglio giornalistico; ciò nonostante, ci trasmette alcuni piacevoli elementi descrittivi di soggetti politici.
Angela Merkel viene definita come una persona dai modi gentili che nascondono però una temibile politica. Il suo ruolo è sempre stato quello di ponte: dapprima di ponte fra le due Germanie post riunificazione e poi fra la Germania e l’Europa.
La capacità della cancelliera, ed è questa la “morale” che il saggio, per quanto asciutto, mi ha lasciato, è sempre stata quella di avere una naturale predisposizione all’ascolto unita ad una accuratezza definita addirittura come scientifica nella preparazione degli argomenti, come imparato sotto la dittatura nella Germania dell’est.
Ed, infatti, molti rapporti con Stati esteri, ad es. con la Francia o con la Russia, sono stati caratterizzati da una relazione di alternanza fra stretta collaborazione e diffidenza proprio perché la nostra protagonista ha “sempre cercato il confronto non l’imposizione”.
Piacevole, come accennavo, l’indicazione di alcuni tratti caratteriali di omologhi della Merkel in alcuni passaggi (ad es. il succedersi dei capi di Stato francesi con cui Merkel si è rapportata nel tempo fino ad arrivare ad Emanuel Macron) che palesa, alla fine, quanto il carattere di un Capo di Stato sia, "stringi stringi", lo Stato stesso.
Meno piacevole l’assenza di cronologia degli eventi; si aprono parentesi temporali non sempre di chiara collocazione (ad es. si scopre, a lettura inoltrata, a pag. n. 115, che Merkel è salita al potere nel 2005); sarà una ovvietà trattandosi di storia contemporanea ma ho trovato la circostanza affaticare la lettura – la cui lode rimane, comunque, l’essere snella - e la piena comprensione di cause e concause di eventi geopolitici.
Un po’ difficoltoso l’uso di termini tedeschi senza traduzione o spiegazione (che avrei gradito esserci pure in mero senso letterale).

Claudia Paolini

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Nel saggio “Merkel- La Cancelliera e i suoi tempi” gli autori Sergio Romano e Beda Romano delineano un ritratto della Merkel pochi mesi dopo la fine del suo mandato, evidenziandone il ruolo e i rapporti con gli altri stati nella politica internazionale.
Emerge una figura di grande rigore: le origini, figlia di un pastore protestante, e la formazione culturale scientifica hanno influenzato fortemente il suo operato e le sue scelte.
Angela Merckel è stata sicuramente una grande leader che ha saputo affrontare i vari eventi con straordinaria capacità, capendo, interpretando e anticipando le richieste della opinione pubblica, senza però, secondo gli autori, dare la sensazione di avere un proprio disegno politico.

Anna Maria Cambiaggi