< Nata sotto una buona stella di  Gessica Notaro (Mondadori)

Qui di seguito le recensioni di NataSottoUnaBuonaStella raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Non sono riuscita ad andare avanti oltre le prime pagine

paola cordisco

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Guardare vuol dire capire, pensare, mettersi in discussione. Questo spaventa la maggior parte delle persone, che vedono fragilità e debolezze come minacce. Pertanto gli "invisibili" e le loro storie vengono ignorati o, nella migliore delle ipotesi, emarginati, e non capiti o integrati. La società moderna preferisce ignorare se scomodo, scava barriere e costruisce muri piuttosto che trovare nuove vie per il dialogo. Una serie di racconti e testimonianze per dare voce a queste figure e per delineare, in maniera angosciante, le spaccature della società e del pensiero collettivo. Coloro che credono alle alternative sono pochi, ma la loro voce si rafforza nel corso dei racconti.

Mara Boifava

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Un libro che insegna. A noi donne viene detto cosa non fare, dove non andare, cosa non mettere come se la colpa fosse nostra. Nel libro invece vengono spiegati quali sono i primi segnali, quando già bisogna andare via e questa spiegazione può salvare vite. Inoltre l’autrice sottolinea come il sistema non funziona e se il suo ex avesse avuto supporto psicologico lei probabilmente non avrebbe subito quello che ha subito. Ogni volta che una donna muore o subisce violenza di qualsiasi tipo è il sistema che fallisce, ah no.. è lo stesso sistema patriarcale che permette l’uomo di sentirsi quasi giustificato per tale atti.

Flavia

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Mi occupo di dipendenza affettiva dal 2008, da quando ho iniziato a facilitare un gruppo di auto aiuto proprio su questo tema, e "Nata sotto una buona stella" è proprio una storia ’da manuale’ di come si possa rimanere vittima di un manipolatore. Purtroppo la consapevolezza, se arriva, arriva sempre a posteriori.
Mi è piaciuta da parte dell’autrice la scelta di andare avanti e indietro nella narrazione dal punto di vista cronologico per mettere l’accento su alcune sfumature, aneddoti, episodi.
Oltre a fornire dettagli che possono essere utili a comprendere meglio le situazioni e l’evolversi degli eventi, questa scelta riesce anche a creare curiosità nel lettore.
Però questo meccanismo, dopo un inizio brillante, in qualche modo si inceppa, e cede il passo ad una narrazione più banale, quasi per stereotipi svelati, che ruba un po’ la scena ai sentimenti, alla parte più profonda dell’esperienza vissuta.

Beatrice Bermond

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Gessica Notaro
Nata sotto una buona stella
Il racconto della vita di Gessica Notaro, bella ragazza con una buona famiglia alle spalle e che all’ alba della sua vita da adulta inizia a gettare i primi passi nel mondo dello spettacolo da miss Italia al ballo e al canto. Dalla morte del padre e del fratello alla relazione con l’uomo che, dopo anni di un rapporto tossico, diventa l’incubo della ragazza perché dopo esser stato lasciato si vendica gettandole una bottiglietta di acido sul volto. Gessica Notaro racconta con grande lucidità la discesa agli inferi di una ragazza che si trova a dover far fronte allo stalking dell’ex fidanzato prima e alle conseguenze del gesto folle dopo. Il racconto della ripresa ospedaliera che non scade nel patetismo ma spinge sulla forza di volontà e sul coraggio della protagonista e di tutti i coprotagonisti rendono questa lettura piacevole e stimolante.

Pia Parlato

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Gessica Notaro racconta l’ esperienza sentimentale da lei vissuta e conclusasi tragicamente . La storia si dipana senza sorprese, forse perchè già largamente condivisa sui media, in uno stile piatto e quasi del tutto privo di dialoghi . L’autrice descrive la trasformazione del fidanzato Edson che, da innamorato appassionato diventa bugiardo, traditore, manipolatore affettivo e stalker e che, infine, le sfregia con l’acido il viso. L’argomento è di grande impatto ma, fin dalle prime pagine, il lettore assiste impotente a una evoluzione che porterà al finale ineluttabile. La storia si conclude con un appello alle donne maltrattate e con una offerta di sostegno da parte della Notaro che sbarazza il campo dal sospetto di autocommiserazione e che le fa onore.

Isa Bonomi

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Da qualche anno il neologismo “femminicidio” è diventato il protagonista delle cronache nere dei quotidiani, tragico epilogo di violenze familiari e soprusi nei confronti delle donne. Ero rimasta molto colpita dall’aggressione con l’acido nei confronti della Notaro, e ancora adesso leggendo il suo coraggioso racconto, dove con grande capacità di autoanalisi cerca disperatamente di far arrivare un messaggio di aiuto a tutte quelle donne che cadono facilmente nella dipendenza emotiva.
Questo testo, a mio avviso, sarebbe stato più adeguatamente valutato in un altro genere di torneo, come la narrativa o le biografie, mi viene difficile considerarlo un saggio e comunque non in rapporto al corposo testo storico di Pacini.

Francesca Maria Messina

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Capire la dipendenza emotiva, entrare nel cuore di una violenza indicibile che brucia pelle e nervi...l’autrice ci accompagna per mano con uno sguardo carico di tenerezza per i meandri di un racconto autobiografico alla ricerca di un senso al dolore e verso un orizzonte di vita difficilmente pensabile. Un libro bello e crudo, un punto di vista obliquo ma assolutamente realistico sui rapporti affettivi e sul loro, a volte mortifero, potere.

Antonio Coco

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la storia di Jessica Notaro merita di essere raccontata. E’ un toccasana per quanto soffrono di un danno atroce come quello patito dall’autrice o anche meno grave, e sono i più.
La capace di tirare fuori dall’atroce esperienza una parte perfino migliore di sé ha un che di straordinario.
Merito dunque della giovane ragazza avere fatto questo lavoro su sè stessa e, in questo modo, mediante il racconto della propria esperienza, disseminare il positivo che lei è riuscita a trovare da questa tragedia.
Coraggio da vendere.
Per parte mia, io non amo queste storie di introspezione ma non posso che rimanere affascinato dalla storia di Jessica, dalla sua capace di raccontarla in modo così essenziale. Chapeau.

Cristiano Cazzoletti, Brescia