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 < Non siamo mai stati bravi a giocare a pallone. Così abbiamo aperto un di  The Jackal (Rizzoli)

Qui di seguito le recensioni di NonSiamoMaiStatiBraviAGiocareAPallone raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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The Jackal, gli sciacalli di youtube come dicono loro. Un gruppo di amici che con parodie e battute hanno conquistato la simpatia di tutti, si cimentano a scrivere l’inizio di tutto il loro percorso. A raccontare in prima persona è Simone, timido e insicuro fino a quando non conosce Ciro e Francesco. Sin da subito i tre sono uniti dalla sensazione di essere diversi rispetto ai loro coetanei ed è così che scoprono la passione per la recitazione. Sfogliare le pagine di questo libro, che raccontano con ironia la spensieratezza e lo sconforto di ragazzini nati negli anni Novanta e approdati quasi per caso nel mondo del web, è un passatempo piacevole soprattutto per i Millennials.

Laura Lipari

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Dalla scrittura semplice e scorrevole, questo libro mi ha tenuto buona compagnia in questa settimana. È stato bello seguire la crescita dei The Jackal contemporaneamente allo sviluppo di internet e dei social media così da vicino, da un punto di vista così interno e personale come il loro; insomma un racconto divertente ma anche interessante.

Elisa Chelli

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Il libro “Non siamo mai stati bravi a giocare a pallone. Così abbiamo aperto un canale YouTube” ripercorre la storia non solo dei The Jackal, ma anche della tecnologia. Il libro è scritto in modo semplice, spesso presenta dialoghi: è una lettura molto scorrevole. Viene narrato non solo il percorso del gruppo The Jackal da quando in due si sono conosciuti sui banchi di scuola fino a oggi, quando il gruppo è più ampio e coinvolge più persone, ma anche come il mondo della comunicazione (e talvolta della pubblicità) sia cambiato negli ultimi decenni, grazie alla diffusione di internet. A mio avviso il libro è indicato alle persone che seguono il gruppo di comici/content creator, ma può rivolgersi anche alle persone interessate a capire come sia stato possibile sfruttare le nuove opportunità date dai social e da internet, YouTube in particolare, per crearsi una professione.

Irene Altran

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libro sempre biografico di un gruppo, che per la verità non conoscevo e non conosco tuttora, se non per le informazioni ricercate in internet.
la loro vicenda umana e "professionale per caso" si intrecciano in un tutt’uno dove accanto alla voglia di divertirsi sempre, di improvvisare sempre,c’è l’apprendimento che nasce più dall’espereinza, dalla curiosità intellettuale e dalla creatività che da un percorso sistematico di studi. si legge piacevolmente. Hanno una scrittura che lascia spazio all’immaginazione del lettore.

Loredana Gamberoni

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Un bellissimo libro dove il titolo racchiude in sé tutta la progettualità di Stein." Un’ altra prospettiva" è, infatti, la storia di una ricerca e di una vita dedicata alla ricerca coincidenti con un metodo di lavoro. Il rigore filologico che contraddistingue la visione del teatro di Stein non persegue finalità puriste ma è, al contrario, un continuo dialogo con l’autore e con il testo. Un approccio graduale che richiede la costruzione di una "biblioteca interiore" , una conoscenza rivolta alla comprensione prima ancora che all’interpretazione. Il lavoro collettivo è posto a fondamento di questa concezione dello spettacolo come qualcosa di vivo, in continua evoluzione e maturazione. Una visione condivisa dall’autore, Gianluigi Fogacci, che con Stein sviluppa una narrazione basata sul dialogo, quasi una stesura del libro a quattro mani.

Marie Louise Cappiello

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La storia di un sogno che si è realizzato nonostante gli ostacoli e le difficoltà. Attraverso una narrazione onesta e ricca di autoironia e introspezione i The Jackal si svelano in tutta la loro umanità, nei pregi e nei difetti; e ci ricordano che nessuno è infallibile e che i traguardi si raggiungono con la perseveranza, la volontà e riconoscendo i propri limiti, lasciando così spazio anche agli altri nei nostri percorsi.

Alice Nubile

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Il libro è piacevole da leggere e mi ha molto incuriosito perchè attraverso la storia di The Jackal si ripercorre l’evoluzione del web e dei social media negli ultimi vent’anni.

Roberta Marazia

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Un testo fresco, leggero ed ottimista. Definirei così “Non siamo mai stati bravi a giocare a pallone” un libro che in autonomia non avrei mai acquistato perché sono un po’ troppo in là con l’età, ma ritengo necessario essere curiosi conoscere ciò che ci circonda. Questi ragazzi, oramai adulti, si raccontano
Dall’ incontro a scuola, dalla simpatia scaturita, da chi ha creduto da subito in loro e gli ha permesso di crescere.
La loro voglia di divertirsi, di raccontare storie, i loro insuccessi e alla fine ciò che li ha resi famosi. Una sorta di autobiografia corale, che si legge volentieri.

Emilia Novali