< Orson Welles e la New Hollywood di  Massimiliano Studer (Mimesis)

Qui di seguito le recensioni di OrsonWellesELaNewHollywood raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Argomento interessante, scrittura lenta ed estremamente universitaria. Faticosa l’introduzione dell’introduzione, dell’introduzione. Non manca la voglia di scoprirne di più, però ho fatto fatica a vincere la stanchezza di proseguire nella lettura. Troppo lungo.

Carolina Ciardini

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Libro affascinante , ricco e complesso per appassionati cinefili in quanto ostico. E’ avvincente  capire, pian piano che ci si addentra nella storia , il lavoro immane e le difficoltà che anche un mostro sacro come Welles incontrava per realizzare un film.Studer mette insieme tante piccole tessere che vanno a ricomporre un un puzzle con la suspence di un giallo.

Valentina Malito

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Un interminabile saggio su un’incompiuta e travagliata pellicola di Orson Welles "The other side of the wind".Portata poi a termine dal colosso Netflix nel 2016,senza rendergli giustizia.
Piacevole la parte sulla New Hollywood dei primi anni ’60 con l’ascesa di nuove case di produzione cinematografiche,tipo Paramount.

Francesca Leoni

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Il libro, pur essendo destinato, a mio avviso, a cultori di cinema, è caratterizzato da una certa godibilità. Il pregio sta soprattutto nella ricchezza delle fonti e nella precisione con cui vengono utilizzate, oltre che nella adeguata ed interessante contestualizzazione storica. Il ritmo è agile, nonostante la specificità dell’argomento, e lo stile è spesso raffinato.

Silvia Buson

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Scelgo Welles perché bisogna sempre scegliere il cinema, cioè le visioni dei nostri sogni. In un’intervista Orson Welles affermò di aver avuto più fortuna di chiunque altro, ma anche di essere stato più scalognato di chiunque altro. Il film "The other side of the wind" forse ha rappresentato l’acme fortunato del suo estro creativo; la sua realizzazione però si dimostrò un complicato e inestricabile labirinto di eventi sfortunati. Alla fine l’opera rimase incompiuta alla morte del suo creatore. Nel 2018 attraverso l’iniziativa produttiva di Netflix il film è stato completato e portato all’attenzione di critica e pubblico. Il concetto di fondo è: siamo in grado di ricostruire i processi mentali di una persona? E se questa persona è un artista è legittimo farlo? Il film va iscritto alla filmografia di Orson Welles oppure no? Per Massimiliano Studer la risposta è negativa.

Maria Cacciavillani

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Il libro mi è piaciuto e ho apprezzato come l’autore riesca a far comprendere il metodo di lavoro del regista e quanto sia stato difficoltoso, anche per Orson Welles, realizzare il film.
Ciononostante lo trovo adatto solo ad appassionati ed addetti ai lavori.

costantina righetto

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molto bello e interessante

Antonio Marchizza