< Pasolini «Eretico solitario» di  Antonio Catalfamo (Solfanelli)

Qui di seguito le recensioni di PasoliniEreticoSolitario raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Sempre gradito un approfondimento su un autore complesso come PPP, dalle mille sfaccettature e contraddizioni.

Alice Piccone

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Ho avuto difficoltà a leggere il primo libro, piu’ che altro perchè si dilunga troppo su vari riferimenti e non c’è una narrazione armoniosa. Si faceva fatica a trovare il motivo per andare avanti nella lettura e, se non fosse stato per l’impegno preso, non nascondo che l’avrei abbandonato!

ANTONELLA CHIARAMONTE

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Il saggio è ben scritto e permette di indagare la figura di Pasolini al di là delle idealizzazioni che, come dice l’autore, accompagnano le celebrazioni annuali. Pasolini si spiega nella descrizione fin dalle origini a Casarsa, individuando proprio in questa base contadina l’inizio dell’esperienza di un intellettuale complesso.

Beatrice B.

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Pasolini, forma e sostanza, alla maniera di Francesco De Santis, come insegnava anche Antonio Gramsci.
Il mio voto non poteva che andare all’opera che tratta dello scrittore e poeta che ci ha lasciato, tragicamente, ormai quasi cinquanta anni fa. Sul lungomare di Ostia.
La storia di Pasolini, anzi: l’opera pasoliniana, è come un faro che consente di lumeggiare tante situazioni e vicende poco chiare del nostro dopoguerra.
Maestro, scrittore, poeta. Non dobbiamo dimenticare, come ricorda Enzo Siciliano, anche lui prematuramente scomparso, che egli fu, soprattutto, uno scrittore. E, come pochi, seppe parlare anche al popolo e comprenderlo. Al contempo, cosa che forse gli fu fatale, usava vivere immerso nella gente del popolo che così ha ben descritto nei suoi romanzi, che pure non sono la parte migliore della sua opera.
L’opera è meritoria, molto bene documentata, con ampi stralci delle opere pasoliniane e della critica sull’autore di Casarsa. Credo che, nella sterminata bibliografia su Pasolini, questo libro resterà come approdo non effimero.

Cristiano Cazzoletti, Brescia

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Saggio approfondito ed analitico sulla storia personale, artistica e politica di Pasolini. Dal luogo delle origini materne, il Friuli, a Roma ed alle sue periferie. Il Friuli ed il suo dialetto, linguaggio dell’anima espresso nelle sue prime opere poetiche e letterarie attraverso la descrizione di un mondo contadino, arcaico ma ricco di identità e di cultura da una parte, alla periferia romana con il suo sottoproletariato inurbato ed alla ricerca di una identità che viene trovata a volte attraverso l’adesione alla ideologia politica.

Orazio Palazzolo

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Pasolini eretico solitario “la lezione inascoltata di Gramsci” è un saggio denso, ricco e approfondito sull’intellettuale friulano e il suo percorso di pensiero e arte. Senza sconti o senza lusinghe, non tralasciando contraddizioni, evitando l’ennesimo encomio, anche perché di Pasolini l’autore ha un grandissimo rispetto. E proprio questo aspetto emerge nell’analisi puntuta e puntuale sia della dimensione biografica, sia di quella politico-ideologica, sia di quella artistica (peraltro assai multiforme per l’estrema varietà della produzione artistica di PPP). Al rapporto con Gramsci poi è dedicata un’interessantissima analisi parallela delle due figure di intellettuali della sinistra e ancora di più, del Paese. Due interpreti dissonanti rispetto al coro in voga nei rispettivi tempi. Due diversissime personalità di comunisti, l’uno avvolto da un ottimismo della volontà che vedeva la possibilità del popolo di risollevarsi nella Storia grazie all’ideale, e l’altro che dopo una convinta prima fase militante e attaccata a un futuro più giusto grazie alla politica, alla fine si rifugia in raccolte poetiche a prevalenza di “componenti irrazionalistiche” e della “progressiva sostituzione della poesia alla realtà”. Una sorta di nichilismo che al politico di Ales non sarebbe andato giù, sebbene il dopoguerra (che purtroppo Gramsci non ebbe la possibilità di vivere, abbia fornito numerosi esempi di come, dopo la spinta della Resistenza, poteva andare ma in realtà non è andata.
Una lettura complessa, molto ben argomentata e con un apparato bibliografico imponente. Consigliata per chi ama particolarmente il tema e lo vuole approfondire con chiarezza.

Olmo Gazzarri

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In questo saggio si assiste ai vari processi che hanno reso Pasolini tale, seguendo ogni sua sfaccettatura, ogni suo percorso, ciò che ha scritto e prodotto a livello cinematografico per comprendere appieno l’essere di questo autore. Scritto in maniera impeccabile, è consigliato a chi vuole avere una conoscenza più approfondita.

Chiara Malavolta

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Il saggio è un viaggio alla scoperta dell’essere umano nella sua complessità psichica e relazionale.

Luigina Luzi

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Interessante il modo col viene trattato il mondo di Pasolini Scelgo decisamente questo

Franco Basso

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Un’analisi accurata della produzione artistica di PPP. Un libro interessante per gli estimatori, ma forse un po’ troppo difficile per chi ne ha una conoscenza più superficiale

Erika Spaggiari