< Pianura di  Marco Belpoliti (Einaudi)

Qui di seguito le recensioni di Pianura raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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A chi vive la pianura, questo libro potrebbe forse risultare intimo e familiare - come una fotografia di cui si è protagonisti. Per tutti gli altri? Potrebbe risultare un che di noto, ma non conosciuto, come un racconto di un’esperienza vissuta da terzi.

Valentina D’Angelo

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Scritto sotto forma di lettera ad un amico, questo testo ci introduce e ci spiega la pianura, quella grande, la Pianura Padana, le sue tradizioni, opere, persone e personalità. Si tratta quasi di un racconto di viaggio nella propria terra (autore è originario dei luoghi raccontati) scritto con tenerezza dolorosa, nostalgia, chiarezza accademica.
Il tono è colloquiale e il linguaggio ricco e poetico, senza per questo perdere in chiarezza e precisione. Purtroppo però ci si perde un po’ fra tutti i riferimenti personali che, seppur citati per raccontare la trama di relazioni dell’autore con questi luoghi, talvolta appesantiscono la narrazione senza necessariamente aggiungere un concetto o un valore diverso.

Flavia Buiarelli

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Bellissimo. Romanzo? Saggio? Che importa catalogarlo. Memoria, storia, geografia, autobiografia eccetera.
Lo stile è semplice e coinvolgente, antico.
I posti sono fra quelli che conosco bene e adoro da una vita. Pensavo di conoscere. Mi accorgo ora, dopo aver letto questo libro, di saperne veramente poco.
Urge pensionamento anticipato x colmare tutte queste lacune con viaggi no we mordi e fuggi.
Grazie

Francesca Piras

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Pianura non mi è piaciuto perché a me la pianura per se stanca anzi mi irrita. La piattezza non ha nulla da nascondere e il libro di Marco Belpoliti mi è sembrato semplicemente noioso.

Michele Mercuri, USA

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Si avverte lo scorrere del Padre Eridano nel procedere della scrittura di Belpoliti, che affascina chi ama l’atmosfera e le suggestioni della pianura infinita, un po’ sulla falsariga del Guccini di "Tra la via Emilia e il West". Un itinerario che parte dalle immagini e dalla spiritualità di Luigi Ghirri: come non amarlo?

Pino Lombardi

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non è il mio genere...faccio fatica a finire la pagina

Veruscka Milanesi

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Molto piacevole la lettura di questi racconti che mi hanno accompagnata in un vero viaggio tra paesi, tradizioni, leggende. Con l’aiuto dei disegni dell’autore mi sono immersa completamente nella lettura.

Daniela Destro

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Belporesi ci porta in un viaggio lungo la pianura padana, con uno stile narrativo che è un po’ memoir e un po’ romanzo epistolare. Parte con alcune immagini molto poetiche della nebbia e della fotografia di Luigi Ghirri, poi prosegue mettendo dentro talmente tante cose da diventare un prolisso flusso di pensieri con alcune pagine quasi troppo scolastiche. Bella l’idea ma la realizzazione mi è parsa pesante.

Cinzia B.

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“Pianura” è il racconto personale e insieme collettivo di un luogo e un’identità, quelli della Pianura Padana, visti con l’occhio di Belpoliti. L’autore tratteggia, con l’incanto del mito e la ferocia della realtà, uno stralcio del nostro territorio attraverso la memoria fotografica di chi lo ha vissuto (Ghirri, Celati, Camporesi, per citarne alcuni); il testo è poi arricchito anche dalle illustrazioni dello stesso Belpoliti, una visione per certi versi ancor più soggettiva e a tratti interiore di chi ha abitato certi “paeselli”. Lo stile è sapiente e conferisce al saggio le sembianze di un romanzo storico dalla portata intellettuale ed emotiva potentissima, rendendolo un’opera che sa arrivare al cuore e alla conoscenza del lettore soprattutto perché, come Celati, “anche se non lo dice, tutto quello che [Belpoliti] fa o che [Belpoliti] scrive appartiene a lui”.

Simona Di Carlo

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La narrativa incuriosisce.
L’autore accompagna il lettore attraverso arte, letteratura e storia inoltrandolo lungo paesaggi genuini e malinconici, a tratti commoventi.
Gradevole anche per coloro digiuni a certe tematiche.

Nunzia Baresi