< Protagoniste. L’emancipazione femminile attraverso lo sport di  Eva Cantarella, Ettore Miraglia (Feltrinelli)

Qui di seguito le recensioni di Protagoniste raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Un libro che mi ha davvero sorpreso! La struttura dl libro la trovo molto ineressante: la prima sezione dedicata ad un excursus storico sul sesso femminile nella storia dello sport e la seconda dedicata alle storie di tante donne che nei loro sport hanno fatto parte di piccole grandi rivoluzioni per il ruolo della donna nel mondo sportivo. Scritto in modo fluido e chiaro, unica critica che posso rivolgere è l’approfondimento di alcuni temi, a tratti troppo superficiale. Buona lettura a tutti!

Martina Giacchero

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Il testo scorre leggero e i concetti sono sviluppati con criterio. Mi ha fatto conoscere delle "protagoniste" che proprio non avevo mai sentito nominare. Penso che lo rileggerò!

Paolo Pellizzari

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L’argomento mi ha intrigato meno del primo, cio’ nonostante anche in questo libro credo che il lungo elenco di atlete potesse essere ridotto a favore del contesto storico in cui sono vissute, e questo ha ulteriormente penalizzato il mio giudizio su un’opera che mi ha comunque permesso di conoscere un mondo che non avevo mai considerato.

giovanni da roit

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Con buona pace del barone De Coubertin,fondatore dei Giochi Olimpici Moderni nel 1896,che sentenziava:"Ai Giochi Olimpici il ruolo della donna dovrebbe essere soprattutto quello di incoronarei vincitori.Una Olimpiade femminile sarebbe non pratica,non interessante,antiestetica e non corretta"(cito da Le Protagoniste).Le donne dedite allo Sport hanno sbugiardato clamorosamente il maschilismo,nemmeno tanto occulto, del Barone,con i risultati che tutti conosciamo a partire dalla leggendaria Ondina Valla fino ai nostri giorni.La parità di genere passa anche per lo sport e se ancora non raggiunta del tutto,le eccezionali prestazioni delle atlete stanno facendo passi da gigante per arrivarci vicino.Una gustosa notazione viene proprio da Ondina(Trebisonda) Valla,che partecipò ad un antico giro d’Italia negli anni 20(unica donna).A quel giro si piazzò ultima,nella classifica per rivendicare il suo essere donna fece un esposto alla Organizzazione ciclistica per far precedere al cognome il titolo di Signora.Anche la forma ha la sua importanza nel rivendicare i propri diritti.
Libro scorrevole,si legge con piacere,molto interessante l’excursus storico dagli antichi giochi olimpici nella Grecia classica ai nostri giorni.

Paolo Altea