< Quando una mamma non lo sa di  Elena Santarelli (Piemme)

Qui di seguito le recensioni di QuandoUnaMammaNonLoSa raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Il libro si propone come un dialogo tra una madre con un figlio malato e la propria psicoterapeuta, in un susseguirsi di aneddoti, spunti, spunti, riflessioni, storie di vita e consigli pratici che insieme si sono ritrovate ad affrontare e argomentare. Il pubblico a cui mira non è quello di genitori che, coscienti delle difficoltà dei rapporti tra genitori e figli adolescenti ma impreparati ad affrontarle, si raccontano agli altri per convincerli a chiedere aiuto a specialisti e psicoterapeuti senza paure o pregiudizi. Si tratta piuttosto di una narrazione sentimentalistica delle responsabilità di un genitore. Tralasciando alcune illuminanti parti in cui la specialista prende la parola e spiega in maniera semplice ma a volte superficiale alcuni esempi di come affrontare determinate situazioni, il testo si lascia andare a stereotipi e pregiudizi, soprattutto per quel che riguarda il ruolo delle donne nel contesto familiare. Si tratta di una lettura piacevole, ma che un po’ forzatamente si potrebbe definire saggio.

GS

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Carina, anche se non originale, l’alternanza tra esperienza diretta e commento dell’esperta, tuttavia a tratti la scrittura della protagonista appare stucchevole nella narrazione delle esperienze familiari.
Più stimolante la sezione dei "consigli" alla fine di ogni capitolo.

Natalia Sorrentino

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Ho trovato il libro molto interessante, "intimo" e di agevole lettura; benchè sia scritto da una "mamma", mi è risultato utile per riflettere su tanti aspetti che come "babbo" (e con i richiami all’apporto collaborativo di Bernardo Corradi nella vita familiare) ho spesso sottovalutato nella vita dei miei figli.

Antonio Benegiamo

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Interessante, affronta la vita quotidiana di una famiglia e aiuta ad analizzare i comportamenti con i figli ed all’interno della coppia. Ma non ho figli e non mi sono appassionata.

Sandras

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Si tratta di un dialogo a tre voci, la showgirl Elena Santarelli, la psicoterapeuta Anna Rita Verardo e il marito della Santarelli, Bernardo Corradi ex calciatore. Questo dialogo scaturisce dalla difficile prova familiare che i due coniugi hanno dovuto affrontare per la malattia del loro figlio maggiore, e si confronta anche con il vissuto della psicoterapeuta, per svilupparsi su tutta una serie di tematiche - o meglio di problemi- che tutti i genitori hanno nella gestione dei figli dalla nascita fino alla prima adolescenza. Partire dal personale quotidiano, ad esempio dalla gestione dei capricci o della rivalità tra fratelli, avere un conforto dalla pratica terapeutica, per poi individuare per ciascun tema alcuni consigli pratici, semplici ma mai banali, fanno di questo libro un’occasione di riflessione per i genitori e un prontuario per dare le prime risposte ad una mamma (ed anche a un papà) quando non lo sa.

Carlo Dalla Valle

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Leggere "Quando una mamma non lo sa" é come fare un’incursione nel manuale Chicco prima infanzia, per capirci, quello che compravamo in negozio a "lezioni di corredino". Una brava giornalista come Elena Stancanelli avrebbe potuto evitare di tuffarsi in questo gorgo di luoghi comuni che appare talmente rassicurante da sembrare concordato con la famiglia del Mulino Bianco.

Affermazioni come " Ecco, secondo me i bambini stanno bene quando in famiglia si respira un’atmosfera serena",( pg 50) non sono esattamente una ventata di freschezza: qualcuno conosce bambini che stanno bene dove si respira un’atmosfera di contrapposizioni violente? E ancora: "Ecco, la sera, quando i figli vanno a dormire...un film, un bicchire di vino, un abbraccio.." (pg 28): poi si apre la porta e entra Al Bano cantando "Felicità!"

Va anche detto che quando si mira all’astratto non si può fare la cronaca dei ceffoni che volano quando i genitori sono stressati o dei litigi di lui che accusa lei e viceversa (anche se Elena e Bernardo sono talmente cooperativi da sembrare finti). Però anche nell’indicare dove sia la perfezione potrebbe essere utile smarcarsi dai modelli della pubblicità.

Elisabetta Nucifora

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Dolce, profonda e sincera. Lettura anche per non genitori!

Helene Vallet

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Elena Santarelli si cimenta, a quattro mani con una psicologa, in un saggio su genitori e figli, forte della sua esperienza difficile a seguito della malattia del suo figlio più grande. Il risultato è un saggio sotto forma di dialogo con l’esperta: Santarelli espone il suo problema, racconta come lo ha superato e la psicologa analizza se l’atteggiamento è stato giusto o sbagliato. Difficile non identificarsi nel genitore. Tutti abbiamo avuto gli stessi dubbi espressi da Elena, con la differenza che non tutti noi abbiamo avuto a disposizione qualcuno che ci dicesse se era giusto o sbagliato.
Interessante.

Magda Coretti

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Non mi è piaciuto, una via di mezzo fra l’analisi della terapeuta e un programma televisivo pomeridiano. Mi sarebbe piaciuto maggiormente senza la prolungata introspezione introduttiva ad ad ogni paragrafo della Sig.ra Santarelli e marito

Enzo Melegari Sala Baganza (Parma)