< Razza poltrona. Una classe politica sull’orlo del baratro di  Fabrizio Roncone (Solferino)

Qui di seguito le recensioni di RazzaPoltrona raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Di questo libro ho apprezzato la ( probabile ) volontà dell’autore di descrivere lo scenario politico italiano in veste ironica, sottolineando, talvolta, con molto sarcasmo, episodi della vita di alcuni politici che sono già noti.
Ho trovato lo stile un po’ snervante, troppo incalzante, a tratti quasi fastidioso. L’impressione è stata, per tutto il tempo, quella di leggere una rivista di gossip. Peccato.

Marina Agostino

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Scelgo Contronarrazioni perché ne condivido il “pensiero”, per lo stile asciutto ed i temi affrontati.
Non ne conoscevo l’esistenza; forse di nicchia, sicuramente molto interessante.

Giovanna

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È uno studio accurato e coinvolgente sulla vita politica italiana degli ultimi decenni. Rivela un mondo sconosciuto ai profani come me, una radiografia sconcertante degli intrighi e degli attori che reggono le sorti del nostro "bel paese"

Maurizio Bertolini

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Non avrei mai pensato si potesse ridere leggendo un saggio di taglio politico, eppure è successo. Sarà per la spiccata capacità dell’autore di abbozzare ritratti dalle pennellate rapide e sottili ma sembra quasi che le vere "poltrone" siano quelle destinate ai lettori per assistere all’ultimo atto di una surreale pièce teatrale di pirandelliana memoria.

Anna Amico

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Feroce cronaca dei fatti della politica italiana, fino all’inizio del 2021 (quindi Conte bis, gestione della pandemia, Draghi presidente del Consiglio, ecc.).
Non amo il genere, però devo dire che basta una minima conoscenza dell’attualità per seguire le vicende raccontate in questo saggio.

Jessica Crosato

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Mi hanno divertito tanto l’ironia e l’arguzia dell’autore. Ho riso molto leggendo le citazioni sulla Taverna.

Salvatore Sciorio

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La raccolta di articoli suddivisi per macroargomenti offre uno squarcio ironico sulle dinamiche politiche "di palazzo" degli ultimi anni.
È tutto ben spiegato nella prefazione alla raccolta a firma dello stesso autore.
Emerge una rappresentazione della politica italiana sconcertante che solo l’arguta penna dell’autore riesce ad alleggerire nei toni, ma ovviamente non nei contenuti.
Le conclusioni spettano al lettore a cui, nonostante il divertimento offerto dall’ironia e dalla prosa scoppiettante, resta purtroppo l’amaro in bocca.

Liviana Di Stilo

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Letti tutti insieme gli articoli vengono appesantiti da alcuni elementi ripetitivi che si dimenticano nel medio - lungo periodo ; un ulteriore piccolo appunto a quello che è quasi body-shaming per tutti quei soggetti che hanno , per così dire - un addome pronunciato

antonio lo conte