< Scusi per la pianta. Nove lezioni di etica pubblica di  Giovanni Grandi (Utet)

Qui di seguito le recensioni di ScusiPerLaPianta raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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La cultura non è pedante. Piacevole come avere a cena un commensale colto e non presupponente. Parlare di etica presuppone una scelta interiore e non solo accademica. Sicuramente un mondo etico appare molto più gradevole di una lotta al successo.

Demetrio Sergi

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Mi è piaciuto moltissimo. Mi ha dato tanti spunti di riflessione

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Avevo già letto qualcosa al riguardo sui quotidiani on line: ora ho apprezzato il saggio, letto con facilità nelle pause quotidiane. Alla fine "vince" rispetto all’altro grazie all’appendice e ai suggerimenti forniti, che creano un asse con le nove lezioni e forniscono ulteriori spunti di lettura e studio. E questo è quello che rende un libro (o almeno questi libri) un bene prezioso da custodire e "coccolare".

Vincenzo Arrigo

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efficace percorso di etica pubblica articolato in nove lezioni dove si affrontano diversi ambiti comportamentali. tono colloquiale ma non mancano richiami accademici e filosofici. Interessante ed utile il richiamo bibliografico per ogni lezione in coda alla trattazione.

massimo vianello

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Il libro parte da un biglietto di scuse lasciato da un ragazzino dopo aver colpito una pianta giocando a pallone e diventa l’occasione per l’autore di approfondire e discutere alcune questioni di etica pubblica.
Gli spunti che il bigliettino solleva sono molti e il libro ne individua nove. Sintetizzando si parla del rapporto fra etica privata e pubblica, del tempo occorrente alla necessaria verifica delle fonti e alla loro valutazione, di responsabilità, ovvia e doverosa quando la chiediamo ad altri, faticosa quando in carico a noi stessi, della necessaria empatia verso gli altri, di un’etica minima comune che in uno stato liberale deve basarsi su presupposti condivisi e non imposta dallo stato con le leggi, del rapporto offensori-vittime, dell’esemplarità del gesto che va apprezzato al di là della persona che lo esegue, dell’educazione che non coinvolge solo la famiglia e della necessità di coltivare insieme conoscenza della virtù e pratica della stessa.
Nel complesso il libro si rileva utile nel richiamarci alla riflessione su questi temi che coinvolgono il vivere comune, ancor più oggi al termine di una sconvolgente epidemia dove sembra si voglia ritornare velocemente alle abitudini di prima dimenticando quelle promesse di cambiamento che aleggiavano durante i mesi di chiusura totale. L’autore evidenzia la fatica e la necessità non solo dell’educazione ma anche di una formazione personale continua per raggiungere la maturità spirituale atta non solo a conoscere ma a praticare i precetti di un’etica pubblica condivisa.
Splendida l’ultima parte, assolutamente da non trascurare, che pur non essendo una bibliografia classica, espone una traccia ragionata e mediata per approfondire i vari argomenti trattati rinviando a testi che l’autore conosce ed ha utilizzato.
La scrittura, pur trattando temi spesso non banali o agevoli, è scorrevole e diretta e il libro si legge bene. Gli spunti che la trattazione offre richiedono riflessione tanto che potrebbe essere un libro da tenere a disposizione e rileggere più volte.

Pierguido Fiorina

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Prendendo spunto da un fatto reale (il biglietto di scuse scritto da un ragazzino per aver danneggiato involontariamente una pianta col pallone, con annessa banconota riparatrice da 5 euro) e dalla risonanza sui social e massmediatica che è seguita alla sua diffusione da parte dell’autore, il libro trae spunti per ragionare su temi di estrema attualità e urgenza relativamente alla qualità della convivenza civile nel nostro Paese. Sono toccati alcuni nodi caldi e si viene guidati a considerare come la dimensione etica, tutt’altro che teorica e lpntana dalla quotidianità, sia presente nelle nostre giornate e determini scelte e comportamenti. Essenziale il richiamo all’etica della responsabilità come dimensione della convivenza e dello sviluppo di una comunitarietà del vivere collettivo. Molto buona la bibliografia ragionata finale con l’indicazione di testi essenziali per approfondire i diversi temi. Un libro che, anche grazie al linguaggio accessibile, può davvero essere di grande utilità per molti.

Roberto Falciola

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Un piccolo libro, che affronta un grande tema.
Quale etica è possibile nel tempo del tramonto della responsabilità personale? Il libro non offre risposte convincenti e talvolta sembra semplificare troppo una questione estremamente complessa, ma potrebbe essere letto nelle scuole e offerto alla discussione collettiva. Grande pregio del testo: i consigli di lettura con l’ampia e accurata bibliografia proposta.

Manlio Grimaldi