< Shakespeare creatore di miti di  Paolo Bertinetti (Utet)

Qui di seguito le recensioni di ShakespeareCreatoreDeiMiti raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Molto dettagliato, ripercorrere alcune figure delle tragedie di Shakespeare. Non mi ha dato spunti di riflessione in più, nonostante il grande lavoro dell’autore.

Francesca Dallasta

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Shakespeare creatore di miti è un breve corso/percorso che analizza le opere più famose dell’autore
Un libro che ci consente di comprendere e capire meglio le figure drammatiche delle opere di Shakespeare e come queste abbiano assunto la dimensione di personaggi del mito.
Libro bellissimo che non può mancare nella libreria degli appassionati lettori dell’autore.

Francesca Salvarezza

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Molto carino come approfondimento su Shakespeare e i suoi personaggi. Bello se hai letto i libri su cui si basa il testo altrimenti la lettura risulta difficoltosa e inutile. Io amo Shakespeare quindi ho molto apprezzato. Mi è sembrato scorrevole e molto ben scritto.

Adriana Cusumano

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Saggio interessante, scorrevole, intessuto di curiosità e di critiche autorevoli, di riferimenti classici, psicologici e tragici. Le stupende figure del teatro shakespeariano, amabilmente illustrate dall’autore, hanno creato miti e, pertanto, hanno assunto valore archetipico nell’immaginario di tutti coloro che si sono accostati al grande drammaturgo inglese. Lettura raccomandata per gli amanti del Bardo.

Marina Leuzzi

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Lo scrittore di questo saggio, analizzando testi teatrali come Romeo e Giulietta, Amleto, Falstaff, Macbeth e Otello, Paolo Bertinetti cerca di riflettere su quanto, dopo i miti greci, anche William Shakespeare possa essere definito un “creatore di miti”. Shakespeare con il suo genio è riuscito, infatti, a forgiare dei personaggi che sono divenuti in breve tempo degli archetipi, delle rappresentazioni del sentire umano: gelosia, amore infinito, voglia assoluta di potere, tormento interiore del dubbio e chi più ne ha più ne metta… Personaggi del mito ai quali si sono ispirati, successivamente per le loro opere, numerosi artisti e autori/autrici, in diverse arti… Bravissimo il narratore libro davvero interessante oltre che piacevole nella lettura. Decisamente promosso.

Barbara Solmi

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SHAKESPEARE CREATORE DI MITI di P.Bertinetti.

Il testo disattende le attese generate dal titolo. Le opere su cui si concentra il testo sono analizzate in modo puntuale, concentrandosi sulle figure mitiche del sottotitolo: Romeo e Giulietta, Amleto, Falstaff, Otello e Macbeth. Le osservazioni sono interessanti, un certo numero anche originali, anche nel confronto con il nostro mondo contemporaneo, ma suonano come una premessa. Il titolo viene accantonato dall’obiettivo dell’autore, per far spazio all’analisi dei testi teatrali di Shakespeare. Le frasi sono lunghe, non ho trovato lo stile accattivante, nonostante il grande interesse che ho nei confronti dell’argomento. Esauriti i capitoli sui vari personaggi mitici, divisi per le opere in cui sono protagonisti, non si trova conclusione personale alcuna a proposito della chiave di lettura ‘mitica’ delle opere di Shakpespeare. La delusione è stata maggiore, perché le ultime 20 pagine sono riservate ad un post-scriptum intitolato: Chi ha scritto le opere di Shakespeare? Un argomento inutile, totalmente fuori dal focus del titolo.

Alessandra Cristini

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- Ci sono scrittori che raggiungono l’eterna gloria e riescono a far identificare i propri personaggi anche con le generazioni posteriori. Insieme ad Omero e Dante, William Shakespeare è uno di essi. Shakespeare è riuscito a creare dei veri e propri miti tangibili, basti pensare quante persone si recano ogni singolo giorno sotto il balcone di Giulietta a Verona. O quante persone, almeno una volta nella loro vita, hanno esclamato «Essere, o non essere, è questo il dilemma.» (celebre frase dell’Amleto). La stessa Venezia è una delle protagoniste dell’opera “Otello”. Paolo Bertinetti, con la sua opra “Shakespeare creatore di miti. Breve corso su Romeo e Giulietta, Amleto, Falstaff, Macbeth, Otello e il loro autore”, ci fa scoprire le opere di Shakespeare in una nuova luce, scavando non solo sui personaggi e sull’autore inglese ma sulle opere successive che hanno tratto ispirazione dal “bardo”. Letteratura, musica, cinema e teatro nascono sotto la stella shakespeariana. L’autore con la sua approfondita analisi non intende rivolgersi esclusivamente ad esperti del settore ma al grande pubblico. Infatti il testo è molto scorrevole, pieno di spunti e appassiona il lettore con varie curiosità come, ad esempio, la passione di Elisabetta I per il personaggio di Falstaff nell’ “Enrico IV”. Consiglio di leggerlo e portarlo con voi in vacanza.

Beatrice Adeante

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Molto molto interessante scritto benissimo ti fa venire voglia di assistere a teatro alle tragedie di Shakespeare

Luisa Rivelli

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Shakespeare Creatore di miti di Paolo Bertinetti è un vero libro di divulgazione. E’ un breve corso sui personaggi più famosi di Shakespeare, scritto in maniera semplice, ma elegante con un’attenzione particolare alla lingua utilizzata, con numerosissimi esempi in inglese e con la traduzione in italiano. E’ un libro che ti fa conoscere finalmente Shakespeare, poco studiato a scuola e ti fa venir voglia di studiare l’inglese e di leggere o rileggere le sue opere. L’autore Paolo Bertinetti dimostra con elegante semplicità come i personaggi più famosi: Romeo e Giulietta, Otello, Macbeth e signora, Falstaff e Amleto, siano conosciuti da tutti anche senza aver letto mai un’opera di Shakespeare, perchè, come dice l’autore, sono diventati l’archetipo di un atteggiamento o di un’esperienza comune agli uomini di tutte le epoche: l’amore senza confini,la gelosia, la brama di potere, la vitalità intemperante e il tormento del dubbio. Un libro piacevole da leggere e utile per chi vuole imparare sempre qualcosa dalla lettura.

Luisa Morizio

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Shakespeare creatore dei miti di Paolo Bertinetti, è una piccola antologia introduttiva sulla figura del bardo inglese. Buon manuale per avvicinarsi agli scritti di Shakespeare attraverso le caratteristiche dei personaggi più iconici dello scrittore. Forse l’utilizzo, suggerito dalla scuola di Mengaldo, di inserire più testi avrebbe giovato alla lettura.

Carlo Alberto Carlet