< Storie di fuoco. Patrioti, militanti, terroristi di  Paolo Macry (IlMulino)

Qui di seguito le recensioni di StorieDiFuoco raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Interessante lo svolgimento cronologico che traghetta da fine ’700 quasi ai giorni nostri, passando dai circoli intellettuali fino a contagiare la popolazione, specie la più giovane e più ricettiva ai cambiamenti, disposta ad attraversare l’Europa e i Continenti per un ideale.
Emerge da ogni riga la passione viva dei personaggi raccontati, al di là e oltre l’appartenenza politica. Alla fine ci si chiede se l’inseguimento di un ideale debba passare attraverso la carne di tanti, spinti -perché no?- da una purezza intellettuale che vista da chi sta dall’altra parte, è un’offesa ai popoli. E’ una passione contagiosa, comprensibilissima da chi, come me, dopo anni di militanza politica, è arrivata alla conclusione che non esiste guerra giusta, la guerra è distruzione e morte e questo saggio mette a nudo questa verità.

Cristina Bulgarelli

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Altra sensazione invece per "storie di fuoco" che mi ha coinvolto fin da subito leggere di queste persone, per lo più giovani partire e combattere per la loro patria ma anche per se stessi come dice l’autore:"....coloro che vollero mettere la vita per le proprie idee politiche andavano sempre alla ricerca di se stessi". È stato bello leggere di storie e persone che non conoscevo e che non sempre sono presenti nei libri di storia.

Jessica Palamedi

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Saggio molto ben scritto. Manuale utile per conoscere meglio e affrontare l’adolescenza quando diviene un “pianeta alieno e oscuro”. La schematizzazione degli argomenti, e la titolazione di ogni capitolo con una specifica domanda sono un punto di forza nella fruizione e nella lettura. Gli argomenti trattati sono forti, non è un manuale sull’adolescenza in se, ma sui problemi che la riguardano ( Tossicodipendenza, Bulimia, Anoressia, Suicidio , Bullismo, Cyberbullismo, Alcolismo, Autolesionismo ). Citando dati Istat, e pubblicazioni importanti l’autore da consigli e soluzioni derivanti dalla propria esperienza. Si potrebbe non convenire con alcune prese di posizione del professore e con alcuni consigli pratici, è però, sicuramente utile la lettura e il confronto con chi ha dedicato tempo a questa importante fase della crescita dell’individuo.

LucianoL.L.C.

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"Storie di Fuoco" è un saggio storico che si fissa su un determinato periodo storico, i secoli dal XVIII al XX, nel quale Paolo Macrì racconta il processo di formazione politico e sociale delle nazioni che compongono l’Europa moderna, attraverso un approfondimento delle vite di alcuni di quei personaggi storici che a quel processo contribuirono, spesso ignari della portata che le loro gesta e i loro pensieri avrebbero assunto a lungo termine.
Il libro racconta la Storia attraverso le storie e, con grande efficacia, Macrì fa parlare i personaggi di cui si occupa, attraverso le testimonianze che hanno lasciato, siano esse scritti, lettere, libri e dichiarazioni.
Lo sguardo è sempre lucido e obiettivo, mirato alla comprensione prima dell’essere umano piuttosto che della figura storica. In questo modo, personaggi spesso studiati e poi dimenticati sulle pagine dei manuali scolastici di storia, assumono tridimensionalità e corpo, chiarendo maggiormente i perché dei comportamenti e delle scelte che li hanno portati a segnare un determinato periodo storico e presentandoli inseriti nel loro contesto familiare e sociale, ben specificando che ogni loro azione ha avuto conseguenze non solo per la Storia, ma anche per coloro che li amavano e conoscevano.
Un libro che usa il particolare per chiarire il generale, fortemente consigliato per la lettura proprio da parte di quegli studenti ai quali spesso questi personaggi storici vengono presentati come figure monodimensionali e non come esseri umani che, in quanto tali, erano alimentati da sogni, speranze, ideali ma anche dubbi, paure e indecisioni.

David Padovani

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Macry scrive di tutti coloro che hanno dato la vita nelle lotte per l’indipendenza nazionale , nelle guerre, nelle rivoluzioni e controrivoluzioni, per amore della politica, una passione che ha indirizzato le scelte di vita delle persone. Libro scritto con partecipazione, una storia di ragioni pubbliche e inquietudini esistenziali, furori ideologici e narcisismo, senso d’onnipotenza e d’impotenza.

Paolo Diaz de Santillana

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STORIE DI FUOCO - PAOLO MACRY
Un volume davvero interessante. Macry ha affidato a personaggi che hanno messo la propria vita al servizio di un ideale, la costruzione del filo narrativo di tutto il libro. Nel frattempo, mentre il lettore si appassiona (oppure no!) alle storie dei protagonisti, l’autore ci racconta molto bene pezzi condensati di storia che fanno da scenario. Nonostante la necessaria sintesi, si legge molto bene ed il quadro generale è raccontanto in modo esaustivo. Più si procede con la lettura più è chiara l’intenzione di Macry di evidenziare il solco (incolmabile!) tra coloro che mettevano "un corpo" all’azione politica (e militante) e l’attualità fatta di personaggi sprovvisti del tutto di queste caratteristiche. Lascia l’amaro in bocca, ma non possiamo dargli torto. Una decisa critica alla società attuale e alla mancanza di passione (intesa come mettersi in gioco con tutti se stessi). Una società che si lascia trascinare dagli eventi. Un testo che sarebbe bene avere nella propria libreria.

Frankie Burrini

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Quante belle e appassionati storie in questo libro! Coinvolgente e davvero interessante ogni pagina, che si sfoglia an he facilmente, e finisce per raccontare le storie di tanti giovani rapiti da una passione, da un amore, un orizzonte diverso dal se e che li spinge ad immaginare un futuro dove le utopie di ognuno potevano realizzarsi ( e forse qualcuna si è anche realizzata). Ma ci racconta anche di come, in alcuni momenti ella storia scegliere nn e un opzione, nn è ( nell’errore o neanche giustizia) qualcosa da rimandare, da sorvolare.
Su tutti la storia di Anna Prospero, una combattente (nn guerriera) che mai si fa prendere dalla.violenza che pure la immerge e la prevarica. Una figura bella come una fiammella che rimane sempre accesa anche nelle notti più cupe.
Grazie

Gianni Vacchiano

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Esiste qualcosa di più forte e travolgente della passione politica? Paolo Macry ci spiega che no, non esiste qualcosa che possa rivoluzionare la vita delle persone più della politica. E lo dice accennando a motivi autobiografici per cui ha voluto raccontare "di uomini e donne che fecero scelte politiche dure,
estreme, poco meno che incomprensibili col metro del senso comune odierno. Che cercarono di rispondere ai loro tempi difficili – a un teatro pubblico in fiamme – mettendo in gioco la propria sfera privata".
Un testo molto interessante, che vuole raccontare, senza dare giudizi, quanto alcuni siano pronti a rischiare, per le proprie idee. Anche se a volte idee folli e opinabili.

Maria Gabriella Giacinto

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Il saggio di Macry è sorprendente. Ritengo sia un modo esemplare di fare oggi la saggistica storica, un modo ormai irrinunciabile: raccontare la vita delle singole persone (non necessariamente degli eroi) inserendole in un contesto storiografico che, tra le altre cose, non teme di approcciare nuove periodizzazioni e nuovi orizzonti analitici. Molto positivo è anche il fatto che le fonti siano riportate come virgolettati, senza pedanterie, solo quando necessario e quando opportuno. Ciò che maggiormente mi convince in questo saggio è una scrittura davvero affascinante, morbida eppure autorevole, precisa nelle rievocazioni delle atmosfere.

Annalisa Molfetta

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Un saggio che cerca le motivazioni più profonde che hanno spinto gli uomini presi in considerazione a fare nella propria vita qualcosa di eccezionale, qualcosa che non seguisse i binari predefiniti dell’esistenza.
Ho trovato il saggio molto interessante e completo, tranne il capitolo sull’Italia a mano armata che mi è sembrato un pò superficiale, soprattutto per quanto riguarda il terrorismo stragista nero.

Maria A. Dell’Aquila

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Il libro si compone di brevi biografie di quelli che forse potremmo chiamare "militanti politici" dagli inizi del XIX secolo agli Anni di Piombo; proprio qui sta a mio modo di vedere il punto cruciale dell’opera: quale filo rosso lega Santorre di Santarosa e i patrioti del Risorgimento ai terroristi rossi e neri degli anni ’70? Secondo Macry è il fuoco della passione politica, la determinazione a difendere la propria causa fino anche alla morte. Per quanto possa sorprendere vedere narrate le vite e le scelte (tra i tanti) di Wittgenstein, di Gadda, dei partigiani italiani insieme a quelle di Moretti e Fioravanti, non c’è spazio per l’ambiguità: la passione politica accomuna le biografie raccontate nell’opera ma non diventa e non vuole essere giustificazione per gli atti compiuti. Lettura decisamente interessante in tempi di scarsa partecipazione e "abulia" politica.

Marco Mirabella

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Il libro è di scorrevole lettura con personaggi più o meno presenti nei libri di storia tradizionali e accomunati dalla passione politica (il Fuoco del titolo). L’autore ripercorre gli avvenimenti salienti degli ultimi due secoli, ‘800 e ‘900, richiamando appunti, corrispondenze, diari, e interviste con forte connotazione autobiografica forniti dai suddetti personaggi. È l’autore stesso che dichiara “Credo vi siano motivi autobiografici – personali e familiari – in questo mio racconto di uomini e donne che fecero scelte politiche dure, . . .”.
Si leggono con piacere le pagine dedicate agli stati d’animo di figure note quali Santorre di Santarosa, il sacerdote Enrico Tazzoli, e di altre accomunate nei Martiri di Belfiore. Altrettanto si può dire delle pagine dedicate al filosofo Ludwig Wittgenstein, fortemente legato a Bertrand Russel che, anche se esonerato, si arruolò nell’esercito austriaco da volontario nella Grande Guerra e di quelle su Carlo Emilio Gadda, acceso interventista, che affidava al suo diario di guerra il dis-prezzo per i politici del suo tempo. L’autore continua a descrivere l’atmosfera politica tra le due guerre mondiali e dell’ultimo dopo guerra, sempre affidandosi a dichiarazioni e a interviste di altri personaggi, contraddistinti da un forte ego che impediva loro una lettura della realtà circostante.

SAVERIO CACOPARDI