< Terra promessa. Storie di civiltà e migrazioni di  Giorgio Butera, Tiziana Ciavardini (Castelvecchi)

Qui di seguito le recensioni di TerraPromessa raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Grazie all’Associazione Emergency,Giorgia Butera e Tiziana Ciavardini affrontano il controverso tema dei flussi migratori nel nostro Paese.Il lettore e’ partecipe dei viaggi estenuanti e del giudizio a cui sono sottoposti i migranti.
Bello,Apre gli occhi.

Francesca Leoni

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Bello, ma di certo ha tanto di già letto.

Maurizio Malaspina

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Non mi sono piaciuti molto questi libri, non sono tra le mie corde.
Ho fatto fatica a finirli.
Non è proprio il mio genere

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La migrazione come elemento di valore sociale, etico ed economico di una civiltà che si voglia definire tale. Testimonianze dirette di migranti che raccontano il loro viaggio senza veli. Volontari che raccontano il salvataggio con la stessa forza delle emozioni di quel momento. Il racconto di giornalisti che non possono rimanere in silenzio rispetto all’orrore della tratta di migranti.

Simona Cigliano

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Molto bello anche questo, più asettico. Descrizione e racconto puntuale delle rotte migratorie dal punto di vista dei volontari di Emergency.
Merito particolare per il lavoro di ricerca e spiegazione delle fonti giuridiche sovranazionali e loro applicazione circa la tutela del minore.
Vincerebbe contro qualsiasi altro saggio, ma il regolamento costringe a sceglierne uno.

Pc

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"Terra promessa" ha conquistato subito il mio interesse. Il lettore viene catturato dalle storie dei migranti che però sembrano essere le nostre storie, tanto sono vicine alla nostra sensibilità. Commoventi e toccanti le testimonianze in prima persona di chi ha vissuto, sulla propria pelle, sofferenze e fughe verso la libertà.

Manuela Bambini

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Il tema è estremamente attuale e importante per le implicazioni sociali, economiche, psicologiche e personali. Nel testo proposto non vengono, in realtà, affrontate tali implicazioni. Ne risulta un testo scorrevole ma, a mio parere superficiale e qualche volta ripetitivo. Devo dire che concordo con tutto quello che è stato scritto in "terra promessa" purtroppo, per chi normalmente si informa i temi affrontati risultano noti.

Donatella Ghizzi.

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Inefficace, non credo riesca a convincere chi avesse una opinione diversa sull’argomento.

Francesco Dozzi

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Viviamo in anni in cui la paura del diverso rischia di prendere il sopravvento sulla nostra stessa umanità. Questo testo aiuta a conoscere coloro che rischiano la vita sulle rotte migratorie per sfuggire a un’esistenza fatta di sofferenze e atrocità. "Terra promessa" ci restituisce ritratti di uomini e donne, che un giornalismo distratto e sensazionalista spesso qualifica banalmente e genericamente come "migranti", spersonalizzandoli e riducendone la morte a ineluttabile fatalità, di cui noi non abbiamo responsabilità. I media hanno un ruolo fondamentale nella creazione dell’avversione per l’immigrato, per il diverso. Al netto di una scarsa cura stilistica, il testo veicola contenuti fondamentali.

Cristina Bonini