< Un tetto di radici di  Gianna Mazzieri-Sankovi? e Corinna Gerbaz Giulian (Gammaro)

Qui di seguito le recensioni di UnTettoDiRadici raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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A differenza del primo libro, interessante e non poco il fatto di raccontare la storia di Fiume e i suoi tanti cantori, ma devo ammetterlo non sono riuscito a finire il libro in quanto troppo articolato e specifico su argomenti a me sconosciuti. Ma è una mia mancanza quella di non riuscire ad approfondire temi a cui mi sento davvero lontano. Mi ha colpito però il bel linguaggio che ho trovato tra le righe.

Italo Massari

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Il testo è massacrato di note a fondo pagina, il che rende la lettura pesantissima. Credevo di leggere un saggio che mi facesse avvicinare alla letteratura e agli scrittori del secondo Novecento a Fiume, invece è un approfondimento per chi conosce già benissimo l’argomento. I riferimenti, infatti, sono rivolti sicuramente ad esperti e non a neofiti come me. Un peccato perché mi affascinano le letterature di confine.

Francesca Sanna

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La storia di Fiume è una storia travagliata, scandita dalla storia dismogenea che ha subito. Il saggio racconta dell’esilio dei suoi abitanti dopo il 1945, in seguito all’avvento di Tito e della resistenza dei pochi nativi - integrati con slavi ed altre etnie - impegnati a mantenere salda la lingua italiana e la cultura. Ma anche degli esiliati che con tenacia hanno mantenuto anch’essi il fuoco acceso delle loro radici. E’ un saggio imponente, che analizza una fetta di storia di una zona sconosciuta ai più, ma impersonale come tutti i saggi.

Paola Magi

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Il quadro iniziale, minuzioso e complesso, rende ben contestualizzabile la lettura della seconda parte dove si trovano le varie produzioni.

Silvia Iesari