< Una teologia discordante. Ambrogio Valsecchi nell’Italia degli anni ’5 di  Federico Ferrari (Morcelliana)

Qui di seguito le recensioni di UnaTeologiaDiscordante raccolte col torneo 'sag' (sino alla fase T12. / finale)

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Pur essendo un genere che non amo, ho preferito questo perché l’ho trovato un pochino meno faticoso da leggere. Ma è stata dura anche con questo libro proseguire

Luana Infanti

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Biografia ed idee del teologo Federico Ferrari che negli anni ’70 assumeva posizioni in contrasto con quelle dell’episcopato lombardo in materia di etica sessuale (controllo delle nascite e divorzio) in particolare. Pur essendo un saggio teologico può tuttavia interessare anche coloro, non teologi, che vogliano approfondire il dibattito anche politico ormai dimenticato che in quegli anni era di particolare rilievo in Italia.

Maurizio Scarpa

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Saggio molto accurato e ricco di dati e fonti.

Irene M.

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E’ un libro molto tecnico, non pensato per la divulgazione, ma rivolto ad un pubblico che già ha delle conoscenze storiche e teologiche. La struttura è ben chiara e la documentazione abbondante.

Alessandra Antonello

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Un’interessante biografia incentrata sulla figura di Ambrogio Valsecchi, un teologo moralista sconosciuto agli occhi e alle orecchie di molti: grazie a un’accurata e ricca documentazione reperita dagli archivi ecclesiastici privati, l’autore riesce a ripercorrere la vita di Valsecchi descrivendo anche la sua particolare teologia, che lo portò alla censura da parte del magistero.

Alessandra Cossa

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Interessante biografia di un uomo che ha avuto il coraggio non tanto di esprimere le sue idee, ma di tenere in considerazione il necessario mutamento della dottrina della Chiesa. Non gliel’hanno perdonato.

Alessandro Bove

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si tratta della biografia di un personaggio particolare, Ambrogio Valsecchi, teologo, moralista e uomo di fede, inserito nel contesto sociale del periodo in cui opera anni 60-70 del secolo scorso, mentre la Chiesa cerca di frenare qualsiasi apertura a sinistra e, nonostante tutte le spinte interne, detta indicazioni di ’feroce ortodossia’ censurando tutte le posizioni progressiste. Basato su documenti di archivi ecclesiastici privati risulta forse poco narrativo e ’per addetti al mestiere’

Daniela Pauselli